Gin Alta Marea: è poggia di richieste. Addio alla produzione artigianale, lo spirits “made in Bellaria” alla conquista il mercato globale. Il creatore della start-up Vittorio Bassano: “Non mi aspettavo un successo così travolgente”
Una produzione artigianale
Il Gin è il più nobile tra i distillati. La storia e la letteratura sono ricche di racconti su questo nettare cristallino. L’Italia, però, non è mai stata la culla del gin. Ma da qualche tempo le cose sono cambiate.
Da una semplice produzione artigianale (“poche bottiglie per amici e parenti…”) ai più prestigiosi locali della movida. Con una prospettiva – tutt’altro che visionaria – ovvero un triplice salto carpiato nell’olimpo della grande distribuzione organizzata.
Nel selezionatissimo mondo del beverage di alta qualità, sta procedendo a gonfie vele la crescita del London Dry Gin “Alta Marea”, pregiatissimo “spirits” artigianale prodotto da Vittorio Filippo Bassano, giovane imprenditore palermitano ormai da oltre vent’anni trapiantato a Bellaria.
Non a caso, dopo pochi mesi dal suo battesimo, il Gin – prodotto negli alambicchi della distilleria Mezzanotte di Pesaro – da questa settimana debutta nel mondo globale dell’e-commerce con un sito dedicato (www.altamareagin.com), dove sarà possibile documentarsi sulle sue proprietà uniche e, soprattutto, ordinarne una bottiglia da degustazione o una cospicua fornitura per la propria cantina.
Grazie alle sue botaniche selezionate di prima scelta – dalle immancabili bacche di ginepro al coriandolo, dal pompelmo rosa alla cannella, dal basilico al limone selvatico – la start-up “made in Bellaria”, creata esclusivamente con ingredienti naturali, sta riscuotendo un successo incredibile. Soprattutto nei ristoranti di cucina siciliana che, per sintonia geografica, hanno molto apprezzato l’omaggio sentimentale che Vittorio ha dedicato alla sua terra d’origine.
Con una gradazione di 43°, il Gin “Alta Marea” non contiene zuccheri (il Gin London Dry non ne può contenere più di 0,1g per litro), ha una base di alcol neutro a 96% derivante da un’unica tipologia di coltura e, come suggerisce la sua genealogia, è caratterizzato da un odore di agrumeto e da un sapore caldo e morbido mantecato da note erbacee balsamiche e speziate.