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Indagine sull’elettronica di consumo rivela chi blocca l’innovazione del settore

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L’ultima indagine di Protolabs condotta tra 210 dirigenti senior nel settore dell’elettronica di consumo, 60 dei quali italiani, rivela che un’eccessiva cautela dei dirigenti sta frenando le rispettive aziende.

Al passo coi tempi

In un momento in cui i produttori di elettronica di consumo devono affrontare la sostenibilità e le interruzioni della catena di fornitura, emerge che il 77% dei dirigenti ammette di aver “esitato in un momento cruciale” e di aver ritardato l’innovazione della propria azienda. Dei 210 intervistati nell’ultima indagine di Protolabs sull’elettronica di consumo (per più di metà che lavorano in aziende con un fatturato maggiore di 150 milioni di euro) il 72% è convinto che i leader insistono su processi e controlli troppo farraginosi. 

Ancora più preoccupante è il fatto che solo il 33% afferma che negli ultimi due anni la propria azienda ha utilizzato l’innovazione per cogliere un’opportunità prima dei concorrenti. Emerge anche la preoccupazione per la mancanza di microchip che, per 7 italiani su 10, ha rappresentato un momento per pensare al modello di business e cercare di essere più innovativi. Per quanto riguarda la sostenibilità, lo studio dimostra che il settore deve prendere coscienza della crisi che sta affrontando: il 54% degli intervistati teme che la propria azienda possa fallire nel giro di pochi anni se non sarà capace di dimostrare la propria sostenibilità.

Nonostante questo, solo un intervistato su 5 (20%) crede che la sostenibilità possa diventare un’opportunità di crescita e differenziazione. La ricerca e il rapporto che ne è scaturito, redatto dalla società FT Longitude del Financial Times per conto i Protolabs, sottolineano come molti produttori del settore devono rivedere con urgenza la loro propensione e valutazione del rischio.

Peter Richards, direttore commerciale di Protolabs, aggiunge: “Per un settore notoriamente conosciuto per l’innovazione, i risultati sono particolarmente sorprendenti. In un’epoca di grandi cambiamenti, i produttori devono mettere in discussione la loro propensione al rischio, perché il business ordinario non è più sufficiente. E significa che i product manager e i progettisti devono ridurre il rischio dell’innovazione per aiutare i loro team senior a prendere decisioni più rapide.  Non nascondo che una delle soluzioni sia la prototipazione rapida, che consente di effettuare test in volumi piccoli e medi, soprattutto quando si possono ottenere i pezzi anche in un solo giorno lavorativo”.

Un ultimo dato emerso dall’indagine riguarda l’invecchiamento della popolazione che, per il 62% degli intervistati italiani, rappresenta più un’opportunità da cogliere che un rischio da affrontare.

Il rapporto, che include commenti di aziende che hanno trovato il modo di accelerare l’innovazione, può essere scaricato qui.

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