di Giacomo Torresi –
I top manager consolidano la propria presenza social.
Secondo l’analisi di Reputation Manager, che ha analizzato oltre 150 profili di executive attivi in Italia, 7 manager su 10 sono presenti sui social, ma il 23% di loro è inattivo da almeno un anno.
LinkedIn, con il 60% di diffusione, rimane il social più usato dagli executive italiani.
Tra questi, i leader d’azienda più seguiti sono Luca De Meo di Renault (55 mila follower), Marco Alverà di Snam (52 mila) e Nerio Alessandri di Technogym (45 mila).
Il mondo del calcio spopola su Twitter.
Tra le prime quattro posizioni della classifica dei top manager più seguiti, si trovano infatti tre presidenti di Serie A: Aurelio De Laurentiis del Napoli è primo con 668 mila seguaci, seguito dal profilo non verificato del presidente della Juventus Andrea Agnelli (158 mila) e da Massimo Ferrero della Sampdoria (108 mila).
Su Twitter, cresce il seguito di Lapo Elkann (+7 mila follower in due mesi), capace di generare oltre 760 interazioni di media con singolo tweet.
Instagram si conferma il “regno” della moda.
Al vertice della classifica dei più seguiti c’è Elisabetta Franchi: la stilista, che condivide con il profilo con l’omonima maison, può contare su oltre 2,5 milioni di follower.
Seguono, sempre nel campo della moda, Brunello Cucinelli (317 mila) e Margherita Missoni (194 mila).
Il presidente dell’Inter Steven Zhang (530 mila follower) è campione di engagement: con ogni foto raccoglie oltre 66 mila interazioni.
Come comunicano i Top Manager
Per analizzare come comunicano i top manager sui social ci si affida alla “piramide evolutiva” di Reputation Manager: 10 tipologie che definiscono il comportamento degli executive sui principali social network, dal livello più basso (assenza dai social), a quello più alto (punto di riferimento mondiale), passando per step intermedi contraddistinti da una minore o una maggiore attività social.
Nell’ultimo anno, la comunicazione preferita dai top manager attivi sui social è la stretta identificazione con il brand (32% dei manager attivi).
Solo il 2% di loro rappresenta invece l’Italia nel mondo.
(fonte: Prima, Reputation Manager)