La destra, specie quella estrema, ha una allergia per i sindacati. Ragionando in termini di crescita economica, per la destra il sindacato rappresenta un freno alla libertà di impresa. Ed osservando tutto con la miopia di chi si preoccupa solo di moltiplicare i profitti, il fattore lavoro lo si vede solo come un mezzo da usare a proprio piacimento, e mai come un fine. Ed ecco che l’assalto alla sede della CGL a Roma di qualche settimana fa, dimostra proprio questa insofferenza nei confronti del nemico numero uno della libertà di impresa.
Ma se si vuole una dimostrazione palese di quanto queste idee siano sbagliate, bisogna dare un’occhiata a quello che avviene negli Stati rurali del sud degli S.U.. Naturalmente ci voleva un convitato di pietra per scoprire in modo plateale quanto questo tipo di politica sia fuori binario e questo si è presentato alla tavolata degli egoismi, senza tanti complimenti, come pandemia da Covid-19. Alle prime avvisaglie di contagi, di ospedali in emergenza, di conta dei morti e così via, ecco che gli impresari con connessioni familiari ed accesso a capitali di investimenti, si sono rivolti ai legislatori repubblicani, gli stessi che avevano generosamente foraggiato nelle loro campagne elettorali e che anni prima li avevano generosamente liberati delle Union impiccione dai loro stati, ed avevano cercato il qui pro quo per i loro soldi.
Un fenomeno tutto particolare
Dannato Fauci, il mio business soffre! Niente più lockdowns di imprese ed uffici, o ridicoli distanziamenti sociali, o tiranniche mascherine. Mi servono lavoratori e mi servono ora! La notizia è che negli stati rurali del sud i lavoratori preferiscono rimanere a casa o andare altrove.
Immediatamente i legislatori statali repubblicani sono passati all’azione ed in poche settimane hanno riempito le organizzazioni sanitarie con medici compiacenti che hanno pontificato contro la chiusura di stabilimenti e servizi. Ed ai lavoratori è stato ordinato di tornare a fare i commessi o gli operai o gli addetti ai servizi.; e per rendere la chiamata più coercitiva, per buona misura, sono stati tagliati gli assegni di disoccupazione. E’ l’economia, stupido!
Ma stranamente, molti di quei lavoratori a cui era stato chiesto di reintegrarsi al loro posto di lavoro, si sono licenziati. E senza che questo si potesse addebitare, come in Italia, ad un eventuale reddito di cittadinanza, che da quelle parti sarebbe una vera bestemmia neanche socialista, ma direttamente sovietica. The Washington Post ha scritto: “Georgia, Kentucky, Idaho, South Dakota e Iowa sono gli stati che hanno riportato il più alto numero di lavoratori che si sono licenziati in agosto… Il più alto aumento si è verificato in Georgia con 35.000 assenze e questa, insieme con Kentucky ed Idaho, sono gli stati in testa. “Perché mai in stati rurali come questi la gente rifiuta le offerte di lavoro concentrate nelle grandi aree urbane?
Si è osservato che questo fenomeno è di gran lunga più accentuato nei seguenti 10 stati: Alabama, Arkansas, Florida, Georgia, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Oklahoma, South Carolina e Tennessee, che non certo per pura combinazione, sono gli stati in cui i contagi da Covid-19 sono più alti rispetto al resto degli SU. Se si pensa a stati come il Kentucky, in cui non solo il governatore, ma l’intera legislatura è repubblicana e dove ogni tipo di precauzione anti Covid è apertamente considerata inutile, se non dannosa, la ragione di questo è facilmente intuibile: molti lavoratori, costretti a rientrare in ambienti di lavoro poco sicuri, hanno semplicemente deciso di licenziarsi.
E malgrado la disperata ricerca di manodopera, il gap fra domanda ed offerta si continua a mantenere alto. Inoltre, tutti questi stati con ricambi così rapidi di personale aziendale, fanno parte dei cosiddetti “right to work states”, cioè stati dove sono state ratificate leggi che hanno disincentivato o scoraggiato la presenza di sindacati nello stato, per cui i lavoratori sono lasciati senza protezione e senza qualcuno a cui rivolgersi per rimediare a condizioni di insicurezza, né alcun potere contrattuale, potendo essere licenziati a piacimento. Questa cosa suona familiare? In Italia i sindacati ci sono eccome, ma proteggono chi è già inquadrato e tutelato, mentre la maggioranza dei lavoratori sono lasciati a se stessi, senza diritti e sena tutele. Precari!
Il precariato negli USA
Precariato e una giungla di diritti e di doveri possono sembrare una vittoria dell’impresa, ma in realtà è un freno all’economia dove perdono tutti. Ma torniamo in America e torniamo a citare il Post. “Quando hai un pessimo lavoro, con un pessimo salario, con un pessimo datore di lavoro che non ti valorizza in alcun modo, e improvvisamente ti trovi in una situazione in cui sei costretto a guardarti intorno per altre opportunità, cosa pensi che accadrà? Il grande abbandono è largamente dovuto ad una classe di lavoratori che usano quel poco di influenza che riescono ad ottenere, in un mercato ostile, per ottenere salari moderatamente più alti.” E spesso cercano in altri stati, possibilmente non “right to work states”, migliori opportunità. Cosa che avviene puntualmente anche in Italia con l’esodo in massa di giovani spesso molto qualificati a livello accademico.
Sempre dal Post: “In Missouri, un gruppo di imprese, deluse dalla mancanza di manodopera, hanno pagato per un manifesto stradale in Springfield che recita, ‘Get off your ass!’ e ‘Get. To. Work.”. Ma lo stato non ha visto alcun aumento della forza lavoro malgrado i benefici per l’emergenza fossero finiti da vari mesi”. Il tentativo di far rientrare i lavoratori in situazioni di lavoro scomode, inadeguate e oltretutto pandemiche, e quindi pericolose ed insalubri, per il tornaconto politico di una legislazione repubblicana miope, si è scontrato con una cultura dove la sicurezza sul lavoro e la possibilità di contrattare migliori condizioni si è completamente svalutata ed ha lasciato ai lavoratori il ruolo di comodità senza valore. Da qui l’abbandono, ed i repubblicani ed i loro contribuenti elettorali non possono che biasimare se stessi.
In Italia al precariato si è giunti attraverso una corsa di mezzo secolo ad una destra camuffata da mitico centro, ma alla fine il prodotto è identico e si tratta di un ossimoro: grande disoccupazione, mentre interi settori dei servizi e manifatturieri sono alla ricerca disperata di manodopera.