di Virginia Rifilato e Gabriel Rifilato –
Un’intervista esclusiva di Roman Walks in collaborazione con InsideMagazine. La versione integrale sarà pubblicata sul numero di Roman Walks “Primavera 2021″, nelle edicole della capitale a Maggio (ne abbiamo parlato qui).
Sesto Giorno – Murales e graffiti a Roma: facciamo una giusta distinzione tra artisti, writers e imbrattatori
Roman Walks:
Ci sono murales che nascono per abbellire la città, ma l’eccessiva libertà che è stata lasciata, un po’ dovunque, nel fare graffiti, ha letteralmente devastato l’aspetto delle nostre strade. In questa battaglia lei si è resa protagonista dell’arresto di Geco, come si è soprannominato un noto imbrattatore di Roma e non solo. Vuole raccontarci qualcosa di questo fenomeno e, magari, raccontarci qualche aneddoto?
Virginia Raggi:
“Le operazioni sono state condotte dalla mia Polizia locale perché, come giustamente lei ha detto, Geco è proprio un imbrattatore, non un artista come lo sono tutti coloro che con i propri murales abbelliscono i muri delle nostre città con le loro opere.
La Polizia ha fatto tante indagini, tanti appostamenti fino a trovare il responsabile, e ha trovato nella sua casa tutta una serie di prove che confermavano la sua identità.
Quello che spiace è che tutta una serie di writers, esperti di murales, si siano schierati in sua difesa. Io tenderei proprio a separare le due cose: una cosa è l’arte del murales, che abbellisce la città lanciando un messaggio, esprimendo un lavoro anche professionale con l’uso dei cestelli e quindi con il supporto dell’amministrazione; una cosa è l’imbrattatore.”
Approfondimento a cura di InsideMagazine
Potremmo intitolare questo approfondimento “Tutti i murales di Roma in una app”. Proprio così, perché la testata Artribune, in collaborazione con Toyota, ha prodotto la prima app italiana per conoscere e andare alla scoperta di tutte queste opere “a cielo aperto” consultando comodamente il proprio dispositivo mobile.
Decine di straordinari artisti infatti hanno abbellito e continuano ad abbellire strade e periferie romane con i loro murales, che negli anni hanno costituito un vero e proprio museo open-air condiviso, tanto da rendere Roma una delle nuove capitali della street art. Uno dei più interessanti esempi si trova in via del Porto Fluviale ed è chiamato Hunting Pollution: il murale più grande d’Europa, realizzato con pitture in grado di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi.
La stessa Roma Capitale si è fatta portavoce di questo fenomeno realizzando un flyer informativo dedicato ai turisti e ai cittadini, il quale è stato presentato presso l’Auditorium dell’Ara Pacis. Il flyer consiste in una mappa ragionata della street art romana, sintetizzata dallo slogan Cambia prospettiva. La strada è il tuo nuovo museo, ed è stato distribuito in tutti i Punti Turistici Informativi (PTI) di Roma.