Forse abbiamo finalmente capito che la produttività è strettamente collegata alla qualità della vita che intendiamo condurre e di come ascoltiamo determinati bisogni. Oppure semplicemente questa non tanto nuova sensibilità nell’intraprendere un ritmo più slow e consapevole è una moda passeggera e ce ne accorgeremo presto.
Lavorare smart
L’attuale situazione mondiale ha accelerato l’adattamento ad alcune modalità professionali e personali fino a poco tempo fa impensabili: si può lavorare smart e vivere slow. Lo sanno molto bene i Nomadi Digitali, ad esempio, che sono portavoce di una vera e propria filosofia di vita riassunta con attenzione e cura nei dieci punti della loro dichiarazione d’intenti.
QUI di seguito potete dare un’occhiata al manifesto per farvi un’idea chiara e dettagliata di quello che ritengono imprescindibile.
Quindi basta un computer, una buona connessione wifi e una sedia che possa comodamente accogliere le nostre svariate ore di lavoro per sperimentare l’ebbrezza di essere un nomade digitale?
Non proprio.
La perfezione si ottiene con l’esercizio ma in questo caso bisogna anche lottare, e non necessariamente in senso metaforico, contro alcuni impedimenti esterni e interni che ostacolano una tale scelta di vita consapevole e appagante.
Il primo passo fondamentale è sapersi creare e costruire una rete affidabile, per un confronto diretto e aggiornato, ascoltare le storie di chi lo ha fatto prima di noi, o lo sta facendo, rimane sempre la fonte più attendibile.
Anche se siamo del tutto immersi in un mondo costantemente globalizzato, connesso e digitalizzato c’è un coro di voci differenti e per questo motivo il discorso su lavoro e autonoma gestione del proprio tempo è spesso confuso e caotico.
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Una comunità indipendente
Quella dei Nomadi Digitali è una vera e propria comunità indipendente e creativa, etica e sostenibile, che intende abbracciare desideri e sentimenti comuni per un maggior rispetto condiviso della propria libertà personale e professionale. Il valore, nel migliore dei casi, genera valore ed è da qui che bisognerebbe partire.
Ascoltare il proprio ritmo è vitale per riuscire a intercettare e incontrare il ritmo altrui e per poter essere efficace e performante in qualsiasi aspetto della propria vita, non ci credi? Provaci, i consigli pratici anche QUI non mancano.
Abbiamo imparato tante cose nell’ultimo anno, anche se non lo sappiamo ancora, è saper scegliere una migliore gestione del nostro tempo dovrebbe essere proprio la prima della lista.
Ad ognuno il proprio smart work, ad ognuno i propri tempi, basta iniziare a far pratica nel modo giusto e poi sarà come andare in bicicletta.