Lo rende noto l’Ansa: “Nuovi giardini attrezzati e parchi giochi ma non per i bambini ma per gli anziani. La trasformazione è direttamente proporzionale all’invecchiare delle comunità nelle metropoli di tutto il mondo. Sono un must in Cina, Hong Kong e Tokyo ma l’elenco di quelli americani ed europei si allunga in nome di un nuovo fitness che tiene conto di acciacchi fisici e mentali piuttosto che della performance atletica.
Mentre siamo in pandemia, in gran parte delle località sono consentite le attività all’aria aperta adottando le misure di sicurezza e l’esigenza di parchi giochi ‘attrezzati’ per gli ultra 65enni si fa sempre più pressante.”
L’analisi
Un’analisi inglese della Bournemouth University, pubblicata sul Journal of Health and Physical Activity, vaglia tutti gli studi in merito e elenca i pro del tai-chi e della ginnastica per il miglioramento dell’equilibrio e della forza nelle persone in età avanzata, invitando le istituzioni a cambiare marcia iniziando a progettare aree all’aperto a misura di anziani in modo di stimolarli a mantenersi agili sia nel corpo che nella mente. A guidare la tendenza spesso è la comunità asiatica abituata ad esercizi lenti e a fare ginnastica sin da piccoli: nel giardino di Piazza Vittorio a Roma, senza limiti di età, ogni mattina si vedono decine di persone, quasi tutte con i capelli grigi, seguire i movimenti di un tutor o una tutor.
Uno studio condotto all’università di Alcalà, a Madrid, su 7.900 cittadini europei fra i 65 e i 74 anni, conferma infatti che meno del 50% si muove a sufficienza, l’altra si impigrisce sul divano e si incammina direttamente verso una vita di disabilità. I peggiori sono nei paesi del sud Europa e l’ Italia non eccelle per niente. Concorrono al quadro dei sedentari cronici lo stato sociale, essere donne e le difficoltà economiche che in questi ultimi anni sono aumentate in modo sensibile, concludono gli autori che invitano alla creazione di parchi giochi pubblici gratuiti.
A Malaga e provincia nel Sud della Spagna, se ne contano oltre 400 attrezzature. A Bilbao (dove gli anziani sono oltre il 24% dei residenti) il Comune ha inaugurato nel 2019 due parchi pubblici con attrezzi per giochi cognitivi dedicati ai vecchi. Il London’s Hyde Park Senior Playground è una struttura all’aperto gratuita situata ad Hyde Park. La struttura comprende sei attrezzature per migliorare la tonificazione, la forza, la flessibilità e l’equilibrio. Gli attrezzi sono progettati a misura di diversi livelli di disabilità e il parco giochi è stato messo a punto precisamente per il divertimento e la mobilità degli anziani. Non è adatto a chi ha meno di 15 anni, si legge sui principali quotidiani inglesi che ne hanno ampiamente parlato all’inaugurazione. Poi ci sono i parchi giochi per vecchi di Berlino e in diverse cittadine del Portogallo (dove il numero dei pensionati che arrivano dagli altri paesi per le note facilitazioni fiscali è cresciuto a dismisura negli ultimi dieci anni).
Designer, architetti e medici partecipano alla progettazione delle aree dove i bambini non sono contemplati per nulla.
Supereva fa eco alla notizia Ansa: “L’idea è nata in Spagna, ma si sta velocemente diffondendo in tutti i paesi d’Europa. Si tratta del parco giochi per anziani. Un parco creato per far divertire, socializzare, ma anche allenare, persone di età avanzata. A promuoverlo un video pubblicato su Youtube, in cui vengono illustrati i benefici del parco giochi per anziani. “La Spagna sta invecchiando” recita una voce fuoricampo, mentre si vedono gli anziani che si allenano con gli attrezzi, muovendo gambe e braccia, ma fanno anche due chiacchiere e si divertono all’aria aperta.
A realizzarli per prima è stata l’organizzazione no profit KaBOOM! che solitamente si occupa di creare parchi divertimenti per bambini e in questi anni ha realizzato un nuovo progetto, mettendo in funzione in tutta la spagna oltre 50 parchi intergenerazionali. Lo scopo? Dimostrare che il divertimento non è solo una “questione da bambini” e che ci si può divertire anche se si è anziani, traendo al tempo stesso beneficio dalla compagnia e dagli esercizi all’aria aperta.”
Tornare a giocare
Continua l’articolo di Ansa: “le urla gioiose dei piccoli che si rincorrono nei parchi a loro destinati facendo amicizia saranno sostituite dai più silenziosi vecchi intenti ad esercitarsi e socializzare fra loro? Spuntano nuovi attrezzi ginniche per movimenti misurati e non traumatici, percorsi con punti di appoggio, aree all’ombra, aumenta il numero di panchine anche attrezzate a cyclette (con pedali posizionati davanti). E poi zone di ‘brain training’ con tabelloni per giochi matematici per menti arrugginite, zone per socializzare come campi bocce e tavolini per gli scacchi e giochi di carte. Raggiungibili anche con la sedia a rotelle, bastoni o tutori perché dotati di scivoli e percorsi senza intralci o buche.
Sul Journal of aging and physical activity si legge una nuova indagine dedicata a monitorare gli effetti di tali iniziative sugli anziani. Intervistati in tre parchi di Hong Kong di quartieri con status socioeconomici di tutti i livelli (da basso ad alto) evidenziano che negli spazi per l’esercizio nei parchi possono frequentare un ambiente positivo rimanendo attivi anche in presenza di difficoltà motorie e di farlo stando insieme, sostenendosi a vicenda sia socialmente che emotivamente in un ambiente naturale all’aria aperta.
I sociologi dell’università di Hong Kong che hanno condotto la ricerca auspicano che le istituzioni si occupino della lenta trasformazione che le comunità stanno subendo prevedendo piani futuri per la costruzione di spazi del genere.
Una nuova filosofia per affrontare la terza età che ha richiesto lo sforzo di architetti e ingegneri, chiamati a dimenticare l’agilità dei bambini per creare luoghi raggiungibili facilmente anche per chi è costretto a usare il bastone o la sedia a rotelle, disseminati di punti di appoggio, panchine e tavolini all’ombra sufficienti per tutti e pensati per la socializzazione, fra attrezzi per attività fisica “dolce” e mai traumatica, alternati a pannelli dedicati ai giochi matematici per il brain training.
L’Italia parte da Varese
Aspettiamo solamente che l’esempio di altri paesi venga seguito anche dall’Italia e diventi virale tanto da radicarsi in ogni città e in ogni paese, così da permettere agli anziani (che un giorno saremo noi!) di fare attività all’aria aperta divertendosi in compagnia beneficiandone sia nel fisico che nello spirito. Il primo esempio a Varese.
Un’area dedicata agli anziani, con giochi ideati per favorire l’esercizio fisico e mentale, dalla maxi scacchiera su cui sfidare amici e nipoti ai pannelli per l’allenamento della memoria.
E’ il Parco dei Nonni nato all’interno dei Giardini Estensi di Varese grazie alla sinergia tra pubblico e privato e in particolare tra il Comune e l’agenzia per il lavoro Family Care, promotrice dell’iniziativa.