di Ileana Barone –
Il World Press Photo Contest 2021, il più importante premio fotogiornalistico mondiale, ha annunciato i sei scatti candidati al premio World Press Photo.
Le foto, che raccontano la realtà attraverso le immagini, sono di ben 45 fotografi provenienti da 28 paesi. Tra i nominati ci sono anche due fotografi italiani: Antonio Faccilongo e Lorenzo Tugnoli.
Le foto in gara
Il 10 marzo sono stati annunciati i finalisti della 64esima edizione.
La giuria ha esaminato i lavori di 4.135 fotografi provenienti da 130 paesi, per un totale di 74.470 immagini.
I sei finalisti del premio “Foto dell’anno” sono:
- Evelyn Hockstein con l’immagine di un uomo e una donna che litigano per la rimozione dell’Emancipation memorial, il monumento che raffigura il presidente Abraham Lincoln e uno schiavo inginocchiato.
- Valery Melnikov, che ha documentato il conflitto nel Nagorno-Karabakh.
- Mads Nissen, per una foto scattata a São Paulo, in cui una paziente malata di Covid19 riceve il suo primo abbraccio in cinque mesi.
- Oleg Ponomarev, con il ritratto di un ragazzo transgender e della sua fidanzata in Russia.
- Luis Tato, con un’immagine dell’invasione delle cavallette in Africa orientale.
- Lorenzo Tugnoli, con una dell’esplosione al porto di Beirut.
Dopo la proclamazione del vincitore che avverrà il 14 aprile, le immagini verranno esposte alla Nieuwe Kerk di Amsterdam, per poi andare in giro in altri 50 paesi.
Le altre categorie premiate
Come ogni anno, tra le foto selezionate, sarà premiata anche la World Press Photo Story of the Year 2021.
I tre candidati per la World Press Photo Story of the Year sono: “Those Who Stay Will Be Champions” di Chris Donovan dal Canada; “Habibi” dell’italiano Antonio Faccilongo e dalla Russia, Valery Melnikov con un reportage per Getty e Paradise Lost.
In gara ci sono altre otto categorie:
- Questioni contemporanee
- Notizie generali
- Ambiente
- Progetti a lungo termine
- Natura
- Notizie spot
- Sport
- Ritratti
La storia
World Press Photo è un’organizzazione no-profit con sede ad Amsterdam. Fondata nel 1955, è l’organizzazione del più grande e prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.
Ogni anno migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali, come National Geographic, Bbc, Cnn, Le Monde, El Pais, si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo.
Nel gennaio 2021, la valutazione del concorso World Press Photo 2021 è avvenuta, per la prima volta nella sua storia, online, con sette giurie specializzate presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e Muyi Xiao che hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso.
I due italiani
Lorenzo Tugnoli fa parte dell’Agenzia Contrasto. Già vincitore del Pulitzer nel 2019 e dello stesso World Press Photo in due diverse categorie negli ultimi due anni.
Originario di Sant’Agata sul Santerno, è nuovamente candidato per quest’ultimo premio, nella categoria Spot News del 2021, per il servizio effettuato a Beirut (città in cui vive da qualche anno) subito dopo la devastante esplosione dello scorso 4 agosto.
Nello spiegare la scelta dello scatto che ritrae un uomo a torso nudo, ferito, sullo sfondo dell’esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto 2020, i membri della giuria del concorso hanno messo in evidenza il contrasto tra forza e fragilità che esprime il soggetto dell’immagine, “un grande momento di umanità di fronte alla tragedia”, espressione della “capacità di sopravvivenza”.
“La mia vita personale e professionale è stata piena di bei momenti negli ultimi tre anni e questa è l’ennesima sorprendente sorpresa” ha scritto Tugnoli sui Social. “Il Libano è un Pese che mi è caro, la mia casa e parte della mia famiglia è qui ora. Il paese è ancora in fermento e i tempi bui non sono certo finiti. Spero di riuscire a documentare tempi migliori per questo bellissimo Paese”.
Il secondo fotografo italiano è Antonio Faccilongo, in gara con una storia fotografica sulla relazione d’amore tra i prigionieri palestinesi e le loro mogli, che aspettano da anni il loro ritorno.
Gli uomini sono costretti a contrabbandare fuori dalle prigioni il proprio seme per cercare di concepire, impossibilitati anche solo ad abbracciare le persone amate.