Qual è il modo migliore di relazionarsi al mercato azionario? Ormai dovrebbe essere abbastanza chiaro come i mercati finanziari siano caratterizzati da grande volatilità che è destinata ad amplificare enormemente i rischi che corre chiunque intenda puntarvi i propri soldi. Rischi che, del resto, sono dimostrati dalle statistiche disponibili, secondo le quali a guadagnare in borsa è una minoranza.
Una volta stabilito questo punto di partenza, si può cercare di capire se sia possibile ridurre i rischi e come fare per conseguire questo obiettivo. Andiamo a vedere nel dettaglio come procedere per riuscire a realizzarlo seguendo i consigli di https://www.mercati24.com/.
Il punto di partenza è la formazione
Il primo punto da cui non si può prescindere è quello relativo alle competenze di carattere economico di cui deve disporre chiunque intenda investire in azioni. Senza di esse è sostanzialmente impossibile riuscire a capire perché una determinata azione aumenti il proprio valore o lo veda calare. Chi pensa che il trading sia in fondo una questione di fortuna, compie un errore esiziale.
Le quotazioni di un asset possono sicuramente essere previste: per farlo è tuttavia necessario avere gli strumenti adatti, il know-how in grado di aiutare il trader a prevenire il trend e a non subirlo. Per riuscirvi occorre studiare e dotarsi degli elementi di analisi tecnica e fondamentale considerati ormai irrinunciabili dagli esperti, oltre che dagli stessi broker che offrono servizi finanziari ed il cui guadagno deriva proprio dal successo dei propri utenti. Ecco perché i broker varano vere e proprie accademie all’interno delle quali trovano posto webinar, corsi e tutti gli strumenti formativi resi possibili dalle nuove tecnologie.
Anche la psicologia ha la sua importanza
Se gli strumenti formativi sono fondamentali, non va dimenticata l’importanza di un approccio di carattere psicologico all’investimento azionario. I mercati non sono facilmente interpretabili, anche perché su di essi vanno ad impattare fattori molto importanti, come ad esempio le strategie dei grandi fondi di investimento.
Per questo occorre cercare di entrare nella psiche dell’investitore medio che, solitamente, prende decisioni quando il trend si è già formato, provando ad inserirsi sulla sua scia; in questi frangenti un approccio di tipo psicologico può rivelarsi decisivo. Ad esempio vendendo quando il titolo azionario sta salendo e acquistando quando invece si trova in fase di discesa non a causa dei suoi fondamentali, ma perché gli investitori decidono di realizzare.
Attenzione allo stress
Infine un’avvertenza che viene data dai trader più esperti: non bisognerebbe mai prendere decisioni quando si è sotto stress. Quelle decisioni potrebbero essere viziate dalla scarsa lucidità e tramutarsi in un vero e proprio boomerang. I mercati vivono di continui alti e bassi che devono essere valutati per quello che sono: per questo motivo chi fa trading dovrebbe fare a meno di affaticarsi troppo e rimandare la decisione ove capisca di essere entrato in una fase di stress.