Nell’ambito economico globalizzato del 2024, il panorama fiscale italiano si evolve con passi decisivi. Con il nuovo quadro normativo, emerge la necessità per gli imprenditori di adattarsi a regole e opportunità inedite. Daniele Pescara, esperto di fiscalità e consulenza aziendale, ci guida in questa trasformazione, offrendo spunti preziosi e strategie innovative per affrontare e sfruttare al meglio i cambiamenti in atto.
Pianificazione Fiscale per imprenditori: una visione strategica
In un contesto economico caratterizzato da rapidi cambiamenti e complessità crescenti, il 2024 si rivela un anno decisivo per gli imprenditori italiani sotto l’aspetto della pianificazione fiscale. Con nuove normative che ridefiniscono le regole del gioco, emerge l’esigenza di un approccio strategico e flessibile alla fiscalità. Per esplorare le sfide e le opportunità che caratterizzano questo scenario dinamico, ci rivolgiamo a Daniele Pescara, professionista esperto nel settore, per un’analisi approfondita. La sua visione offre una prospettiva unica su come navigare tra le novità legislative e sfruttare al meglio le occasioni emergenti, trasformando la fiscalità da un mero obbligo a un fattore di vantaggio competitivo per l’impresa.
Daniele, quali sono le principali sfide e opportunità che gli imprenditori italiani affrontano nel 2024 in termini di pianificazione fiscale?
“Nel 2024, gli imprenditori devono affrontare una realtà fiscale in continua evoluzione. Le sfide principali includono l’adattamento alle nuove normative, l’ottimizzazione del carico fiscale e l’approfittare delle opportunità di incentivi fiscali. La pianificazione fiscale non è più una questione di semplice conformità, ma un elemento strategico per la crescita aziendale. Le opportunità includono nuovi crediti di imposta, incentivi per l’innovazione e l’internazionalizzazione, nonché nuove strutture fiscali per operazioni transnazionali.”
Quali sono i crediti di imposta e gli incentivi fiscali più rilevanti nel 2024 per gli imprenditori italiani?
“Il 2024 introduce una serie di crediti di imposta mirati all’innovazione e alla digitalizzazione. Questi includono agevolazioni per investimenti in R&D, automazione, e digitalizzazione dei processi aziendali. Inoltre, sono stati introdotti incentivi per l’impiego di giovani e l’assunzione di personale altamente qualificato. Questi strumenti possono significare un vantaggio competitivo notevole, riducendo il carico fiscale e investendo risorse in crescita e sviluppo. Ma attenzione, perché questa oggi continua ad essere la situazione: il panorama fiscale italiano nel 2024 presenterà ancora diverse sfide considerato che le aliquote dell’imposta sul reddito personale (IRPEF) sono state modificate dal Decreto Legislativo n. 216/2023, con tassi che variano dal 23% al 43% a seconda del reddito annuale, aggiungendo poi una tassa comunale supplementare che varia dallo 0,1% allo 0,9% e una tassa regionale supplementare che varia dallo 0,70% al 3,33% in base alla regione e al reddito.
L’Italia ha un’aliquota fiscale combinata sul reddito delle società (IRES) del 27,8%, ancora molto superiore alla media europea del 21,3%. Questo tasso si colloca tra i più alti in Europa, con Malta che presenta l’aliquota più elevata al 35% e l’Ungheria la più bassa al 9%.
Inoltre, l’Italia impone una serie di altre tasse, tra cui la tassa sulla ricchezza per beni immobili e investimenti finanziari posseduti all’estero dai residenti italiani, con un’aliquota dell’0,76% sul valore catastale per gli immobili e dello 0,2% sul valore dei prodotti finanziari. Queste imposte non si applicano alle proprietà utilizzate come residenza principale o assegnate al coniuge.
Questi dati indicano che il sistema fiscale italiano rimane complesso, con tassi variabili e numerosi ostacoli, come anche incentivi e esenzioni che bisogna saper individuare e usare a proprio vantaggio. Gli imprenditori che cercano di ottimizzare la loro posizione fiscale nel 2024 dovrebbero considerare questi aspetti nella loro pianificazione, possibilmente con il supporto di consulenti esperti.
Daniele, come possono le aziende sfruttare le nuove normative fiscali per favorire la loro crescita?
“Per capitalizzare le nuove normative, le aziende devono adottare una visione strategica. Ciò include l’implementazione di strutture aziendali efficienti dal punto di vista fiscale, sfruttando le nuove normative su holding e filiali estere, e l’ottimizzazione delle operazioni transfrontaliere. Inoltre, è fondamentale rimanere aggiornati sulle continue evoluzioni normative per massimizzare i benefici fiscali e ridurre i rischi.”
