Mentre in Italia si registrano più di 3000 casi al giorno e persistono, come sappiamo, le restrizioni, negli Emirati Arabi Uniti i casi di nuovi contagi sono al minimo storico con poco più di 80 casi giornalieri, tanto che nel Paese non esiste più nemmeno l’obbligo della mascherina. E gli affari aumentano, soprattutto nel settore della sostenibilità ambientale.
In Italia aumentano le limitazioni
Mentre in Italia aumentano le limitazioni per chi non è ancora fornito della copertura vaccinale e quindi di green pass, negli Emirati Arabi Uniti, già a partire dallo scorso 15 settembre, il MoHAP, ministero della Salute e della prevenzione e, la NCEMA, Autorità nazionale per la gestione delle crisi e dei disastri, hanno annunciato che non è più obbligatoria la mascherina, rispettando però il distanziamento interpersonale. E gli affari volano.
Un esempio è Expo Dubai 2020 che ha preso il via il 1° ottobre e dopo quasi un mese sta già registrando un grande successo di pubblico ed investimenti.
Il tema dell’evento è “Connecting Minds, Creating the Future” con al centro di tutto la sostenibilità ambientale. L’importanza per uno sviluppo sostenibile e per una maggior attenzione ai mutamenti climatici guidano i visitatori attraverso un tour dedicato ad un futuro più green per il nostro pianeta.
Capitolo sostenibilità
“Non c’è luogo più adatto dei Paesi del Golfo Persico per parlare di sostenibilità, poiché proprio qui viviamo di avanguardia green – afferma Daniele Pescara, ceo della Falcon Advice, società con sede a Padova e Dubai che aiuta le aziende italiane ad investire negli EAU – Gli Emirati Arabi Uniti offrono un panorama di innovazione diffusa in ogni settore. Grazie alle loro capacità economiche, supportate da una politica attenta alla protezione degli investimenti nel territorio, gli UAE si confermano al vertice della classifica dei Paesi più assodati per mettere in sicurezza le proprie risorse. E le aziende che hanno a cuore la sostenibilità trovano a Dubai terreno fertile per i loro affari”.
Il finanziere veneto, che da oltre un decennio si occupa di costituzione e trasferimento di società negli Emirati Arabi Uniti, vede crescere costantemente il numero di richieste di utenti che desiderano investire a Dubai: “I più avveduti
imprenditori italiani – continua Pescara – hanno già trasferito la propria attività a Dubai e investito le proprie risorse negli UAE, Paesi che non hanno risentito tanto quanto l’Italia della pandemia: l’economia emiratina, infatti, è tra le più solide al mondo. Dubai e gli Emirati hanno saputo curare il fiorire dell’economia e dello sviluppo finanziario anche tramite le Dubai Free Zone ovvero aree fiscali agevolate create più di 35 anni fa, ognuna con una propria regolamentazione, ma tutte accomunate da un fondamentale aspetto: la completa assenza di tasse”.
Un porto sicuro
Gli Emirati Arabi Uniti si confermato, insomma, il porto sicuro per ogni imprenditore che ha uno sguardo rivolto al futuro. Ed è per questo che la Falcon Advice riceve ogni giorno richieste di costituzione e trasferimento di società a Dubai, luogo sempre più attrattivo per gli investimenti, anche nel settore green, che riesce a gestire grazie alla speciale collaborazione con i principali enti governativi ed istituti di credito del Paese presso cui è accreditata.
L’imprenditore veneto rivela che l’unico modo per le aziende italiane di uscire da questa crisi è quello di “proteggersi dalla morsa fiscale italiana rifugiandosi nei Paesi del Golfo Persico, che offrono supporto economico e sicurezze finanziarie, grazie alle loro zone franche”.