//

Miscellanea USA: dal Covid alla crisi climatica

5 mins read

Gli epidemiologi anche qui negli USA sensibilizzano sul fatto che il Covid nella sua variante Delta è più contagioso di quanto lo fossero i virus infantili degli anni ‘50, come la varicella e gli associati parotite, morbillo e rubella. I bambini di allora non potevano arrivare alle scuole medie senza passare da una o più di queste spade di Damocle spesso mortali. Poi è arrivato il vaccino e tutto è rimasto nei tristi ricordi dei nonni. La differenza tra la diffusione del Cocvid-19 ed il Covid Delta sta nella maggiore capacità di contagio di quest’ultimo. Mentre nel Covid-19 un paziente contagia circa due altre persone, nel Covid Delta un paziente ne infetta cinque.

Matematica e Covid Delta

Per capire meglio la differenza vi annoierò con un po’ di matematica. Nel Covid-19 un paziente, dopo circa 3 settimane, contagia 2 nuove persone (cumulativamente i contagiati saranno quindi 3), dopo circa altre 3 settimane avremo 4 nuovi contagi (cumulativamente 7) e così via sino ad arrivare, dopo un certo numero di mesi, a 512 nuovi contagi (cumulativamente a 1023). Nel Covid Delta, dopo circa lo stesso tempo, da 1 si passa a 5 (cumulativamente quindi a 6), e poi, sempre nello stesso tempo, da 5 a 25 (cumulativamente quindi a 31)  e dopo lo stesso numero di mesi a 512 sostituite 1milione 900mila, e a 1023, 2milioni 300mila.

Una bella differenza che porta gli epidemiologi a ritenere che il Covid Delta abbia appunto lo stesso potere di trasmissione delle malattie infettive dei bambini negli anni ‘50 e che esso si possa diffondere in ogni nicchia della comunita’ infettando tutti quelli che non sono vaccinati e qualche volta anche i vaccinati. 

Biden ha puntualizzato che si è di fronte ad una pandemia dei non vaccinati, tant’è che l’America è piombata nella spirale di una 2nda ondata pandemica, e gli stati del sud, a trazione repubblicana e con in testa la Florida, sono responsabili per la maggiore insorgenza dei contagi e con i letti di terapia intensiva esauriti a discapito anche dei malati nella fase critica delle loro patologie.   

Senza considerare che l‘impatto della pandemia sulla crescita del PIL americano, come quello mondiale, è enorme. La recessione globale del COVID-19 è la più profonda dalla fine della seconda guerra mondiale. L’economia globale si è contratta del 3,5% nel 2020 secondo il World Economic Outlook Report di aprile 2021 pubblicato dall’FMI, una perdita del 7% rispetto alla previsione di crescita del 3,4% nell’ottobre 2019.  La buona notizia: secondo l’ultimo McKinsey Global Survey, il 71% dei dirigenti prevede un miglioramento nei prossimi sei mesi. Gli intervistati continuano a segnalare un crescente ottimismo anche sui tassi di disoccupazione negli USA nei mesi a venire. La quota che prevede un aumento della disoccupazione (26%) è la più bassa da prima della pandemia e gli intervistati hanno ora più del doppio delle probabilità di aspettarsi che la disoccupazione diminuisca piuttosto che aumentare.

Travis Campbell

Travis Campbell Says He's 'Over the Stupid Conspiracies,' Begs People to  Have Coronavirus Shots

Dal globale al particolare. Al personale. Perché parlare di grandi numeri e statistiche ci può far perdere di vista la prospettiva di quelle persone che vivono un dramma familiare. Parliamo così di Travis Campbell, un marito e padre 43enne da Bristol in Virginia.

Travis non è un no-vax, ma una persona extra prudente che aveva deciso con la moglie di vaccinarsi quando fosse stato accertato che i vaccini fossero sicuri ed efficaci. 

Adesso Campbell è in ospedale e lotta per la propria vita.

Sappiamo della sua storia perché da quando è in ospedale posta video sul suo profilo  Facebook sulla sua esperienza. Sia lui che la moglie Kellie ed i figli hanno contratto il virus alla fine di luglio. ABC News riporta che mentre Kellie ed i figli sono guariti, il marito è rimasto in ospedale ed è passato da un letto in osservazione, ad uno di ICU (Intensive Care Unit) e da questo ad uno di ICU polmonare. Travis alterna testi a video molto commoventi nella speranza, al di là di quanto succeda a lui, che più gente possibile venga indotta a vaccinarsi al più presto possibile.

