di Giacomo Torresi –
La gigafactory italiana si farà a nell’area della ex Olivetti di Scarmagno.
Italvolt ha scelto lo storico sito per realizzare il primo impianto nel nostro Paese dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici.
La prima fase del progetto prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro e sarà completata entro la primavera 2024.
L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios SGR, è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli.
Il sito è oggi una vasta area industriale dismessa che si estende per circa 1 milione di metri quadrati, scelta già ai tempi della Olivetti dagli architetti Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria per la facilità dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, sia con Ivrea che con la città di Torino.
Altro fattore che rende l’area di Scarmagno ideale ad ospitare il progetto di Italvolt è il suo forte legame con il tessuto produttivo del Piemonte che è la prima regione in Italia per quanto riguarda la produzione industriale Automotive.
La Gigafactory di Italvolt, con 300.000 metri quadrati previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh, rappresenta un’importante opportunità di rilancio economico-industriale dell’area di Scarmagno, con un impatto significativo anche a livello regionale.
Si stima che nell’impianto verranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro.
Il nuovo impianto, che sarà in grado di rispondere alla crescente domanda di batterie in Europa, destinata ad aumentare a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh) entro il 20301 , sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina, Comau, leader nell’automazione industriale sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il nuovo impianto dedicato alle batterie per le e-car.