Fare surf sulle sabbie mobili è possibile? Certo che lo è! Non saresti la prima persona a farlo. Chi altri lo ha fatto? La fila è lunghissima ed è quella di persone che ce l’hanno fatta nonostante mille difficoltà. “Un Mondo di Potenziale” il nuovo libro di Paul Fasciano, parla proprio di questo e di molto altro. Descrive il mondo in cambiamento di oggi, le sue opportunità, i nuovi lavori che nascono, parla di mindset e di gestione delle proprie risorse, ed apre una finestra molto ampia su un paesaggio possibile, quello che deve guardare chi vuole cavalcare l’onda delle crisi e dei cambiamenti.
Brodo caldo per l’anima
Anche io sto cavalcando quella stessa onda. Questo libro è tale e quale a una tavola da surf, infatti, perché mentre lo scrivevo, mi sollevava dalle onde e mi convinceva, pagina dopo pagina, che farcela è solo una questione di non mollare.
Come hanno fatto Jack Canfield e Mark Victor Hansen. I due sono gli autori del libro “Chicken Soup for the Soul” (“Brodo caldo per l’anima”). Un libro che ne ha viste delle belle: prima è stato respinto da oltre 140 editori che non credevano che sarebbe diventato un bestseller. Loro ci credevano invece. Avevano scritto quel libro con uno scopo, partendo da un’intenzione ben precisa: raccontare un mondo diverso, fatto di protagonisti che hanno saputo distinguersi per valori, integrità, bontà d’animo.
Quando alla fine il libro è stato pubblicato, ha venduto oltre 100 milioni di copie e ha lanciato la serie Chicken Soup, rendendoli entrambi ricchi e famosi.
“Devi essere convinto che sia possibile e credere in te stesso. A quel punto cerca ovunque modelli, mentori e coach.”
(Jack Canfield)
La morale della storia è che, quando fai una cosa per la prima volta, le cose spesso sembrano andare a rilento, ti strattonano letteralmente di qua e di là. Ma fa parte del gioco, è l’universo che viene scosso proprio dal tuo ingresso prepotente sulla scena, e si ribella. Scientificamente potremmo dire che è la reazione dell’entropia al tuo tentativo di mettere ordine nella tua vita. Di “surfare sulle sabbie mobili”. Quando ci provi una volta facilmente fallirai, o ci andrai comunque vicino. Poi le cose migliorano, si chiama “legge della concentrazione”. L’ho inventata io, e recita che più metti energia in un “punto”, più concentri lavoro in una specifica direzione, non importa il tempo che ci impiegherai, ma alla fine arriverai alla meta.
Non è mai una questione di crisi, ma una convinzione interna che ci guida attraverso queste. E se la convinzione dice che è tutto troppo complicato per farcela, allora non ce la farai! Al contrario, se ti metti in testa che è arrivato il tuo momento per vincere, agire per farcela comincerà ad essere un’abitudine. Lo fai 1, poi 2, poi 10. Quando lo fai 300 e poi 3000 volte, diventa parte di te. A questo punto è più probabile diventare abili, ovvero una di quelle memorabili persone che si troveranno nel posto giusto al momento giusto. In questo tipo di dimensione è anche più facile che un’idea straordinaria arrivi alla mente.
Le scienze cognitive hanno definito tale fenomeno insight (intuizione improvvisa o lampo di genio): consiste nella comprensione immediata della strategia utile a risolvere un problema o della soluzione stessa.
Interferenze costruttive
Quindi ripetizione. E cos’altro?
Io le definisco Interferenze Costruttive. Sono quegli input che spingono nella direzione dei tuoi sogni, obiettivi, aspirazioni.
Se Michael Jordan durante la seconda partita del primo turno dei play-off della Eastern Conference dell’NBA che lo proiettò nell’Olimpo degli dei del basket una indimenticabile domenica del 1986 al Boston Garden, avesse cominciato a pensare a cosa stesse facendo male, al suo ultimo passaggio sbagliato o a come dovesse superare l’ostacolo imponente costituito dai tre della metà campo d’attacco: Larry Bird, Robert Parish e Kevin McHale, mica roba da poco, non avrebbe potuto muoversi con quella disinvoltura. In quel match si sfidavano Bolton Celtics e Chicago Bulls. Michael recuperava palloni, bucava la difesa dei Celtics (la migliore del campionato) come fosse burro! I compagni di squadra di Jordan dissero che prima dell’incontro lo avevano visto molto concentrato. Michael era nel flusso, in quella zona in coerenza con ciò che era e ciò che si aspettava di fare e quella era la sera in cui avrebbe messo a frutto migliaia di ore ad allenarsi a centrare canestri. Jordan non avrebbe mai potuto fare ciò che fece se avesse pensato e deciso in ogni momento cosa fare, come muoversi, come tirare. Il pensiero cosciente, intenzionale, è troppo lento.
