//

USA. Trump: strategie di sconfitta

1 min read

di Follotitta, corrispondente USA per I’M –

Il funzionamento della presidenza Trump è stato orientato a soddisfare, sempre e comunque, la sua base elettorale. Un bacino di circa un 40% di elettori orientato a destra, con frange estreme come gli Alt-Right (Suprematisti Bianchi) o i Proud Boys, assimilabili alle camicie brune di nazista memoria.

L’immagine di forza

Si potrebbe supporre che la diagnosi Covid e successiva ospedalizzazione del capo possa avere demoralizzato questa base sino a fiaccarne il ricorso al voto ed alla sbandierata violenza post elettorale in caso di risultato negativo.

Come potrebbe Trump contestare un’elezione senza emanare un’immagine di forza e potere? E’ una supposizione, ma il comportamento del presidente durante il fine settimana sembra avvalorarla. Infatti il suo joy-ride di domenica pomeriggio intorno al Walter Reed Medical Center, dove è ricoverato, non ha nessuna giustificazione se non si pensa a un disperato tentativo di trasmettere una immagine, anche se sbiadita, di forza e potere.

Salutando sostenitori

Ha salutato i sostenitori radunati per strada con bandiere e gagliardetti ed è rientrato nel suo appartamento al Walter Reed da dove un paziente Covid non si sarebbe mai dovuto allontanare (in questo non molto differente dal nostro Matteo Salvini, come abbiamo scritto nell’editoriale di recente pubblicazione, ndr). E se da un lato lo spostamento di un presidente comporta la mobilitazione di un migliaio fra poliziotti e personale federale, dall’altro, in questo caso, comporta anche la possibilità di diffondere il contagio.

Basta pensare al macchinone su cui viaggia; non solo è corazzato, ma è anche, per evitare attacchi chimici, sigillato pneumaticamente. Cioè, l’aria circolante è solo quella interna all’abitacolo, per cui gli agenti che hanno compartito quello spazio, anche se non sono stati contagiati, si saranno dovuti certamente sottoporre a quarantena.

Comunque sia, questa passeggiata domenicale presidenziale, elettoralmente, non significa niente. Trump sa di stare perdendo. Il problema vero è l’emorragia di voti che potrebbe cambiare il quadro politico del senato, quando stati come Texas, Mississippi e North Carolina, sinora feudi repubblicani, oggi sono in bilico. E Mr. Trump cerca di correre ai ripari, naturalmente, come peggio può.    

Follotitta vive tra New York e Miami, è architetto e appassionato di storia, architettura e politica. Una visione a 360° sul clima made in USA vista dagli occhi di un professionista "italiano in trasferta".

Latest from Esteri

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z