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Marcello Amici: “Vi racconto la mia Pirandelliana 2024” (Seconda parte)

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Regista nonché attore istrionico e travolgente, Marcello Amici guida da ben ventotto anni la rassegna teatrale divenuta un’istituzione nel panorama romano: la Pirandelliana, portata in scena insieme alla sua appassionata compagnia La Bottega delle Maschere.

Questa edizione 2024 ha aperto le porte il 4 luglio e si protrarrà ancora per due settimane, fino al 4 agosto, con un calendario fitto che vede avvicendarsi sul palcoscenico, a giorni alterni, due opere teatrali di Luigi Pirandello: il dramma surrealista (e incompiuto) I Giganti della Montagna e la commedia Così è (se vi pare), dei quali abbiamo ampiamente parlato nel precedente articolo.

Potenti e illuminanti, sagaci nella riscrittura ingegnosa di Amici, entrambi gli spettacoli sono capaci di affascinare, coinvolgere e divertire anche lo spettatore più esigente. Una menzione speciale va infatti agli attori di questa edizione, guidati dalla vitalità di un uomo che ha fatto del teatro la sua ragione di vita. Perché Marcello Amici è capace di creare mondi narrativi e scenici di rara bellezza e vivacità, dove la “parola” del grandissimo genio di Pirandello passa attraverso il palco e i suoi grandissimi interpreti.

Da non perdere, a nostro parere, l’opportunità di scambiare due parole con il regista e gli attori alla fine dello spettacolo, i quali si prestano con simpatia e giovialità all’interazione con l’amato pubblico, per conoscere il suo giudizio discorrendo al contempo di Teatro e di divertenti aneddoti.

La location della Pirandelliana è quella del Giardino di Sant’Alessio all’Aventino (Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio), una delle più magiche di Roma, con una straordinaria veduta a 180 gradi sulla Città Eterna, che già da sola meriterebbe la visita. Un giardino “segreto” al quale si accede da una porticina della navata laterale della chiesa, e dalla quale si staglia in lontananza e imponente (con lo stesso famoso “effetto ottico” che attira turisti da tutto il mondo), la cupola di San Pietro.

Se avete perso la prima parte dell’intervista al regista Marcello Amici, potete leggerla (e guardarla) qui:

Del lungo incontro (datato 4 luglio 2024) avuto con il regista e fondatore della compagnia, Marcello Amici, riportiamo ora la seconda parte dell’intervista, dove il nostro istrionico “condottiero” ci ha raccontato delle sue scelte registiche, della fondazione della compagnia La Bottega delle Maschere, e di sua moglie Natalia, alla quale deve molto anche il suo teatro.

L’intervista a Marcello Amici – Seconda Parte

“Mi sono commosso di fronte all’interpretazione degli attori ieri sera, durante le prove. Soprattutto di Frola, interpretata da Ester Albano, entrata a far parte della compagnia quest’anno. E’ una donna con una faccettina così espressiva, mi fa morire! Devo dire che gli attori quest’anno sono tutti eccezionali, davvero dei begli attori, a partire da Tiziana Narciso, che mi accompagna da moltissimi anni, e gli altri: Maurizio Sparano, Marco Bellizi, Gabriele Casali, Giorgio Corcos, Francesca Di Gaetani, Lucilla Di Pasquale, Fabio Galassi, Emilia Guariglia, Mirella Martinelli, Beatrice Picariello, Marco Sicari, Marco Tonetti, Alice Zanini.”

Alcuni “perché”: le scelte registiche

Amare un personaggio “negativo”

“Il teatro ti pone continuamente davanti delle sfide. Per esempio, io dico sempre che se dovete creare o interpretare un personaggio che non amate, di cui non condividete il comportamento, la storia o il carattere, dovete prenderlo e amarlo proprio in quegli aspetti “negativi” che non avreste mai amato. Per esempio in Così è (se vi pare) voi Ponza lo odiate, perché siete sicuri che sia lui il carnefice di questa povera vecchietta (la Signora Frola, ndr.). Ma come diceva Pirandello, la verità è soggettiva e di conseguenza “vero” può essere tutto…”