Come dichiarò Larry Bird dopo il match: “Era ovviamente in the zone. Era Dio travestito da Michael Jordan”.
Ecco vedi, si può surfare eccome sulle sabbie mobili! Puoi vincere, proprio tu, anche se là fuori è crisi nera. Thomas Edison, il famigerato inventore americano, aveva accumulato alla fine della sua carriera, più di 1.000 brevetti statunitensi a suo nome. Tuttavia, da ragazzo a scuola era un pessimo alunno e nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul suo futuro: La sua mente allora vagava spesso, sempre assorto in labirinti di pensieri, tanto che i suoi insegnanti gli dicevano che era “troppo stupido per imparare qualcosa”. Alla fine, fu istruito a casa da sua madre.
Il più grande risultato di Edison è la lampadina. La seguente citazione è tra le sue più famose, e riguarda la sua persistenza nello sviluppo di quell’oggetto luminoso che ha cambiato il mondo:
“Fallito? Non ho fallito. Ho solamente scoperto brillantemente 10.000 metodi che non hanno funzionato.”
Se ce l’ha fatta quella schiappa di Edison, ce la puoi fare di certo anche tu.
“Un Mondo di Potenziale” ti porta a scoprire molto praticamente dove sei oggi, da quali opportunità siamo circondati, e cosa dobbiamo fare per coglierle. Di quali caratteristiche e strumenti dobbiamo dotarci. Ti spiega anche che, se non lasci al caso il tuo destino e continui ad avere la giusta predisposizione e hai la fortuna di trovare anche una sola persona che crede in te, alla fine qualcosa di straordinario potrebbe accadere.
Il libro racconta storie di personaggi conosciuti che hanno saputo abbattere tutti i muri e i fossati che li separavano dal loro obiettivo, e parla soprattutto di te. Una storia tra centinaia di migliaia di altre. Milioni. Storie di successi annunciati, magari difficili, complicati, sofferti, e ok, forse non finirai per avere una citazione a te riservata nei best sellers, o non vincerai premi luccicanti, ma sarai in quella lista. Hai tutto un potenziale da mettere in gioco per farlo e io sono un esperto della Scienza del Potenziale, ci ho scritto pure un libro (lo pubblicherò tra poche settimane). E sono un esperto della Scienza degli Obiettivi, ci ho scritto un altro libro (questo invece l’ho già pubblicato). Quindi lo so.
Sono anche un coach per molti professionisti e imprenditori, sono un Business Coach e un Editorial Coach, che significa che mi dedico con passione a far riuscire le altre persone nei loro obiettivi, soprattutto quelli che riguardano il mondo contemporaneo delle sfide digitali e nel frizzante mondo della web economy. Come coach oriento e sostengo nelle crisi e offro servizi e strumenti di supporto, partendo dai più semplici, come la strutturazione dell’agenda personale impostata per realizzare tutti i passi necessari per raggiungere traguardi sfidanti. Culmine di tutta questa attività è stata la pubblicazione di Agenda Coach, un’agenda speciale, perché divisa in step tutti orientati a imparare l’arte di “surfare sulle sabbie mobili” della crisi e raggiungere il sogno. Con un sostegno come questo a sorreggere i tuoi passi, ad ispirarti e a seguirti, nessuno ti può fermare!
Sognare al massimo!
Non è importante quale sia il sogno. L’importante è sognarlo al massimo e poi realizzarlo. Quel sogno non è nient’altro che un mondo potenziale e, proprio perché è il tuo, proprio tu puoi serenamente raggiungerlo usando gli strumenti (interiori ed esteriori) che hai a disposizione.
Un potenziale va messo al servizio di una realtà. E in questo libro parlo proprio di questa: la realtà che ci circonda. Un periodo storico denso di contraddizioni, di informazioni, veloce come una Lamborghini, caotico come un mare in tempesta. Ed è per questo che devi imparare l’arte del surf su onde moleste. Perché devi saper gestire questa realtà, imparare a danzarci sopra con leggerezza, mentre riesci a destare lo sguardo su una nuova alba, calda e luminosa, oltre il mare, oltre le nuvole.