Parole di Campbell, 3 giorni dopo essere risultato positivo al virus: “Non sono mai stato cosi’ malato in vita mia! Tutta la mia famiglia ha Covid, veramente mi pento per non essermi vaccinato. Dico a tutti i miei amici in buona salute che non è tempo di posporre ma di proteggere la famiglia, che non vale la pena di uscirne con i polmoni danneggiati per sempre o con la morte. Per favore vaccinatevi. La 2da ondata sta arrivando e sarà peggiore della prima”.

E poi dal letto di ospedale: “La tosse è insopportabile, pensi di star morendo e svieni. Senti vertigini, la testa leggera e sei confuso.” Più avanti la sua abilità di ammettere ossigeno nei polmoni è compromessa e contrae polmonite. Dopo 2 settimane dalla diagnosi, Campbell è in pessime condizioni e posta un video informando, in mezzo a lunghi intervalli per compensare la mancanza di ossigeno, che passare la notte è stato difficile, e continua dicendo che sta registrando il video non per conquistare simpatie, né per prendere una posizione politica, ma per informare che aver rimandato il vaccino lo ha portato a dover lottare per la propria vita e per ogni respiro.

Infine in un messaggio più intimo e familiare, Campbell ci confida il suo rammarico per non poter accompagnare la figlia all’altare nel giorno del suo matrimonio e ci racconta di aver telefonato al figlio di 14 anni raccomandandogli di farlo al posto suo. Cuore di padre. 

Clima impazzito

Ed ora è la volta del clima impazzito di questi giorni. L’ultimo Intercontinental Panel on Climate Change (IPCC) ha spostato la lancetta dei cambi climatici da severi a catastrofici. Ha inoltre stabilito  che ormai è diventato impossibile ridurre la media dell’aumento di temperatura a 1.5 gradi Celsius (2.7 Fahrenheit) al di sopra della media delle temperature del periodo pre-industriale. Questo significa che continueranno gli eventi climatici straordinari degli ultimi anni, dai mega incendi, alla cappa di calore abbastanza potente da alterare l’ecologia delle maree, dalla siccità regionali con relativo caos nell’agricoltura e con le fonti d’acqua che supportano i vicini agglomerati urbani che semplicemente seccheranno, fino a distruttive inondazioni a causa di piogge torrenziali ed uragani. 

Con il climate change la Terra è sull'orlo di una crisi sistemica: «È la  Lehman del clima» - Il Sole 24 ORE

Qualunque sia stato il tempo estremo che qualsiasi parte del mondo abbia registrato negli ultimi anni, rioccorrerà in forma peggiore negli anni a venire. E qualunque sia stato l’impatto teoretico a causa della cottura del pianeta gli scienziati abbiano previsto, oggi esso sta occorrendo più velocemente e con una maggiore potenza distruttiva.

Il rapporto dell’IPCC nota che raggiungere il traguardo minimo degli 1.5 gradi, comporta uno sforzo enorme comune che attualmente non si riscontra nell’impegno di molti dei governi degli stati più industrializzati. E non raggiungendolo si scatenerà l’inferno: i ghiacciai antartici si scioglieranno negli oceani, la cappa di ghiaccio dei poli si ridurrà a nulla, e la massa nera dell’acqua degli oceani, mancando l’effetto riflettivo del ghiaccio, assorbirà più calore. IPCC riporta che il momento di non ritorno sarà nel 2040, quando la media delle temperature avrà raggiunto i +2.0 gradi. A causa del riscaldamento dell’acqua degli oceani aumenteranno gli uragani in numero ed intensità distruttiva, la maggioranza delle regioni agricole degli Stati Uniti saranno afflitte da una siccità permanente, mentre nelle regioni occidentali a causa del disseccamento degli alberi si avranno incendi che distruggeranno per sempre intere foreste, mentre il prosciugarsi dei corsi d’acqua incrementeranno in modo esponenziale il fenomeno migratorio. 

Insomma , un quadro a dir poco demoralizzante a cui è necessario rispondere richiamando le istituzioni ad agire. Ora e con urgenza! 

Nella pandemia in America siamo stati soggetti ad una inaudita insipienza politica e al comportamento auto distruttivo dettato da ideologie di bassa consistenza.

Nella crisi climatica sarebbe stato ancora possibile fare qualcosa. Ma ogni giorno che passa è un giorno di troppo.                       

Follotitta vive tra New York e Miami, è architetto e appassionato di storia, architettura e politica. Una visione a 360° sul clima made in USA vista dagli occhi di un professionista "italiano in trasferta".

Latest from Esteri

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z