di Ileana Barone –
L’obiettivo che si pone Prix Italia 2021, è quello di riportare al centro del dibattito pubblico il mondo dell’arte in tutte le sue forme.
Con il titolo “Rebuilding Culture and Entertainment. Media’s Role for a New Start”, la 73esima edizione del progetto, che si svolgerà a Milano dal 14 al 18 giugno, affronterà il tema del “ruolo dei media per un nuovo inizio”.
Quest’edizione si pone una doppia sfida: l’innovazione e l’offerta di nuovi prodotti, confermando l’impegno del servizio pubblico, della Rai in particolare, per il rilancio della cultura post-pandemia.
I numeri e i ritorni
Nel comunicato si legge che il concorso, con la sua capacità di attrazione e l’originalità, ha portato un enorme quantità di opere: ben 241 presentate da 56 broadcaster di tutto il mondo.
Un numero straordinario se consideriamo che per più di un anno le produzioni si sono quasi del tutto fermate.
I giurati che decideranno i 10 riconoscimenti importanti saranno oltre i 60.
Quest’edizione inoltre è segnata da grandi ritorni, come Mediaset, che benché sia nel Prix dal 1996, torna dopo 6 anni di assenza con 3 programmi televisivi e la presenza in giuria. Anche Radio24 – Il Sole24 Ore torna dopo 2 anni.
Per quanto riguarda i partner internazionali, Russia Television and Radio (RTR), la principale emittente pubblica della Russia, membro del Prix Italia dal 1974, era assente dal 2003, e torna con 3 programmi televisivi.
Il concorso
Anche quest’anno il concorso, che unisce Paesi, stili e linguaggi diversi, offrirà un punto di vista unico sui temi quale l’attualità, le analisi dei cambiamenti al confronto sulle prospettive future, tramite un programma intenso di panel e anteprime con i massimi esperti del settore.
La sfida più importante del progetto di quest’anno è quella di essere occasione di scambio e riflessione per superare il blocco che il mondo della cultura ha subito, indicando inoltre le possibili strategie per far tornare a nuova vita gli spettacoli teatrali, gli eventi dal vivo, il cinema e i festival culturali.
Ruolo di primo piano sarà dato, anche in questa edizione, ai giovani e agli universitari, grazie ad un accordo firmato tra Rai e CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
La giuria degli studenti premierà il miglior video in gara, e potranno anche effettuare delle dirette e delle interviste tramite i social dei rispettivi atenei.
Perché il concorso, conosciuto in tutto il mondo, è un’importante occasione per far conoscere e circolare le idee di giovani autori, come quelli che hanno partecipato, nelle scorse settimane, alla prima edizione delle master class del Prix Italia in collaborazione con Rai Academy.
(fonte: Prima, Rai)