///

Assistere un familiare anziano o con disabilità: stress in aumento per la “generazione sandwich”

2 mins read

Un’analisi approfondita delle esigenze dei lavoratori italiani ha rivelato le principali fragilità del sistema di welfare e l’impatto dei ritmi di vita sempre più frenetici. Stimulus Italia, società di consulenza specializzata nel benessere psico-sociale in azienda, ha pubblicato i risultati del suo Report 2024, basato sulle consulenze offerte nell’ambito dell’Employer Assistance Program (EAP).


I numeri del supporto: oltre 16.800 richieste di aiuto

Nel corso del 2024, 16.881 professionisti e professioniste si sono rivolti al servizio di consulenza socio-assistenziale di Stimulus Italia, con un dato particolarmente significativo: il 36,6% delle richieste riguardava problematiche legate alla disabilità. In molti casi, i professionisti hanno chiesto supporto non solo per sé stessi, ma soprattutto per un familiare con necessità di assistenza.

Un altro elemento chiave riguarda il ruolo della cosiddetta “generazione sandwich”: il 35,7% delle donne che hanno contattato il servizio ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e si trova a bilanciare l’impegno professionale con il peso dell’accudimento familiare, occupandosi sia di figli che di genitori anziani.

“Si rivolgono a noi parenti stretti di un minore con una condizione di disabilità o di un anziano con malattie gravi, non autosufficiente”, spiega Veronica Preti, Social Care Specialist di Stimulus Italia. “Preoccupate e gravate dalla malattia del familiare, spesso le persone hanno difficoltà a gestire incombenze crescenti nel lavoro di cura; a volte non sanno come orientarsi per adempiere a procedure burocratiche, fare richiesta di esenzioni, indennità o servizi di assistenza pubblica.”

“In una società nella quale il sistema di welfare, anche quando c’è, è di difficile accesso, non stupisce che, allora, la generazione sandwich si senta ‘schiacciata’ per l’eccessivo lavoro di cura. Un peso che ha ripercussioni sul benessere complessivo delle persone, anche in ufficio, e si somma ai ritmi e agli impegni professionali” continua Preti.

I giovani professionisti sono quelli più sotto pressione

Anche nelle consulenze di Stimulus Italia in ambito lavorativo, emerge che il 21% delle richieste abbia come argomento il carico mentale. Almeno 2 professionisti su 10 lamentano una pressione dovuta all’aumento delle responsabilità o ai ritmi di lavoro sempre più intensi.

Dichiara Diego Scarselli, Operations Manager di Stimulus Italia: “Il carico mentale è una delle sfide chiave nel mondo del lavoro attuale, legata a ritmi lavorativi sostenuti, a risorse organizzative non sempre presenti e a carichi di cura. Sempre più professionisti si trovano a gestire responsabilità familiari e lavorative senza strumenti adeguati, rischiando di sviluppare elevati livelli di stress o condizioni di Burnout. I nostri dati dimostrano quanto il carico mentale impatti sul benessere e sulla motivazione delle persone, aumentando la probabilità di fenomeni come il Quiet Quitting e il Turnover.”

Oltre alle donne della generazione sandwich, anche i giovani sono tra le categorie più vulnerabili. Il 16,1% delle richieste di supporto psicologico è arrivato da professionisti tra i 20 e i 29 anni, un dato che suggerisce come la pressione lavorativa non risparmi neanche chi è agli inizi della carriera.

Il valore della consulenza psicologica nelle aziende

Dichiara Andrea Bertoletti, Managing Director di Stimulus Italia: “I dati emersi dal nostro Report confermano che il benessere psicologico e il supporto sociale sono aspetti imprescindibili della vita professionale e personale. Il programma EAP nasce proprio per dare una risposta ai bisogni più ampi di professionisti e professioniste: Stimulus Italia continuerà a investire in soluzioni innovative per rispondere ai bisogni delle persone e delle organizzazioni, affinché nessuno si senta solo di fronte alle proprie difficoltà.”

Il Report Stimulus 2024 fotografa una realtà in cui il sostegno psico-sociale non è più un benefit accessorio, ma una necessità concreta per affrontare le sfide del mondo del lavoro moderno. In un contesto in cui il benessere individuale incide direttamente sulla produttività e sulla stabilità delle organizzazioni, il ruolo di programmi come l’Employer Assistance Program diventa sempre più centrale.

L’obiettivo? Creare ambienti di lavoro che riconoscano le esigenze delle persone e offrano strumenti adeguati per affrontarle, affinché nessun lavoratore si senta solo di fronte alle proprie difficoltà.

Latest from Approfondimenti

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z