Di Nicola Venturini –
L’annata del covid ha costituito per Whatsapp un periodo molto fertile. Viste le limitazioni causate dalla pandemia l’utilizzo degli utenti della piattaforma di Facebook è salito, se possibile, ancora di più e proprio per questo motivo l’azienda di Menlo Park negli ultimi mesi si è sbizzarrita nell’apportare nuove modifiche all’app.
I nuovi servizi per gli utenti
A inizio febbraio arriva la funzione carrello che trasforma WhatsApp in un piccolo E-Commerce. È disponibile per gli utenti che hanno WhatsApp Business, con cui si può inviare l’ordine dei prodotti con un singolo messaggio.
A marzo l’annuncio che WhatsApp Desktop sarà a disposizione degli oltre due miliardi di utenti mondiali del servizio. Unico requisito per scaricare l’app sul proprio computer: possedere Windows 10 versione 1903 o successive oppure macOS 10.13 o successive. Disponibile per il momento solo la modalità one-to-one, ma sul blog ufficiale lo staff ha annunciato: «In futuro, estenderemo questa funzionalità anche alle videochiamate e chiamate vocali di gruppo».
Non si arrestano le rivoluzioni su WhatsApp, che adesso è pronta a dare il benvenuto ad un’altra funzione direttamente da Instagram. Infatti gli sviluppatori sono pronti ad introdurre i ‘Reels’ all’interno delle chat, una rivoluzione non accolta bene dagli utenti. Infatti già su Instagram la funzione aveva subito tantissimi dissensi, con l’accusa degli utenti di aver copiato TikTok, leader del settore social.
Per finire, visto che gli audio troppo lunghi rimangono una delle scocciature più grandi che possano capitare durante una conversazione, sembrerebbe che WhatsApp sia pronta a porre rimedio anche a questo.
Il troppo stroppia?
In queste settimane WhatsApp ha provato a rialzarsi dal momento di crisi, aggiungendo nuove funzioni, ma il crollo potrebbe arrivare lo stesso per due motivi. Infatti mancano solamente due mesi all’attivazione dei nuovi termini di servizio, che prevedono la condivisione dei dati con Facebook. L’aggiornamento sarà obbligatorio e senza il consenso l’app non funzionerà più. Questo avrebbe spinto gli utenti a scegliere servizi rivali.
Ricordo a qusto proposito che, come riporta Giacomo Torresi in un recente articolo: “Facebook è accusata di portare avanti una strategia sistematica per eliminare le minacce al suo monopolio, che include l’acquisizione di Instagram nel 2012 e l’acquisizione di WhatsApp nel 2014.
Secondo la FTC, le azioni di Facebook hanno danneggiato la concorrenza, “lasciando ai consumatori poche scelte per il social networking personale e privato gli inserzionisti dei vantaggi della concorrenza“.
La FTC punta a un’ingiunzione permanente che richiederebbe la cessione di asset come Instagram e WhatsApp, il che significherebbe che Facebook sarebbe costretta a vendere i 2 social network“.
Dopo la privacy, le truffe
Mentre invece il secondo motivo è anche uno dei problemi secolari di WhatsApp, difficilmente evitabile dagli sviluppatori. Infatti l’applicazione è purtroppo invasa da truffe, che spesso beffano gli utenti più ingenui. Nelle ultime settimane abbiamo visto l’arrivo della truffa di un presunto buono Adidas. Una novità inventata dai truffatori, che ha tratto in inganno tantissimi utenti. Ma siamo soliti vedere come questa truffa veda protagonisti dei buoni sconto delle grandi multinazionali. Andiamo quindi a vedere come l’app sta cercando di recuperare gli utenti.
WhatsApp è pronto a intervenire sul calo di utenza, introducendo tantissime funzioni (forse troppe, ndr) che entusiasmano gli utenti. Negli ultimi giorni, infatti, abbiamo visto che gli sviluppatori sono pronti ad introdurre i messaggi a velocità raddoppiata, funzione che servirà per rendere più snella la comunicazione, evitando il problema degli audio kilometrici.
Al momento, però, non c’è alcuna ufficialità e la funzione non è stata lanciata nemmeno sulla versione preliminare dell’applicazione. Una novità che prende spunto da una delle rivali, Telegram, che ha già presente il pulsante “2X” per raddoppiare la velocità degli audio….
WhatsApp non è nuova a questo genere di modifiche, dove mette mano alle sue funzioni silenziosamente e senza comunicare nulla pubblicamente, per cui non ci sorprende affatto scoprire che negli ultimi giorni è cambiata all’improvviso la gestione dei messaggi vocali.
La tattica silenziosa di Zuck
A proposito di attività silenziose e dietro le quinte, Facebook è accusata di portare avanti una strategia sistematica per eliminare le minacce al suo monopolio, che include l’acquisizione di Instagram nel 2012 e l’acquisizione di WhatsApp nel 2014.
Pensiamo per esempio a Zoom o Skype, altri servizi che verranno fagocitati dal colosso americano.
La mossa silenziosa, quella di obbligare il passaggio “coatto” di dati privati e l’accettazione alle condizioni imposte da Facebook a tutti gli utilizzatori di Whatsapp (ossia il mondo intero) è un indice importante della plasticità d’opinione Zuckerberg. Plasticità che in certi frangenti raggiunge livelli preoccupanti, subdoli direi.
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Fonti: Inews24, TuttoAndroid