di Ileana Barone –
Del collettivo femminista Moleste, qui su InsideMagazine, ne avevamo già parlato tempo fa quando vi abbiamo raccontato cosa si proponevano le professioniste che hanno costituito il gruppo.
Ebbene oggi ne parliamo nuovamente perché a Bologna in questi giorni sono apparsi dei manifesti creati da Moleste e affissi dal collettivo artistico CHEAP.
Il progetto Moleste
I manifesti affissi sono 11, sono stati realizzati da 11 creative appartenenti al collettivo Moleste e riguardano 11 momenti importanti per la conquista dei diritti e per l’autodeterminazione della figura femminile.
Il nuovo lavoro artistico si chiama “LE articolo AUTOdeterminativo” e potete ammirarlo passeggiando tra via Irnerio e via Mascarella a Bologna.
Attraverso i poster le artiste hanno rappresentato alcuni momenti decisivi per i diritti delle donne che vanno dalla fine dell’1800 per arrivare ai giorni nostri.
Ci sono quindi disegni che riguardano la conquista del diritto al divorzio nel 1970, all’aborto nel 1978, al riconoscimento dei legami tra persone dello stesso sesso nel 2016, percorrendo anche i momenti culturali “rivoluzionari” come ad esempio la conquista dello spazio pubblico dei queer negli anni ’90.
I poster
Come si legge sulla pagina Facebook di Moleste:
Per noi Moleste questo intervento di progetto di arte pubblica prodotto da CHEAP costituisce la prima esperienza di collaborazione con una realtà esterna.
La scelta del tema ha lo scopo di raccontare una storia tematizzata dell’identità femminile, in un’ottica di empowerment transfemminista.
Abbiamo scelto di riappropriarci della pratica della definizione, troppo spesso una gabbia in cui siamo state rinchiuse, ma che ora diventa pura rivendicazione.
Le coraggiose, le innamorate, le indipendenti. Ognuna delle tappe della storia transfemminista è accompagnata da un cappello fiero e orgoglioso dei sentimenti alla base delle conquiste.
Tra i disegni dei poster spiccano alcune figure di donne che “hanno rotto gli schemi patriarcali con le loro vite”, come Ada Lovelace, Tamara de Lempicka, Franca Viola e Franca Rame.
Per CHEAP, progetto indipendente che promuove la public art come strumento di rinnovamento urbano:
è importante permeare lo spazio pubblico con percorsi artistici e di riflessione politica attorno al tema del corpo e della rivendicazione di diritti e la collaborazione con Moleste in quest’ottica è necessaria per contaminarsi con nuovi percorsi e differenti generazioni di attiviste che utilizzano linguaggi visivi contemporanei.
Queste tutte le opere:
Le Auto-Determinate, Aborto, 1978, Deborah Tommasini
Le Gioiose, Sex Positivity, anni ‘80, Sonia Aloi
Le Iconoclaste, Tamara De Lempicka, anni ‘20, Caterina Ferrante
Le Impavide, Franca Viola, 1966, Francesca Ciregia
Le Indipendenti, Divorzio, 1970, Susanna Mariani
Le Innamorate, Matrimoni Same Sex, 2016, Ariel Vittori Art
Le Madri, Abuelas de Plaza de Mayo, 1977, Helena Masellis
“Le Pioniere“, Ada Lovelace, 1835, Claudia Iannicello
Le Queer, Queer Feminism, anni ‘90, Elisa2B
Le Resistenti, Partigiane, 1943-45, La Tram
Le Scomode, Franca Rame, 1987, Grazia La Padula