Nuove sfide e opportunità nel contesto internazionale
Nel 2024, le aziende italiane si trovano di fronte a un contesto fiscale internazionale in rapida evoluzione, caratterizzato da sfide e opportunità significative. Una delle principali novità è l’implementazione in Italia del Decreto Legislativo n. 209, che ha introdotto la direttiva europea sulla tassazione minima globale (Pillar Two). Questa normativa prevede l’applicazione di una tassa minima nazionale (Qualified Domestic Minimum Top-Up Tax, QDMTT) per le entità italiane appartenenti a grandi gruppi, sia multinazionali che nazionali, con un’aliquota effettiva inferiore al 15%. Questo rappresenta un passo importante verso una maggiore equità fiscale a livello internazionale, costringendo molte multinazionali a rivedere le loro politiche di gestione fiscale.
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Daniele, quali sono le principali sfide e opportunità che le aziende italiane affrontano a livello internazionale sotto l’aspetto fiscale nel 2024?
“Il decreto introduce anche importanti aggiornamenti alle regole fiscali internazionali dell’Italia, tra cui la revisione dei criteri per determinare la residenza fiscale di individui e aziende. Un aspetto rilevante è l’introduzione di un regime facilitato per le attività economiche “trasferite” in Italia (reshoring), che prevede un’esenzione fiscale del 50% sui redditi derivanti da attività d’impresa e professionali associate precedentemente condotte in un Paese extra-UE e “rilocalizzate” in Italia.
Altre modifiche significative includono l’estensione del regime di esenzione per le plusvalenze di capitali a società non residenti nell’UE o nello SEE, e una revisione delle regole di residenza fiscale per le società, mirando a fornire maggiore certezza giuridica e allineandosi alle pratiche internazionali e ai principi dei trattati contro la doppia imposizione.
Quindi, le aziende italiane che operano a livello internazionale oggi devono sapersi orientare in un contesto fiscale globale in rapido cambiamento in cui è anche molto facile commettere errori e incappare in spiacevoli conseguenze. Le sfide includono l’adeguamento alle normative internazionali, come la BEPS e la Global Minimum Tax, e la gestione delle implicazioni fiscali delle operazioni transnazionali. Le opportunità risiedono nell’espansione in nuovi mercati, sfruttando regimi fiscali favorevoli e strutture aziendali internazionali ottimizzate, per massimizzare i profitti e minimizzare i rischi.”
Prospettive sul futuro della Pianificazione Fiscale
In base a quanto detto fino ad ora, il 2024 si presenta come un anno di significative evoluzioni nel panorama fiscale, sia a livello nazionale che internazionale. Per gli imprenditori e le aziende italiane, è essenziale adottare una pianificazione fiscale proattiva e strategica per navigare con successo in questo nuovo ambiente e sfruttare appieno le opportunità disponibili. Per questo chiediamo a Daniele, di dirci di più sui servizi che offre con il tuo team per aiutare gli imprenditori con alte prospettive per i prossimi anni.
Come gli imprenditori potranno ridurre le loro tasse fino al 30% nel 2024 grazie al tuo aiuto?
“Il mio team e io offriamo una gamma completa di servizi di consulenza fiscale, specializzati nella costituzione di società offshore e onshore e nei servizi finanziari connessi, soprattutto a Dubai, ma non solo. Qui siamo accreditati direttamente presso le principali aree fiscali speciali e le banche di investimento degli Emirati Arabi Uniti, fornendo servizi su misura in base alle esigenze e alla solvibilità del cliente.
Tra i nostri servizi, offriamo consulenze fiscali internazionali, servizi fiduciari e fondazioni, pianificazione patrimoniale e supporto nella creazione di società nelle Free Zones degli Emirati Arabi Uniti. Queste zone offrono vantaggi fiscali significativi, come lo 0% di tasse sul reddito aziendale e personale, lo 0% di tasse sui dividendi e sull’import/export, e l’esenzione fiscale su capitale investito e importato/esportato.
Ci tengo a sottolineare una cosa importante: il mio Studio non dà soluzioni standard. La nostra esperienza e le nostre partnership internazionali ci permettono di fornire un servizio completo e integrato, essenziale studiato per ogni imprenditore che cerca di ottimizzare la sua posizione fiscale in un contesto globale. L’unico modo per fare seriemante questo lavoro è soddisfare le esigenze specifiche di ogni cliente con un approccio personalizzato, consentendo ad ognuno di ridurre significativamente il loro carico fiscale in modo strategico e conforme alla legge.”
Per ulteriori dettagli sui servizi offerti da “Daniele Pescara Consultancy” e per prenotare una consulenza, è possibile visitare il sito ufficiale della Daniele Pescara Consultancy.