di Ileana Barone –
Lutto nel mondo della moda. Si è spento a soli 59 anni lo stilista israeliano e direttore creativo dell’etichetta sostenuta da Richemont AZ Factory e, dal 2001 al 2015, della maison Lanvin, Alber Elbaz.
La morte dello stilista è stata confermata dalla Compagnie Financière Richemont, entrata in società con Elbaz nella sua recentissima avventura nel campo della moda, la AZ Factory, dedicata a una moda per tutte, senza distinzioni di taglie.
L’amore di Elbaz per la moda
Nato in Marocco da una famiglia ebrea marocchina, Elbaz era cresciuto in Israele.
La passione per la moda si era sviluppata molto presto: già a 7 anni aveva inziato a disegnare abiti e per questo la madre lo aveva incoraggiato a trasferirsi a New York dove era arrivato a metà degli anni Ottanta.
Ha lavorato per un periodo in un’azienda di abiti da sposa, dove era stato assunto come assistente da Geoffrey Beene, e qui era rimasto per 7 anni. Quindi, dal 1996 al 1998 Elbaz aveva lavorato per la maison Guy Laroche.
Nel 1998 succedere a Yves Saint Laurent alla guida del pret-à-porter Rive Gauche, realizzando finalmente un sogno. Rimane alla maison fino all’esonero, quando il gruppo Gucci acquisì il brand arruolando Tom Ford.
Anche la moda italiana deve molto ad Alber Elbaz: il designer aveva collaborato per un anno con Krizia a Milano.
Ritorna poi a Parigi e dopo uno stop, arriva a Lanvin: una piccola azienda che riesce a riportare nel mondo delle grandi griffe, e che lo consacrerà tra i grandi designer del nostro tempo.
I suoi cocktail dress, sofisticati e iper femminili, spesso arricchiti da drappeggi, sono stati indossati dalle star sul red carpet, da Demi Moore, Nicole Kidman, Rhianna, Catherine Deneuve e Kate Moss.
Fuori della passerella
Elbaz è stato fuori dalle passerelle parigine per ben cinque anni, dopo esser uscito da Lanvin nell’ottobre del 2015.
Prima di collaborare con Richemont, aveva disegnato i costumi per Natalie Portman nel film “A Tale of Love and Darkness” e aveva firmato alcune consulenze con Tod’s e Converse per le scarpe e le Sportsac per gli accessori.
Personaggio amatissimo
La morte dello stilista israeliano ha lasciato tutti sotto shock. Personaggio molto amato per la sua carica di umanità, il designer amava lasciare il segno nel suo percorso creativo.
“Ho perso non solo un collega, ma un caro amico” ha detto in una dichiarazione il fondatore e presidente di Richemont Johann Rupert, “Alber aveva una meritata reputazione come una delle figure più brillanti e amate del settore. Sono sempre stato colpito dalla sua intelligenza, sensibilità, generosità e creatività sfrenata. Era un uomo di eccezionale calore e talento e la sua visione singolare, il senso della bellezza e l’empatia lasciano un’impressione indelebile”.
Il team di AZ Factory ha lasciato su Instagram una serie di post in nero dove si legge lo stupore per la notizia che ha colpito tutti improvvisamente e una frase con scritto “Ci hai fatto sognare, ci hai fatto pensare e ora voli. Amore, fiducia e rispetto, sempre.”
Questi 16 minuti di una video-intervista di Vogue all’artista. Nella didascalia: “Cosa succede nelle grandi menti della moda? Nella nostra nuova serie di video, la direttrice creativa digitale Sally Singer parla con i pesi massimi del settore, dai loro inizi ai loro lavori successivi. Il primo, il famoso designer e capo della casa di Lanvin, Alber Elbaz.”