La seconda parte dell’intervista a Marcello Amici – Luglio 2024

Il significato (e la scelta) dei costumi

“Nel Così è (se vi pare) ho fatto i costumi sia per gli uomini, che per le donne, tutti uguali. Le donne, ad esempio, vestono tutte alla stessa maniera in stile Charleston, che era di moda in quel periodo tra gli anni Venti e Trenta: chiome alla garçonne e gonne corte, frange, piume, corpetti. Le donne della mia rappresentazione vestono tutte con un abito grigio-argento, con dei giri di perle che impreziosiscono la figura, e hanno una fascia dello stesso colore del vestito in testa. Gli uomini vestono invece con un abito scuro, camicia bianca a contrasto e una cravatta. Il motivo per cui ho scelto la “non” varietà tra i costumi ha un preciso fine registico e narrativo, ovvero lasciare allo spettatore la possibilità di andare più a fondo al personaggio, senza distrazioni inutili quali potrebbero essere gli accessori differenti, gli orpelli e una generale varietà dei costumi. Non è l’abito che fa il personaggio, ma quello che dice, il suo atteggiamento, la sua mimica, la sua voce. Bisogna epurare dall’estetica superflua se si vuole assaporare completamente un personaggio, e l’interprete che gli dà vita.”

Il pubblico

Il pubblico che abbiamo qui alla Pirandelliana è bello, ci vuole bene; le persone, quando vengono a vederci, si portano via sicuramente qualcosa: emozioni, conoscenza, riflessioni sull’arte, la vita. E Pirandello, con le sue opere, è un grande maestro di vita, portatore di una modernità e lucidità sconvolgente e coinvolgente.”

La genesi de La Bottega delle Maschere: la moglie Lia

Il 24 febbraio del 1981, insieme a mia moglie Natalia, abbiamo fondato La Bottega delle Maschere. Da quel momento, Lia (così l’ho sempre chiamata io) ha fatto tutto il mio primo Pirandello, interpretando vari personaggi, iniziando con Frola. Lia era una donna molto arguta, e sapeva essere molto sarcastica all’occorrenza! Quando le amiche le facevano notare che io mi dedicavo tantissimo al teatro (come se lei avesse dovuto preoccuparsi di qualcosa!), rispondeva loro: “Beh, ci sono mariti che vanno a giocare a tennis, altri che fanno i viaggi, altri ancora che si fanno l’amica; mio marito si è fatto il teatro!”

Una passione lunga una vita, potremmo dire, quella che lega Marcello Amici al suo teatro e alla splendida compagnia che lo affianca nelle sue mille avventure e peripezie, sul palco e fuori.

IL CALENDARIO

Ogni martedì – giovedì – sabato: I GIGANTI DELLA MONTAGNA

Ogni mercoledì – venerdì – domenica: COSI’ E’ (SE VI PARE)

Lunedì riposo

22 luglio Grande Festa del Teatro (in scena L’ALTRO FIGLIO)

Giardino di Sant’Alessio all’Aventino,

piazza Sant’Alessio, 23 – Roma

Informazioni:

Il botteghino apre alle ore 20
Ingresso € 18,00 (ridotto € 15,00)
Possibilità di pagamento con POS
Inizio spettacolo ore 21.15 – fine spettacolo ore 23.15
Servizio bar – Parcheggio facile
Informazioni e prenotazioni: 06.6620982 (orario prenotazioni: 10.00/12.30-14.30/18.00)

info@labottegadellemaschere.it

www.labottegadellemaschere.it

facebook: La Bottega delle Maschere

Giornalista del Quotidiano La Voce e Direttrice de Il Circolo del Golf, è collaboratrice di InsideMagazine dal 2020

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Laureata in Lettere con la specializzazione in Editoria e Giornalismo presso l'Università degli Studi Roma Tre, e diplomata anche presso la Scuola di Scrittura Omero, Virginia Rifilato è una giornalista di grande talento e esperienza, con una solida carriera nel campo del giornalismo e delle collaborazioni con importanti media nazionali come La Repubblica, come editor nell'industria cinematografica e televisiva per importanti canali satellitari e terrestri come Sky e Tim Vision, e collaboratrice di alcune emittenti radiofoniche di spicco, tra cui Radio 3 e Dimensione Suono Roma.

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All'interno del magazine InsideMagazine, Virginia ha il compito di curare le interviste di punta, offrendo ai lettori un'esperienza avvincente e coinvolgente. La sua passione per la scrittura e la sua capacità di raccontare storie affascinanti, oltre alla sua abilità nel creare domande incisive e nel catturare l'essenza delle personalità intervistate, la rende una risorsa di grande valore per la redazione.

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