Dalla Sardegna con “zaino in spalla” il viaggio si fa social: Filippo Altea il giovane sardo che attraversa l’Europa per un turismo più green
22 anni, Ambasciatore Italiano dell’Anno Europeo dei Giovani, giovane partecipante ad Aurora Fellows, il programma che ogni anno forma i futuri game-changer, con un grande sogno imprenditoriale nello zaino. Ecco l’Identikit del giovane sardo che racconta il proprio viaggio per l’Europa sui social. Il suo progetto? Costruire un modo di viaggiare sempre più ecosostenibile e alla portata di tutte le tasche.
Innovare e migliorare l’esperienza di viaggio
Innovare e migliorare l’esperienza di viaggio vestendo in prima persona i panni non del turista ma del viaggiatore, questo l’obiettivo di Filippo Altea. Zaino equipaggiato, sguardo attento e mente curiosa, ecco cosa porta con sé il giovane sardo originario di Dolianova (SU) nel suo viaggio per l’Europa. Il giovane classe 2000, già Ambasciatore Italiano dell’Anno Europeo dei Giovani, sta sfruttando il più iconico dei viaggi dei ventenni europei ovvero l’Interrail per raccogliere informazioni di prima mano da utilizzare nella costruzione del suo futuro progetto imprenditoriale. Il suo obiettivo è infatti quello di innovare il settore, con uno sguardo fresco dal respiro europeo.
Il viaggio è social: tutto il percorso di Filippo, su TikTok e Instagram noto come @traveltoide è documentato online. Oltre al racconto di viaggio anche tanti consigli, su come viaggiare in modo economico e soprattutto ecosostenibile.
“Non voglio fare un’esperienza di vacanza, il mio è un viaggio. Non mi fermo a considerare i comfort, anzi cerco di individuare le criticità per mettere a terra poi delle possibili soluzioni. Il mio progetto è quello di disegnare esperienze di viaggio autentico, senza tutte le difficoltà tecniche, pratiche e burocratiche che un viaggiatore incontra oggi in Europa. La mia è una generazione che si sente figlia d’Europa, che ha sempre più voglia di scoprire liberamente il territorio in cui abitiamo.” commenta Filippo Altea.
In un momento così caldo per il benessere del nostro pianeta, viaggiare in modo consapevole e sempre più sostenibile appare di fondamentale importanza e urgenza. Il tema del cambiamento climatico, così caro soprattutto alla nuove generazioni sempre più coinvolte, partecipi e attive, attira il seguito di Filippo.
Molte sono le criticità del viaggiare con una bassa footprint, l’idea di Filippo è quindi proprio quella di portare il proprio contributo, cambiando in futuro le cose.
Il viaggio si fa social: consigli, racconti in presa diretta e l’autenticità della gioventù
“Viaggio, esploro e consiglio!” questo il motto di Filippo Altea. Il suo percorso è iniziato a maggio, da Roma. Otto chili di zaino e tanta voglia di arrivare a Patrasso, da cui il viaggio è davvero iniziato. Da quel momento l’avventura è decollata, tra ostelli, treni in seconda classe e un racconto di viaggio sempre fresco e con uno sguardo profondamente europeo. Filippo è stato infatti selezionato attraverso il bando dell’Agenzia Nazionale Giovani per rappresentare l’Italia come Ambasciatore dell’Anno Europeo dei Giovani.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere sempre di più presso i giovani tutte le occasioni disponibili a livello, locale ed europeo. Tutte le opportunità di cittadinanza attiva, digitale e green.
Un progetto che parte da lontano: il percorso del giovane di Aurora Fellows
Filippo ha iniziato il suo percorso nell’imprenditoria nel 2017 quando con il Liceo Spano di Sassari ha partecipato al concorso nazionale “La Tua Idea d’Impresa 2017”, vincendo su 240 progetti il premio migliore idea imprenditoriale.
Trasferitosi a Padova e riproposto il concorso, ha vinto con il Liceo Nievo il premio sostenibilità ambientale: qui ha avuto la possibilità di fare il test di ammissione alla LUISS Guido Carli, che lo ha premiato con una borsa di studio completa per il percorso triennale in Economia e Management.
Durante gli anni in LUISS è proseguita la formazione anche con LVenture Group, uno dei più grandi acceleratori di Startup in Italia. A Luglio 2019 è stato il più giovane scelto per il percorso Human Knowledge Blended di Joule, la scuola di ENI per l’impresa, tra i 25 scelti dalle oltre 2400 candidature.
Filippo è inoltre entrato a fare parte nell’aprile 2021 di Aurora Fellows (https://aurorafellows.com/), il percoso di formazione fondato da Jacopo Mele nel 2016 e nato da Fondazione Homo Ex Machina, che ogni anno apre le porte a più di 200.000 ragazzi in Europa e lungo le coste del Mediterraneo, preparandoli alle sfide lavorative che si presenteranno nel loro futuro. In Sardegna One Ocean Foundation (https://www.1ocean.org/), l’iniziativa italiana di rilevanza internazionale per la salvaguardia dei mari, nata da un’idea dello Yacht Club Costa Smeralda (YCCS) ha finanziato 500 percorsi in Aurora Fellows per altrettanti studenti sardi.
“Vivere Aurora Fellows sicuramente mi ha dato una marcia in più. Mi ha messo in contatto con tante personalità che mi hanno ispirato facendomi ancora di più credere nei miei progetti.
Credo sia un’esperienza che ti apre davvero la mente, facendoti comprendere che tutti quei limiti che noi giovani a volte disegniamo sulla nostra strada possono essere rimossi, mettendocela tutta, pensando in grande!” commenta Filippo Altea.
Oltre al volontariato europeo di breve periodo, ha partecipato a molti corsi di formazione e scambi culturali Erasmus+: grandi opportunità, poco conosciute, che stanno cambiando il modo in cui guarda il mondo. Sogna di essere la persona che faciliterà le persone a intendere il viaggio come un’esperienza di apprendimento e immersione in una nuova cultura.
Cos’è Aurora Fellows
Aurora Fellows è un progetto di respiro europeo che ogni anno apre le sue porte a più di 200.000 ragazzi in Europa e lungo le coste del Mediterraneo, affiancandoli nell’esplorazione del proprio talento e nell’espressione del potenziale. Nato dall’esperienza della Fondazione Homo Ex Machina e dalla condivisione di saperi e metodi di un’ampia rete di enti e fondazioni che si occupano di imprenditoria giovanile, fa parte di un enorme ecosistema interconnesso, dove le parole d’ordine sono condivisione dei valori e opportunità concrete.