di Ileana Barone –
Il 20 dicembre 1950 con l’inaugurazione del Dinosauro, l’iconica pensilina su Piazza dei Cinquecento, iniziava ufficialmente la storia di Roma Termini, stazione della Capitale tra i principali scali ferroviari d’Italia e d’Europa.
L’inaugurazione del Dinosauro e della “nuova” stazione Termini raffiguravano un importante punto di inizio per l’Italia del Dopoguerra: simbolo di rinascita e di modernità, quest’anno festeggia 70 anni e Ferrovie dello Stato vuole celebrarla con una mostra e un nuovo innovation hub.
La mostra, che si può vedere fino a gennaio 2021, racconta attraverso video, immagini, installazioni, provenienti dall’archivio della Fondazione Fs Italiane, la storia di Roma Termini. Sarà una specie di diario visivo che racconta persone, storie, aneddoti e curiosità della stazione capitolina, passando attraverso le diverse epoche. Tra le immagini esibite anche alcuni scatti social di Railway Heart, la rubrica fotografica di FS che racconta attraverso le foto delle persone la magia del viaggio in treno.
L’atrio e la galleria gommata accolgono 5 installazioni: 4 esagonali e una pentagonale, ognuna con una tema specifico. Sul lato esterno delle vetrate dell’atrio, da piazza dei Cinquecento, sono visibili 15 vetrofanie con immagini storiche in bianco e nero.
Il viaggio attraverso i ricordi continua anche sui social: con l’hashtag #Termini70 è possibile condividere i propri ricordi sulla stazione. “Storia e innovazione convivono da sempre nell’hub Roma Termini”, dichiara Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane. “Nel corso degli ultimi 70 anni la stazione ha dato il benvenuto e ha accolto milioni e milioni di viaggiatori in partenza e in arrivo. Ora è pronta ad accompagnarli verso il futuro con nuovi servizi. Le stazioni ferroviarie saranno al centro delle smart cities del futuro, saranno luoghi della mobilità integrata e sostenibile chiamati a esprimere valore culturale, sociale ed economico. Mettere la persona, e i suoi bisogni, al centro, come sta facendo il Gruppo FS Italiane, vuol dire anche questo: rendere le stazioni ancora più sicure, accessibili, intermodali, piacevoli e tecnologiche”.
In occasione dei festeggiamenti dei 70 anni della stazione è stato inaugurato il primo Innovation hub delle FS. Da una nota delle ferrovie si legge che si tratta di “un luogo di condivisione e contaminazione delle idee, sede di un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, dove le aziende possono apprendere dalle startup come integrare le nuove tecnologie all’interno dei propri processi industriali”.
Parallelamente a Napoli FS è stato inaugurato, nel Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università di Napoli Federico II, il primo degli hub satelliti del network dell’innovazione di FS italiane, che sarà gestito in collaborazione con Campania NewSteel, incubatore promosso e partecipato da Città della Scienza e dall’ateneo federiciano.
Sarà sempre l’innovation hub di Termini a fare da regia e a coordinare le attività degli hub che FS italiane realizzerà nei prossimi anni in tutta Italia. Entro il 2023 sono previsti, oltre agli hub di Roma e Napoli dedicati ai temi Smart City e Turismo, altri cinque Innovation Hub tematici a Reggio Calabria (Tutela del Territorio), Puglia (Logistica e Merci), Milano (Industria), Torino (Mobilità) e Bologna (Agrifood), con lo scopo di animare la realizzazione e la sperimentazione di nuovi business orientati all’innovazione. Senza dimenticare che dentro i volumi di Termini sono già presenti altri incubatori e acceleratori di start up come quello di LVenture e che in alcuni edifici è stata annunciata da Fondazione FS la nascita di un nuovo spazio museale.