di Virginia Rifilato –
Sarà confermato venerdì il nuovo provvedimento del Presidente Draghi finalizzato al contenimento della pandemia: sembra quasi certo, però, che il Paese non sarà costretto ad un lockdown generale, bensì allo stop di tutte le attività durante i fine settimana che porteranno fino alla Pasqua (domenica 4 Aprile).
Come riportato questa mattina da RomaToday, il Lazio potrebbe diventare zona arancione già da questo fine settimana a causa dell’aumento dei casi relativi alle varianti e ai numeri in terapia intensiva, e anche altre regioni si avviano verso lo stesso destino.
Secondo quanto riportato dal sito di informazione, la situazione diventerà simile a quanto vissuto nel periodo di Natale, ovvero negozi e locali chiusi ma con in più l’annullamento della deroga per le visite ad amici e parenti in tutte le aree. E ancora, per il resto della settimana, un irrigidimento delle misure in zona gialla e zona arancione.
Il nuovo dpcm
Quando arriverà il nuovo dpcm? Molto probabilmente verrà approntato nella giornata di oggi e annunciato tra domani (giovedì 11 Marzo) e venerdì. L’obiettivo è farlo entrare in vigore entro questo week end, con il via da subito alla zona rossa. L’idea è di pensare a misure come quelle di Natale con l’addio alla deroga della visita ai parenti. Fino a quando durerà il nuovo dpcm? Le misure, verosimilmente, dovrebbero arrivare quantomeno fino a Pasqua, se non oltre. Il nuovo dpcm modificherà anche le misure per le zone arancione e gialle. In particolare si punta a limitare gli accessi ai negozi: possibile l’inserimento della regola della spesa effettuabile da una sola persona per volta. Da capire infine se il coprifuoco verrà anticipato alle 20 o meno.
Lazio verso la zona arancione
Rimane l’Italia divisa a colori e rimane la decisione del venerdì. Il cambio di colore arriverà sempre entro venerdì con l’ordinanza del ministro della Salute dopo il report #43 dell’Istituto Superiore di Sanità. Per il Lazio si va verso la zona arancione. L’indice Rt, stando all’ultimo monitoraggio dell’Iss, si assesta a 0.98, ossia a filo con l’uno, linea di demarcazione tra l’emergenza e la tolleranza. I dati dell’ultimo monitoraggio risalgono però a fine febbraio e già adesso la prospettiva è quella di entrare in zona arancione.
Gli scienziati chiedono rigore
“Soltanto quando si ha un’incidenza di 50 nuovi contagi a settimana per 100 mila abitanti è possibile garantire il tracciamento dei casi per identificare le diverse varianti e perseguire la campagna vaccinale rivolta al maggior numero di soggetti possibile nei tempi più rapidi possibili.”
Così riportava poche ore fa il Corriere della Sera, dove venivano annunciate anche le novità per cinema e teatri:
Cinema e teatri
“Le chiusure nel fine settimana rendono più difficile la possibilità di riaprire cinema e teatri come invece preannunciato pochi giorni fa. I tecnici del ministero guidato da Dario Franceschini sono però al lavoro per proporre la stessa regola già applicata a musei e mostre: consentire l’ingresso del pubblico in sala dal lunedì al venerdì. Una ripartenza limitata, ma pur sempre uno spiraglio in una situazione che appare ancora drammatica.”
Confidiamo in una scelta ragionevole ed efficace, ma soprattutto in una pronta ripartenza per tutto ciò che riguarda la cultura nel nostro Paese.
Ce n’è davvero bisogno.
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