Lo stress è un nemico silenzioso che agisce in modo infido e che, molto spesso, viene confuso con stanchezza generale o con un momento di particolare irritabilità. In realtà si tratta di un vero e proprio disturbo che colpisce ogni giorno tantissime persone. La ragione è semplice da intuire: ritmi frenetici, ambienti di lavoro frustranti, preoccupazioni sociali e stanchezza mentale sono solo alcune delle cause scatenanti di un malessere subdolo e difficile da inquadrare.
Eppure lo stress è responsabile di una grande varietà di sintomi, che spaziano dall’insonnia all’ansia e che possono riguardare anche organi e funzioni vitali del nostro corpo. Non è un caso se lo stress figura anche tra le cause scatenanti del colon irritabile e di una gran numero di disturbi e patologie che hanno a che fare con la sfera “fisica” e non solo psichica dell’organismo.
Anzi, a dirla tutta, lo stress è il nemico numero uno dell’intestino dal momento che provoca sintomi e patologie che interessano la digestione, l’appetito e le relative funzioni metaboliche. Qual è la correlazione, dunque?
Cervello e intestino sono più legati di quanto si creda
Il nostro intestino svolge funzioni vitali essenziali che non riguardano solo la digestione. Al suo interno vive una comunità di batteri e microrganismi che hanno lo scopo di processare i nutrienti derivanti dall’alimentazione e svolgere funzioni metaboliche molto importanti.
È per questo che, per esempio, quando mangiamo un pasto molto pesante tendiamo a sentirci stanchi e poco concentrati. Oppure se ci nutriamo in modo sregolato e continuativo, il nostro aspetto tende ad essere più “patito” del solito, mentre il nostro umore risulta difficile da controllare.
Lo stesso vale per il senso di sazietà. Quando siamo molto stressati, infatti, reagiamo con comportamenti alimentari anomali, alternando momenti di generale inappetenza a fasi in cui non riusciamo a pensare ad altro che al cibo spazzatura. Proprio per questo lo stress è considerato uno dei principali responsabili delle patologie e dei disturbi gastro-intestinali ed è riportato tra la sintomatologia prevalente di colon irritabile, stitichezza, meteorismo e molto altro ancora.
Quindi cosa lega la salute dell’intestino allo stress? Molto probabilmente la correlazione è da ricercare nella salute del micriobiota intestinale, cioè la comunità di batteri e microrganismi che vive proprio nell’intestino. La loro presenza è fondamentale per assicurare le funzioni metaboliche e vitali e, quindi, quando siamo stressati, il loro equilibrio si altera causando numerose problematiche in tutto l’organismo. La saggezza popolare, dopotutto, afferma che “siamo ciò che mangiamo”, un concetto che, la scienza ha efficacemente spiegato paragonando l’intestino al nostro “secondo cervello”.
Perché l’intestino soffre lo stress?
Il legame tra lo stress e l’intestino è un tema molto complesso e interessante perché coinvolge il sistema nervoso, il sistema endocrino e la flora batterica intestinale. L’intestino, infatti, è dotato di una vasta rete di nervi che lo collegano al cervello tramite il cosiddetto sistema nervoso enterico. Questo sistema è in grado di lavorare in maniera indipendente dal cervello ma, al tempo stesso, è anche in continua comunicazione con esso attraverso segnali chimici, come gli ormoni CRH.
Quando siamo stressati o ansiosi, in pratica, il cervello produce maggiori quantità di CRH, che agisce sui nervi dell’intestino, causando spasmi, infiammazioni e altri sintomi gastrointestinali.
I soggetti che soffrono di ansia o di altre patologie psicologiche possono manifestare disturbi gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile, una patologia che si manifesta tramite dolore addominale, diarrea, costipazione e flatulenza. Tra l’altro, spesso e volentieri, è un disturbo che si associa ad ansia e depressione.
In questi casi la meditazione, lo yoga e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili per ridurre lo stress e alleviare i sintomi gastrointestinali. Quando l’auto-aiuto non è sufficiente, tuttavia, è necessario consultare il medico.
Stress e alimentazione: come gestire i momenti di difficoltà
È vero che nel cibo si trovano le consolazioni più facili da reperire per cui, se di tanto in tanto ci sentiamo stressati e demotivati, non c’è nulla di male nel concedersi del “comfort” tramite alimenti “junk”, cioè spazzatura.
Ciò che conta è imparare a difendersi e a proteggere la salute mentale e fisica adottando buone abitudini per alleviare le sofferenze fisiche e mentali. Lo stress, quindi, va combattuto tramite la giusta combinazione di cibo sano, integratori, attività salutari e distrazioni dalle preoccupazioni che ci fanno sentire “schiacciati”.
Da un punto di vista alimentare, in particolare, suggeriamo di prestare attenzione ai segnali del nostro organismo e di rivolgersi al medico di fiducia, soprattutto quando perdiamo l’appetito o quando ci sentiamo troppo affamati e in modo continuativo.
Masticare con calma e lentamente, andare a dormire dopo aver digerito e nutrirsi bilanciando nutrienti e acqua, di per sé, è già sufficiente a proteggere l’intestino dalle conseguenze dello stress. Se ciò non dovesse bastare, tuttavia, occorrerà far riferimento a un medico, l’unico in grado di aiutarci davvero a ritrovare presto il benessere fisico e mentale.