Forse non ci hai mai pensato, o nessuno te lo ha mai suggerito, ma se le cose non funzionano intorno a te c’è un unico vero responsabile: l’entropia.
ENTROPIA: IL SEGRETO DEL TUO SUCCESSO
Se sei tra quelle persone fataliste a cui piace dire “Quando sarà il momento giusto, tutto accadrà da solo!” devi sapere che rimanere seduti mettendo al minimo il motore, molto probabilmente non ti porterà da nessuna parte. Muoversi è fondamentale, proprio perché il movimento è alla base del cambiamento. Pensa a questo: migliorare è un percorso del tutto naturale che conduce a felicità e piacere. Il suo problema è che richiede impegno.
Impegno a far cosa? A contrastare il grado di disordine che ti circonda, ovvero, l’entropia. Siamo circondati di entropia, ci nasciamo dentro proprio tutti. Nei primi tempi dell’universo, dopo il tempo di Planck, quando già possiamo considerare accettabili le formulazioni della fisica, l’entropia aumenta e le trasformazioni a cui conduce sono irreversibili e molto rapide, mentre contemporaneamente aumentano le dimensioni dell’universo e la sua distribuzione in galassie, stelle e pianeti. Sì, proprio come il nostro, abitato da tante specie tra cui una in particolare, che si ostina a fare e disfare tutto intorno a sé, combattendo e cedendo all’azione costante di questa nemica (amica) storica.
L’entropia ha questo piccolo difetto: tende al caos. E’ uno stato di disordine e il disordine può condurre in qualsiasi direzione se lasciato fare, tranne in quella che desideriamo. Proprio per questo la “non azione” è del tutto inefficace quando si tratta di entropia perché, anche se in realtà si rimane immobili a non fare alcunché, non ci accorgiamo che stiamo comunque utilizzando una gran quantità di energia per rimanere in quello stato.
Muoviti!
Ci siamo mai chiesti perché quando siamo inattivi tendiamo a mangiare di più? Perché abbiamo bisogno di energia! Mentre, quando ci muoviamo, l’energia la ricaviamo proprio dal movimento.
Per comprendere la situazione, si immagini un torrente in piena (l’entropia) e una persona ferma proprio nel mezzo. Contrastare la corrente per rimanere fermi richiede uno sforzo enorme, siamo d”accordo? La soluzione potrebbe essere? Prova a pensarci: la cosa migliore è quella di iniziare a nuotare assieme alla corrente. Muoversi nella direzione del cambiamento.
Il movimento ci dona un certo entusiasmo, mentre lascia in moto il motore. Rimanere attivi e costruttivi e agire in coerenza, questo è il segreto.
In generale, mi sento di suggerire quattro azioni utili per vincere, vincendo l’entropia:
- Tenere allenata la mente
- Prendersi cura del proprio corpo
- Gestire le proprie finanze
- Imparare a proteggersi
Tenere allenata la mente
Coltivare un salutare ottimismo sfruttando, ad esempio, le recenti scoperte nelle neuroscienze e, perché no, della psicologia applicata che si concentra tra gli altri su un aspetto focale: evitare la depressione. La depressione è quello stato di mancanza di entusiasmo diventato oggi il problema mentale più diffuso, per fortuna molto più trattabile di una volta, con strategie come la cognitive therapy, un trattamento basato sul concetto che lo stato d’animo di un paziente è creato dai suoi pensieri.
Come dire: se lasci che i tuoi pensieri scorrano del tutto arbitrariamente, probabilmente ti condurranno in posti poco piacevoli. Anche i pensieri che abbiamo, infatti, sono soggetti all’entropia e per portare ordine nella nostra testa dovremo fare un certo sforzo per riorientare i pensieri proprio dove ci conviene che vadano.
Qualcosa di semplice, all’apparenza. Ma in realtà un allenamento costante e quotidiano. Seguire un corso di mindfulness aiuta molto nei casi in cui siamo in preda a confusione, depressione e quando le nostre emozioni prendono il sopravvento.
