di Ileana Barone –
È Procida la capitale italiana della cultura per il 2022. Prenderà il testimone da Parma che, a causa della pandemia, terrà in mano il titolo un anno in più del previsto. A deciderlo è stata la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della cultura 2022, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni.
Procida è stata scelta tra una rosa di dieci città finaliste formata da Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Taranto, trapani, Pieve di Soligo, Volterra e Verbania, i cui dossier per la candidatura erano stati presentati durante le selezioni tenutesi il 14 e 15 gennaio 2021.
“Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza. Oggi è un segnale per guardare al futuro” commenta il Ministro Dario Franceschini durante la cerimonia di proclamazione che quest’anno, causa Covid, si è tenuta su Zoom, aggiungendo poi “È un anno molto complicato per tutti noi, il turismo e la cultura e noi stiamo cercando di sostenere le attività culturali e turistiche e la giornata di oggi ci proietta verso il 2022, data in cui in Italia e nel mondo tornerà la normalità”.
“Dovremmo trovare un meccanismo per premiare le altre città finaliste, per cui arrivare in finale sia già un titolo, ci lavoreremo nei prossimi anni”, ha aggiunto Franceschini. “Meritavano tutte le 10 città finaliste. Ci hanno sfidati per la qualità”, ha commentato Stefano Baia Curioni. “E quel che è importante è che tutti questi territori si sono affidati alla cultura per il loro sviluppo e l’idea che il patrimonio culturale sia la base stessa dello sviluppo è qualcosa di innovativo e fondamentale. Noi speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori”.
“La cultura non isola” è il nome del dossier con cui l’isola di Procida si è presentata, spiegando di essersi candidata perché “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.
Tra le motivazioni che hanno spinto la commissione a nominare Procida capitale della cultura italiana 2022 si legge: “il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee“. Inoltre secondo la giuria il progetto presentato “potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.
Nel commentare la proclamazione di Procida, il sindaco Dino Ambrosino ha detto “Siamo onorati, grazie per questa opportunità storica che coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia di questa bella scelta. Questa enorme gioia rappresenta il sentimento di tanti borghi dell’Italia minore. Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per il loro territorio e che, con questo titolo, vogliono costruire un riscatto importante per le loro terre. Siamo onorati e facciamo complimenti a tutte le altre città di cui pure abbiamo visto i dossier e abbiamo studiato le loro proposte culturali. La cultura, per noi e per loro, può essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio”.