Veronica Tasciotti Amati, Event Manager e Tourism Consultant ha parlato sul suo canale social professionale dell’occasione che le è letteralmente piombata dal cielo qualche tempo fa. Un post, il suo, che lascia aperta la speranza che tutto possa succedere se ci si impegna a far bene il proprio mestiere, se si rimane costruttivi e ricettivi. Un incoraggiamento per tutti, in un periodo delicato del nostro Paese.
Sliding doors
L’occasione della vita questa volta arriva da dove difficilmente ci si aspetta possa venire: dal mondo politico. Siamo abituati a vedere la politica più come al luogo dove si escogita qualsiasi soluzione per complicarci le cose, tra tasse e decreti infausti.
Ma questa volta, solo una buona notizia e un’opportunità per Veronica.
“Un anno fa più o meno a quest’ora ricevevo una delle chiamate più importanti e gratificanti per il mio lavoro e per la mia persona. L’allora sindaca Virginia Raggi che aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare il mio operato da responsabile di turismo con l’assessore Coia nel mese precedente, mi proponeva l’assessorato Sport, Turismo, politiche Giovanili e a grandi eventi cittadini di Roma Capitale fino a fine mandato, quindi pochi mesi, una bella sfida!
Difficile spiegare a parole l’emozione di quel momento, mista a paura per quella che era allora la mia vita fatta di tanto lavoro come sempre, di tanti sacrifici, di nuove avventure imprenditoriali anche in settori diversi dal mio, di famiglia, di lockdown e di riprese, di rapporti umani rafforzati dalle situazioni del momento, insomma un periodo decisamente intenso.
E poi non mi sentivo un politico, in fondo ero stata chiamata come tecnico e tale pensavo di restare.
Con grande coraggio ed entusiasmo ho accettato, non capita tutti i giorni un’opportunità come questa, un’occasione per mettere a disposizione della pubblica amministrazione le
mie competenze e le mie esperienze, e poi in una città come Roma!
Ho affrontato fin dall’uscita dell’ indiscrezione attacchi gratuiti soprattutto dalla stampa, ma come sempre non mi sono preoccupata di cosa gli altri pensassero di me se non le persone che per me realmente contano, e avevo tutto il loro appoggio, come sempre.
Da allora sono stati 5 mesi intensi, 5 mesi di lavoro h24, 5 mesi a guardarmi le spalle da chi fingeva di starmi vicino, 5 mesi di lavoro per far ripartire i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, 5 mesi di studio delle cose che non conoscevo, 5 mesi di relazioni che ancora oggi coltivo, perché nella vita si raccoglie ciò che si semina, 5 mesi bellissimi ma durissimi, 5 mesi di una vista unica di Roma…
E per tutto ciò non smetterò mai di ringraziare la persona che mi ha dato questa incredibile opportunità lasciandomi sempre libera di decidere cosa e come fare, fidandosi di me.
Grazie Virginia, Grazie Roma”