di Ileana Barone –
Il mondo del fumetto scende in campo in difesa della parità di genere. Sono fumettiste, sceneggiatrici, giornaliste, traduttrici, letteriste, soggettiste e ghost writer, le protagoniste di MOLESTE, il nuovo gruppo dichiaratamente “femminista” che è nato nei giorni scorsi in Italia. “Prima eravamo singoli sussurri. Ora siamo un’unica voce”. Si presenta con queste parole MOLESTE, il nuovo progetto collettivo che punta i riflettori sulle vicende di abuso e di discriminazione di natura sessista all’interno del fumetto italiano.
Moleste: il progetto
Il nuovo progetto collettivo vuole far luce sulle vicende di abuso e di discriminazione di natura sessista nel mondo del fumetto italiano. L’esigenza è quella di far conoscere a tutti i comportamenti inopportuni che molte professioniste hanno dovuto subire nel corso degli anni. Un’azione di denuncia ma anche un’occasione di scambio e riflessione con lo scopo di “costruire un ambiente autenticamente nuovo, in cui tutte e tutti possano godere degli strumenti di parità e inclusività”. Un ambiente dove la professionalità sia realmente riconosciuta e non solo a livello economico e sindacale ma libera da interferenze relative all’età e al genere.
Nel manifesto del gruppo si legge che: “L’obiettivo di noi MOLESTE è combattere i comportamenti abusanti nel mondo del fumetto. Sono comportamenti nocivi, che mortificano chi li subisce e avvelenano l’ambiente per tutti:
– la facilità con cui le autrici si trovano a subire le avance non richieste di insegnanti, responsabili di progetti e autori con un maggiore potere;
– i sottili ricatti che mirano a ottenere attenzioni sessuali in cambio di opportunità lavorative;
– le relazioni “amicali” abusanti nelle quali al rifiuto di favori sessuali corrispondono reazioni verbalmente violente, mobbing ed esclusione dell’accesso al mercato del lavoro;
– il grooming come pratica diffusa e accettata;
– i casi di molestie durante le fiere, durante i colloqui di lavoro o da parte dei propri insegnanti;
– la discriminazione su base estetica; la difficoltà a trovare sostegno nel proprio ambiente lavorativo se si verificano abusi e violenze”.
Parità nel fumetto
Quello a cui l’organizzazione vuole arrivare è un cambiamento dell’atteggiamento del settore del fumetto. Il manifesto riporta: “Non solo una condanna teorica e generica dei comportamenti di cui sopra, ma un’effettiva partecipazione nel risolvere il problema da parte:
– dei colleghi che si trovano in contiguità con gli abusanti, perché non fingano di non vedere e offrano ascolto e supporto a favore di chi subisce abusi;
– delle case editrici, perché si assumano la responsabilità di una gestione etica e realmente paritaria, senza discriminazioni o atteggiamenti mortificanti nei confronti delle artiste e delle collaboratrici specialmente da parte di chi detiene posizioni di potere;
– delle scuole di fumetto, perché vigilino sugli atteggiamenti e sui comportamenti dei loro insegnanti;
– delle fiere e delle convention, perché adottino criteri inclusivi e non promuovano atteggiamenti sessisti né da parte del proprio staff, né dei propri ospiti, né del proprio pubblico.
Questo manifesto è una chiamata all’unione e alla solidarietà, per migliorare la vita di tutte le persone coinvolte, qualunque sia il loro genere. Dalle professioniste che lavorano nel settore da molti anni, alle esordienti, a chi è ancora in formazione. Noi MOLESTE intendiamo dare spazio e ascolto a chiunque ne abbia necessità, impegnandoci e chiedendo impegno al fine di creare un ambiente sicuro per chiunque lavori nel mondo del fumetto”.
Tante iniziative
Le iniziative di MOLESTE si svolgeranno su più fronti e saranno varie. Si comincerà con la raccolta di testimonianze, in forma riservata, di tutte quelle lavoratrici del settore che hanno subito molestie o violenza da parte dei colleghi di sesso opposto e che saranno pubblicate sul sito, rispettando sempre l’anonimato. Verrà offerto anche sostegno grazie alla collaborazione di numerosi centri antiviolenza localizzati nei principali centri italiani.
Lo strumento principale del collettivo sarà la costruzione di una rete. Una rete tra persone ma anche tra associazioni che si dedicano a questi stessi temi negli altri Paesi. Tra le organizzazioni associate c’è già in atto un gemellaggio con BDEgalitè (Francia) e So Many of Us (USA) in attesa poi della partecipazione di realtà nazionali che lavorano alle stesse cause.
Per restare aggiornati sulle iniziative del gruppo si potrà seguire il sito Moleste.org e i canali social Facebook e Instagram.