Clubhouse, app che si basa su “stanze” per conversazioni audio casuali e immediate – con amici o altre persone interessanti in tutto il mondo – è ora ufficialmente disponibile per tutti i dispositivi Android. In precedenza, l’app era in versione beta ed era disponibile solo per determinate persone. Prima di allora, era un’esclusiva iOS senza alcuna presenza su Android.
Clubhouse è stata di gran moda nei circoli tecnologici, con grandi nomi come Bill Gates ed Elon Musk che utilizzano la chat audio drop-in per offrire approfondimenti. Oggi è arrivato il turno di Android. dopo le notizie di un netto calo di iscrizioni sulla piattaforma degli scorsi giorni. Servirà a rilanciare il social votato esclusivamente all’audio?
Lo sviluppatore di Clubhouse Mopewa Ogundipe e i suoi colleghi hanno lavorato all’app Android da “circa sei settimane” fino ad arrivare pronti a testare la beta version e poi a questa definitiva di maggio.
Il progetto punta a offrire all’utente un’esperienza senza interruzioni e dettata soltanto dalla voce, eliminando quei passaggi, ad esempio durante l’accesso al social network, che ora non è possibile effettuare tramite comandi audio. “Nella nostra realtà, investiamo molto in ricerca e sviluppo, in ambito di soluzioni alternative per applicazioni come Clubhouse”, spiega Radhima a StartupItalia. “Clubhouse ha portato un interesse riguardo alle potenzialità della voce molto maggiore di quanto abbiano fatto finora i podcast e per questo abbiamo voluto impegnarci per offrire un’esperienza totalmente basata sulla voce, dall’inizio alla fine. Cambierebbe molto: basta pensare al fatto che, spesso, quando utilizziamo Clubhouse, abbiamo le mani occupate alla tastiera del computer, piuttosto che alla guida”.
Un’Alexa Skill per Clubhouse.
Così il social potrebbe diventare 100% vocale, grazie a Juxhin Radhima, CEO di Ipervox, startup italiana che ha sviluppato una Alexa Skill per rendere l’accesso alla piattaforma totalmente voice.
Secondo le parole del CEO, intervistato da StartupItalia: “L’app si interfaccia con Clubhouse, permettendo di effettuare il login e l’autenticazione con la voce. In più, è possibile usufruire di comandi vocali per la parte di aggiornamento del profilo, monitorando, ad esempio, i follower acquisiti. Con l’Alexa Skill di Ipervox si possono anche passare in rassegna le varie room, per poi selezionare quella in cui si vuole accedere”. Tutte le nuove funzioni a disposizione dell’utente vanno quindi a migliorare e semplificare l’interfaccia tra l’utente e il social, i cui numeri sono in costante crescita. In particolare, da gennaio 2021 a fine marzo, sottolinea a questo proposito Mario Di Girolamo, fondatore della community Clubhouse Italia, “è passato da 2 milioni a oltre 10 milioni di utenti attivi”, a testimonianza delle potenzialità e dell’interesse che la piattaforma ha suscitato. *
Il futuro dei social tende sempre di più verso i comandi vocali. “L’applicazione vocale, in tutti questi ambiti, tanto nei social visivi, quanto nel marketing aziendale, aiuta a migliorare le interazioni. Detto altrimenti, la voce diventa il nuovo link“. Dal punto di vista del digital marketing e di tutte quelle funzioni legate ai link da “cliccare” la questione è realmente rivoluzionaria. A vantaggio dell’esperienza degli utenti, visto che effettivamente da oggi basta chiedere ad Alexa di aprire un’app o un sito, instaurando in modo molto più semplice e veloce una connessione fra utente o consumatore e un social o un’azienda. “La voce è un fattore molto potente, di cui probabilmente si sono capite ed esplorate soltanto in parte le potenzialità nel digitale”.
Quello scenario che avevamo visto solamente nei film futuristici, dove tornando a casa, il protagonista inizia a parlare con il pc della casa dalla voce femminile e suadente, mentre si adopera ad aprire varie schermate di un megatelevisore iperconnesso, sta diventando la realtà di oggi. Parleremo coi nostri pc, telefoni, automobili, interagendo sempre di più con la voce. In modo più diretto senza dover digitare alcunché.
* Fonte: StartupItalia