Prendersi cura del proprio corpo
Seguire un regime alimentare e di esercizio fisico regolare, combatte l’entropia in maniera diretta. E’ possibile ottenere un corpo più efficiente, più attraente, più “duraturo” e meno propenso a darci problemi. E non è necessario adottare uno stile di vita spartano. Bastano piccole ma quotidiane attenzioni per avere un fisico più efficiente: brevi passeggiate, una sana routine mattutina di esercizi, le giuste pause dal lavoro per concedersi un poco di movimento. Ed ecco che, mentre contrastano l’entropia, le nostre quotidiane routine giornaliere ci permettono anche di goderci meglio la vita.
Anche l’alimentazione gioca, ovviamente, un ruolo fondamentale. Come si può facilmente immaginare, sono carboidrati e zuccheri che portano squilibri e disordine nella nostra tavola. Perché tendiamo a mangiarne in abbondanza? Proprio perché un fisico pigro ha bisogno di energia per contrastare l’entropia e dove ne trova tanta, facilmente e subito pronta all’uso? Proprio così, nelle calorie!
Sono presenti ovunque ormai, e aumentano all’aumentare dell’abitudine a mangiare pasti veloci. Stabiliamo un dato: se sentiamo il bisogno di zuccheri, vuol dire che il nostro corpo non sta gestendo adeguatamente il disordine a cui lo stiamo sottoponendo con il nostro stile di vita. In generale vale la regola: meno calorie e carboidrati ci sono in un piatto, meno calorie apporteremo al nostro organismo, più l’organismo troverà soluzioni alternative per ottenere energia. Il vntaggio è che, oltre ad avere una mente sana in un corpo sano, saremo più belli ed eviteremo di “ingrassare”. Concentriamo i nostri pasti su proteine e fibre che svolgono funzioni importanti per la salute dell’organismo:
- aiutano lo sviluppo ed il mantenimento della massa magra
- favoriscono la perdita di massa grassa
- sostengono il corretto funzionamento del metabolismo
Daniele Spanò, il mio consulente per una giusta ed equilibrata alimentazione, mi ha rivelato che esistono oggi soluzioni interessanti che sostituiscono alle farine classiche ricche di carboidrati e zuccheri, l’amido resistente di frumento, l’inulina e le proteine vegetali. L’amido resistente di frumento ad esempio aiuta a rigenerare e riequilibrare la flora batterica intestinale. L’inulina è invece una fibra solubile che deriva dalla cicoria e viene utilizzata dai batteri della flora intestinale che la fermentano per ricavarne nutrimento. Infine, le proteine vegetali provenienti da varie fonti, regalano nutrimento ai nostri tessuti, organi interni, pelle e muscoli.
Oggi, a saperli cercare, esistono modi per prendersi cura del proprio corpo in modo intelligente.
Gestire le proprie finanze
Sfruttare appieno le possibilità che cogliamo intorno a noi per poterci permettere la libertà necessaria ad inseguire i nostri sogni, può voler dire rimanere vigili e propositivi. Altra cosa che combatte il caos delle nostre vite.
Sviluppare una strategia per perseguire una tranquillità personale, che oggi diventa sinonimo di quella economica, come le strategie di risparmio ed investimento, non fanno che adattare quella famosa corrente alle nostre priorità e circostanze. Un po’ come ricavarsi una comoda Jacuzzi al centro del torrente in piena. Più ci si informa, più si studia, più si mettono in ordine i cassetti e i conti, e più si allontana il caos dalla propria vita. Meno caos, più armonia, nemica storica dell’entropia.