Voglio presentarti un altro bravo surfista di onde moleste. Questa volta surfista sul serio. Millionaire lo ha definito addirittura “mitico”. Il suo nome è Yvon Chouinard, 82 anni ed è il fondatore di Patagonia, brand di abbigliamento per outdoor nato in California nel 1973 e partito, come le storie che mi piace raccontare, da un piccolo negozio nel pollaio di casa. Yvon è un imprenditore, ma forse lui si sente più un surfista.
Come owner di Patagonia ha dimostrato che si può avere successo rimanendo con i piedi per terra, persone semplici con valori semplici, ma importanti. Come la sostenibilità, un modello di business centrale per il nostro Yvon e che in tempi di crisi non è stato affatto facile far funzionare. La sua prima iniziativa per l’ambiente risale agli anni ’70 e la gente lo prendeva per matto. Dal 1985 devolve l’1% delle vendite per l’ambiente. Ha creato un’organizzazione non profit per incoraggiare altre aziende a seguirlo. Produce con materiali riciclati o rinnovabili. Ecco chi è Yvon Chouinard, un semplice uomo che nasce in Maine nel 1938 da una famiglia franco-canadese trasferitasi in California quando Yvon era piccolo.
Un uomo come tanti, con una passione come pochi. Questo ha fatto, e fa ancora oggi, la differenza per lui, che ha portato il brand Patagonia ad eccellere nel mondo dell’abbigliamento tecnico sportivo per la montagna, ma anche per quei valori importanti di cui si fa portavoce. E questo è un altro segreto per vincere in momenti di crisi: devi fare leva su valori radicali per te. Valori universali e quindi condivisi. Se gli altri possono riconoscersi in ciò che sei e quindi in ciò che fai, hai già fatto tre quarti di strada verso la meta!
Chouinard è ancora oggi un uomo d’affari decisamente fuori dagli schemi: look disinvolto, modi informali, abbronzatura che fa invidia, perché richiama a lunghe ore di libertà all’aria aperta, a grandi vedute dalle cime delle montagne, all’aria buona e alle sfide quotidiane con la qualità e sostenibilità dei suoi prodotti che testa in prima persona. Non usa il cellulare, non ha una scrivania, non dà orari fissi ai dipendenti e li invita a praticare yoga e sport vari, in primis, ovviamente, il surf.
Alla domanda “Qualcosa nel mondo sta cambiando, anche a fronte dell’ultima crisi economica?” Ha risposto: “Io amo la crisi economica. Perché stiamo aumentando le vendite: siamo infatti cresciuti del 10% l’anno scorso. E questo sta accadendo perché i clienti in tempi di crisi sono molto più attenti a ciò che acquistano.”
E alla domanda: “Qual è la tua idea di felicità?”, ha risposto:
“IO CREDO CHE LA FELICITÀ SI RAGGIUNGA ATTRAVERSO LA SEMPLICITÀ. CERTO SEMPLIFICARE LA PROPRIA VITA NON È UNA COSA FACILE, MA È UN PASSAGGIO E CREDO SIA IMPORTANTE PROVARCI”.
Chouinard adotta una filosofia “MBA”, un gioco di parole sul comune acronimo Master in Business Administration che lui reinterpreta come “Management By Absence” (gestione in assenza). Un approccio imprenditoriale atipico, che si rifà del suo passato da ribelle contro la cultura consumistica e che sembra funzionare alla grande.
Un inno alle opportunità
“Un Mondo di Potenziale” è un manuale, ma anche un inno, sulle possibilità di poter riuscire a realizzare l’idea coraggiosa di mondo che abbiamo in mente, rimanendo ancorati al qui e ora. Molto praticamente possiamo usare gli strumenti tecnologici e fisici che abbiamo a disposizione oggi, un’epoca ricca di suggerimenti, di risorse, di invenzioni.
Per farlo, oggi, dobbiamo ripensare il concetto di business, di opportunità, di lavoro e persino di crisi. Tutto ciò che consideriamo fisso, infatti, diventa un muro. Tutto ciò che consideriamo fluido lo riusciamo a modificare, a cambiargli forma, come l’acqua. E sull’acqua si può surfare!
Ripensare creativamente la tua realtà ti porta a molte nuove opportunità. Ma che farci? Se veramente vuoi realizzare qualcosa di interessante, di iconico e di sostenibile per te, devi saperti reinventare. Guardare a cosa succede là fuori, guardare a cosa succede là dentro, nel tuo cuore, nella tua anima, e creare una sintesi.
Questo libro ti aiuterà a farlo.