di Giacomo Torresi –
Nell’ultimo trimestre del 2020 il re dello streaming ha raggiunto e superato il traguardo dei 200 milioni di abbonati.
Sono 204 milioni gli utenti che hanno effettuato l’iscrizione a Netflix, + 8,5 milioni negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Su base annua gli utenti sono aumentati sensibilmente rispetto all’anno precedente: + 37 milioni nel 2020, + 28 milioni nel 2019. Il trimestre si è chiuso con un fatturato di 6,64 miliardi di dollari e un utile per azione di 1,19 dollari. Il 2020 si conclude un fatturato di 25 miliardi di dollari (+24% su base annua).
La dirigenza prevede che nel primo trimestre 2021 Netflix registrerà una flessione del numero di nuovi abbonati: + 6 milioni contro i + 15,8 milioni dello stesso trimestre 2020. Bisogna però ricordare che il 2020 è stato condizionato (favorevolmente) dai lockdown determinati dall’emergenza sanitaria.
Lo stato di salute di Netflix non è comunque in discussione, dalla casa madre arriva una dichiarazione estremamente rassicurante: “non abbiamo più bisogno di finanziamenti esterni per le nostre operazioni quotidiane”, ciò comporta che Netflix può contare su un solido flusso di cassa e che non deve più ricorrere a prestiti.
Netflix aggiunge che prenderà in considerazione l’adozione di piani di riacquisto dei propri titoli azionari. Segnali forti dati agli investitori e ai mercati che hanno accolto l’ultimo bilancio fiscale di Netflix con un titolo al rialzo del 12%.
Per affrontare le sfide future nel mercato dello streaming lo strumento principale sono i contenuti: Netflix ha già confermato che il piano dei rilasci per il 2021 proseguirà senza rilevanti ritardi, nonostante la pandemia, ed ha dato indicazioni chiare su una produzione che, per quanto riguarda i lungometraggi, prevede quest’anno un nuovo film a settimana.