Santina Giannone, Communication Strategy e Digital Skills Teacher, ha scritto sul suo canale social professionale:
“Un consiglio controcorrente per chi vuole occuparsi di #comunicazione oggi: acquisite conoscenze solide che vanno oltre i social media. Oltre Canva. Oltre l’algoritmo dell’engagement. Acquisite un metodo, la capacità di leggere lunghi testi (anche in inglese) e di cogliere la notizia, esercitatevi a dare uno schema logico ai vostri pensieri, pensate per tappe e procedure, studiate economia, scienze cognitive, matematica, fisica, giurisprudenza o qualunque cosa di “solido” vi metta davanti alla difficoltà di entrare in una materia molto tecnica e tirarne fuori degli spunti di senso per il mondo dei non addetti ai lavori.
I tecnicismi si imparano, i tool si acquisiscono, gli upgrade si implementano. Ma la capacità di avere a che fare con una mole enorme, dettagliatissima e specifica di informazioni per renderla “comunicabile” non ve la darà che lo studio “old style”.
Fuori dai circuiti glamour c’è un panorama di imprese italiane #B2B che hanno bisogno di essere comunicate e per farlo non basterà nè il reel con la musica in trend nè la grafica più accattivante.
Serve diventare capaci di maneggiare il senso.
Credo che nei prossimi anni, per chi avrà la pazienza e il coraggio di formarsi in questo modo, ci sarà tanto, tanto lavoro“.
Come rendere un’azienda significativa nell’era dell’invasione digitale? La risposta è: comunicazione human to human, purpose marketing e brand journalism, compagni di viaggio per fare dell’azienda un centro di notizie e progetti interessanti. Ecco il libro di Santina Giannone, in cui scoprire come comunicare il significato distintivo dell’azienda, costruendo reputazione; mappare i diversi pubblici e renderli alleati.