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Nominati per il Nobel per la pace i medici cubani venuti in Italia

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Arrivarono con noi con volontà ed esperienza ad aiutarci nel tunnel di emergenze nel quale eravamo piombati. Ora, i medici e gli infermieri cubani, il team “Henry Reeve”, sono ufficialmente candidati al Nobel per la Pace.

Con una lettera inviata al comitato che seleziona ogni anno i vincitori, infatti, il Consiglio mondiale per la pace – organismo riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite – ha presentato il contingente di professionisti specializzati in malattie infettive, protagonista del periodo più drammatico del nostro Paese degli ultimi decenni, soprattutto in quel di Lombardia.

Erano atterrati in Italia il 22 marzo scorso, quando proprio la regione lombarda affrontava più di 3mila casi al giorno, per combattere l’epidemia e per lavorare nell’ospedale da campo attrezzato dall’Esercito nel parcheggio davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore a Cremona. Rimasero in città per due mesi, ospitati dalla Caritas e dal Comune.

A distanza di sei mesi, i 52 tra medici e infermieri cubani della brigata Henry Reeve hanno aiutato concretamente a salvare l’Italia nel momento peggiore. Per questo sono ufficialmente candidati al premio Nobel dal Consiglio mondiale per la Pace.

Attualmente la Brigata medica internazionale Henry Reeve di Cuba sta combattendo contro COVID-19 in 22 Paesi.  Un riconoscimento a questa magnifica brigata significherebbe imprimere nella memoria un grosso esempio di solidarietà e altruismo.

Romano, giornalista e scrittore. Esperto nel settore della comunicazione e delle relazioni pubbliche, studioso di tutte le novità tecnologiche con una forte inclinazione per i numeri, il marketing e i digital media.

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