Imparare a proteggere se stessi e chi ci sta intorno
Il mondo è un luogo amichevole o pericoloso tendenzialmente in base alle circostanze ma, soprattutto alle scelte che facciamo nella vita. Il grado di sicurezza che abbiamo nei suoi confronti, quanto ci sentiamo pronti ad affrontarne le sfide, diventa un’abilità. Imparare un’arte marziale, e/o imparare ad utilizzare strumenti e tecniche che potrebbero un giorno salvarci la vita, ad esempio, può essere non solo un modo per battere un avversario o toglierci dall’impaccio, ma anche un modo per darci la dimensione di chi possiamo essere di fronte alle avversità.
Sempre su questo argomento il consulente e amico Daniele Spanò, cintura nera di Ju-Jitsu, mi ha molto insegnato. Con Daniele parliamo spesso dell’importanza di costruirci una misura di noi. Allenarci a vincere sugli ostacoli, ci dà una certa attitudine a rimanere proattivi nei confronti della vita e vincere su quel fastidioso senso di impotenza e inelutabilità che a volte può pervaderci.
Tra l’altro la responsabilità va di pari passo con il potere (come ci ricorda la nota massima di Ben Parker, zio affettuoso di Peter Parker, per i meno addentro alle questioni della Marvel, l’Uomo Ragno) e se il fatto di circolare armati delle proprie abilità da un lato garantisce un livello di sicurezza maggiore, dall’altro richiede grande controllo e l’acquisizione di tutta una serie di alti valori, come possono essere la compassione, l’empatia, la pazienza, il perdono.
Implicazioni entropiche
Quando si tratta di entropia, “ordine”, “ordinare”, “razionalizzare” sono percepiti come termini positivi, mentre “disordine” ha una connotazione negativa. Ma ne siamo proprio sicuri? Durante le mie sessioni di coaching dedico molto tempo per far acquisire la giusta dimestichezza nella gestione dell’entropia nella vita dei miei coachee. E quando finalmente si armano di buone intenzioni per vincere sull’entropia, scoprono l’importanza dei piani d’azione, della gestione del tempo e tutta una serie di altre cose strategicamente utili, ecco che la sessione successiva sovverto tutto! “L’entropia non è solo utile, è fondamentale”, affermo!
Le implicazioni legate all’ordine, al compiere scelte per determinare destini, sono sensate se parliamo di cassetti, magazzini, biblioteche, di gestione di risorse personali, di cronoprogrammi per raggiungere traguardi. L’entropia è infatti “il grado di disordine in un sistema chiuso“. Ma la nostra vita non è un sistema chiuso, nonostante gli sforzi che possiamo fare per costruire barriere, paletti e protezioni.
Detto in modo più “scientifico”, l’ordine diventa controproducente quando ci occupiamo di energia termica. Se in un magazzino di parti meccaniche è bene che tutti i bulloni con uno stesso diametro stiano nello stesso cassetto, quando vogliamo far andare la nostra automobile, è bene che la temperatura nei cilindri sia superiore alla temperatura dell’aria esterna, altrimenti il veicolo non si muoverebbe. Tradotto: nel nostro motore, per farlo essere efficiente, abbiamo bisogno di una notevole quantità di entropia! Certe disuniformità danno vantaggi. Ecco.
Così succede anche nella nostra vita. Se non vi fosse un grado di entropia intorno a noi, se non ci fossero cose che non vanno, sfide da affrontare, problemi da risolvere, se vivessimo, cioè, in un mondo ordinato, non avremmo motivo per muoverci. Non impareremmo cose nuove, non faremmo esperienze interessanti. Semplicemente vivremmo uno stato di ordine poco interessante che non farebbe che corrispondere con la fine della vita. L’entropia non esiste nella morte.
Ringraziamo quindi, in una certa misura, il disordine che sopraggiunge a cambiarci le carte inaspettatamente. Senza saperlo ci sta donando un grande potenziale. In questi casi sta a noi saperlo gestire.
E questa è certamente la più grande delle arti che si possano imparare: gestire l’entropia ed apprezzarne il suo valore.
Questa e altre skills le trovi nel libro di Paul Fasciano