di Giacomo Torresi –
Problemi in vista per Mark Zuckerberg. La Federal Trade Commission americana ha citato in giudizio Facebook per aver mantenuto un monopolio illegale sui social network in anni di condotta anticoncorrenziale.
Facebook è accusata di portare avanti una strategia sistematica per eliminare le minacce al suo monopolio, che include l’acquisizione di Instagram nel 2012 e l’acquisizione di WhatsApp nel 2014.
Secondo la FTC, le azioni di Facebook hanno danneggiato la concorrenza, “lasciando ai consumatori poche scelte per il social networking personale e privato gli inserzionisti dei vantaggi della concorrenza“.
La FTC punta a un’ingiunzione permanente che richiederebbe la cessione di asset come Instagram e WhatsApp, il che significherebbe che Facebook sarebbe costretta a vendere i 2 social network. A Facebook sarebbe inoltre vietato imporre condizioni anticoncorrenziali agli sviluppatori di software e sarebbe costretta a richiedere l’approvazione del governo per future fusioni e acquisizioni.
“Personal social networking is central to the lives of millions of Americans. Facebook’s actions to entrench and maintain its monopoly deny consumers the benefits of competition. Our aim is to roll back Facebook’s anticompetitive conduct and restore competition so that innovation and free competition can thrive.”
Dichiarazione ufficiale di Ian Conner, Director of the FTC’s Bureau of Competition
Secondo quanto si legge nel testo della denuncia, mentre Facebook inizialmente ha tentato di competere con Instagram, alla fine ha scelto di acquistare direttamente l’azienda, neutralizzando la minaccia e rendendo difficile per un altro concorrente di social networking guadagnare terreno.
La FTC ritiene anche che Facebook avrebbe capito e temuto che un’app di messaggistica mobile di successo come WhatsApp sarebbe potuta entrare nel mercato dei social network, motivo per cui ha deciso di acquisire anche quell’app.
Secondo la FTC, il dominio di Facebook nel social networking gli ha fornito “profitti sbalorditivi”, comprese entrate per oltre 70 miliardi di dollari e profitti per oltre 18,5 miliardi di dollari nel 2019.