La Bottega delle Maschere diretta da Marcello Amici torna ad ammantare l’estate romana con il suo vivace sipario e gli spettacoli ispirati all’opera di Luigi Pirandello. Alla sua XXVIII edizione, la “Pirandelliana” farà capolino anche quest’anno – a partire dal 4 luglio e fino al 4 agosto – nello splendido Giardino di Sant’Alessio all’Aventino, mirabile location che regala una suggestiva veduta sulla Città Eterna.
Gli spettacoli in programma per questa stagione sono due, ovvero “I Giganti della Montagna” e “Così è (se vi pare)”, che andranno in scena rispettivamente ogni martedì, giovedì e sabato, e ogni mercoledì, venerdì e domenica per un intero mese di repliche.
Unica eccezione, il 22 luglio, ricorrenza della “Gran Festa del teatro” che celebrerà il gemellaggio artistico tra “La Bottega delle Maschere” di Roma e “La Compagnia del tempo relativo” di Canicattì (Agrigento), che porterà in scena un’altra opera di Luigi Pirandello, ovvero “L’altro figlio”.
La rassegna organizzata dalla compagnia teatrale La Bottega delle Maschere è stata sempre uno degli eventi più importanti ed imperdibili dell’Estate Romana. Iniziata nel 1997 nel Teatro Romano di Ostia Antica, dal 1999 la “Pirandelliana” ha proseguito la sua storia nel Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino, luogo silenzioso e suggestivo, meno noto del vicino Giardino degli Aranci ma forse ancora più speciale.
I Giganti della Montagna
La vicenda de “I Giganti della Montagna” racconta di una compagnia di attori guidata dalla contessa Ilse, che giunge una sera ad una villa solitaria. Gli strani e misteriosi abitanti della casa, il mago Cotrone e gli Scalognati, cercano dapprima di allontanare i commedianti, per poi tentare invece di convincerli a recitare “La favola del figlio cambiato” (una storia scritta per Ilse da un giovane poeta innamorato e da lei respinto, che si uccise). Ilse non accetta e Cotrone le propone, allora, di recitare La favola di fronte ai Giganti della montagna, gente d’alta e potente corporatura. Il copione si interrompe con l’arrivo a cavallo degli stessi Giganti. Esplode il Dies irae di Verdi, e quando sul fragore della cavalcata la tensione del mito raggiunge il massimo, una fervida e vittoriosa intuizione della regia mette fine alla messinscena.
La Poetica pirandelliana
Opera incompiuta di Pirandello, “I Giganti della Montagna” è un perfetto esempio di metateatro (o teatro nel teatro) – aspetto della poetica pirandelliana molto caro a Marcello Amici – ma anche un esempio del fallimento, aspetto cruciale dell’esistenza umana: “una dimensione poetica dell’arte che giunge a prefigurare un’opera incompiuta”. “È come se Pirandello”, prosegue Marcello Amici, “non si fosse accorto di aver completato la stesura dell’opera. Non se ne era “accorto” perché tutti i suoi epiloghi sono la prova che la sua opera è “incompiuta”. In ogni fallimento si cela l’elemento tragico dell’esistenza, di una sua possibile rottura con il mondo circostante, di “una discontinuità che si apre come una breccia nella selva delle apparenze”.
Così è (se vi pare)
“Così è (se vi pare)”, il secondo spettacolo portato in scena da questa “Pirandelliana”, è un altro classico esempio di inconoscibilità del reale (quindi di fallimento dell’esistenza umana). La narrazione segue la vicenda della signora Frola e del genero, il signor Ponza, i quali raccontano due versioni discordanti della stessa storia: la signora Frola ritiene che sua figlia sia viva, e che sia stata costretta a sposare due volte il marito, che l’aveva creduta morta, per assecondarne la pazzia; altrettanto vera è la versione del signor Ponza, il quale afferma sia invece la suocera ad essere pazza, convinta com’è che la figlia sia ancora viva e sposata con lui, quando in realtà la sua seconda moglie non è figlia della signora Frola, bensì un’altra donna che si finge tale solo per non darle un dispiacere.
Tutti, in paese, si dilaniano in una spasmodica e ossessiva ricerca della verità. Si fanno indagini, ma non esiste né il certificato di morte della figlia della signora Frola, né, tantomeno, quello di un secondo matrimonio del signor Ponza. La signora Ponza renderà poi la situazione ancora più indecifrabile, dichiarando di essere tanto la moglie del Ponza, quanto la figlia della signora Frola.
In una divertita suspense finale, starà al pubblico, con l’aiuto della regia di Amici, arricchire di senso il messaggio che Pirandello ci ha lasciato con la sua raffinata opera.
Perché in fondo, che Estate Romana sarebbe senza la “Pirandelliana”?!
Credits e Calendario della “Pirandelliana”
Il Cast (in ordine alfabetico):
Ester Albano, Marcello Amici, Marco Bellizi, Marina Benetti, Gabriele Casali, Giorgio Corcos, Francesca Di Gaetani, Lucilla Di Pasquale, Fabio Galassi, Emilia Guariglia, Mirella Martinelli, Tiziana Narciso, Beatrice Picariello, Maurizio Sparano, Marco Tonetti, Alice Zanini.
Scene e ricerca musicale: Marcello de Lu Vrau
Disegno Luci: Paolo Fortini
Costumi: Livia Ciuco, Gianfranco Giannandrea
Assistente alla regia: Francesca De Gaetani
Assistenza tecnica: Mauro Ciuco, Alessandro Rodà
Direzione tecnica: Roberto Di Carlo
Foto di scena: Enzo Maniccia
Comunicazione: Maresa Palmacci, Virginia Rifilato
IL CALENDARIO
Ogni martedì – giovedì – sabato: I Giganti della Montagna
Ogni mercoledì – venerdì – domenica: Così è (se vi pare)
Lunedì riposo
22 luglio Grande Festa del Teatro
Giardino di Sant’Alessio all’Aventino
piazza Sant’Alessio, 23 – Roma
Informazioni:
Il botteghino apre alle ore 20
Ingresso € 18,00 (ridotto € 15,00)
Possibilità di pagamento con POS
Inizio spettacolo ore 21.15 – fine spettacolo ore 23.15
Servizio bar – Parcheggio facile
Informazioni e prenotazioni: 06.6620982 (orario prenotazioni: 10.00/12.30-14.30/18.00)
info@labottegadellemaschere.it
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