Quante volte hai sentito dire che “gli occhi sono lo specchio dell’anima”? Tante, tantissime.
Questa frase molto poetica ha un fondo di verità: dagli occhi è possibile capire molte cose della persona che hai di fronte, indizi utili a conoscerne lo stato emotivo, i gusti e le preferenze. Quindi si potrebbe dire che gli occhi sono lo specchio del cervello.
Midriasi e Miosi
La dilatazione della pupilla è determinata dal movimento di contrazione di due muscoli: il cosiddetto “muscolo dilatatore della pupilla”, collegato al sistema nervoso simpatico mediante fibre nervose, e lo “sfintere pupillare”, formato a sua volta da una banda circolare di fibre situate tutt’intorno al foro pupillare.
L’espressione “miosi” – che deriva dal greco “meiosis” – indica la riduzione del diametro pupillare al di sotto dei 4 mm. Questa diminuzione è determinata dalla contrazione del muscolo costrittore della pupilla (anche detto muscolo sfintere dell’iride). L’espressione “midriasi” – che deriva del greco “amadros” – significa oscuro e indica la dilatazione della pupilla al di sopra dei 5 mm di diametro che si verifica in assenza di luce per facilitare l’adattamento visivo al buio. Può essere sia unilaterale e dunque riguardare solamente un occhio, sia bilaterale, coinvolgendoli entrambi.
Ci sono condizioni in cui, non solo la luce, ma anche emozioni e stati d’animo influiscono sulle condizioni fisiologiche di midriasi e miosi.
Pupille dilatate? Pensiero in affanno
Visionservice.it introduce così un importante aspetto legato ai nostri occhi: “Se mi guardi negli occhi e mi chiedi chi era il fondatore della psicanalisi che fumava 20 sigari al giorno, le dimensioni delle mie pupille non cambiano, perché con facilità ti rispondo Sigmund Freud!
Ma se mi chiedi di spiegarti le regole di uno sport come il rugby, le mie pupille si dilatano.
La ricerca infatti, ha dimostrato che le pupille dilatate si hanno quando il cervello lavora più duramente e s’impegna. Quando Hess e Polt (1964) diedero ai partecipanti di un loro esperimento, compiti via via più difficili da completare, notarono che le pupille di questi si dilatavano e diventavano sempre più grandi.”
È possibile quindi captare segnali dello stato di un’altra persona guardando il processo di restringimento (miosi) o dilatazione (midriasi) delle sue pupille. In quali casi? Eccone elencati alcuni legati alla nostra quotidianità.
1. Ragionamento
Quando il cervello è attivato, impegnato in un compito, le pupille si dilatano. Essere interrogati, sostenere un esame, spiegare le regole di un gioco di carte o la trama intricata di un film, mettono il cervello in condizione di lavorare, e questo fa sì che le pupille reagiscano dilatandosi.
2. Sovraccarico
Prova a chiedere a qualcuno di eseguire un’operazione matematica difficile, come la moltiplicazione a mente di 371 x 1429. Noterai un cambiamento nei suoi occhi: le pupille, prima dilatate, di getto si contraggono. Questo accade perché il cervello è sovraccarico e in tutti i casi in cui gli viene richiesto di svolgere un compito troppo grande per lui.
3. Ti interessa oppure no?
Quando racconti un avvenimento, un aneddoto o qualcosa di nuovo, le pupille di chi ti ascolta si dilatano, perché la persona è incuriosita dalla novità. Ma successivamente, se l’argomento non è di suo interesse, le pupille tenderanno a restringersi.
4. Attrazione sessuale
Le pupille giocano un ruolo anche nell’ambito dell’attrazione sessuale. Se sei sessualmente attratto da qualcuno, le tue pupille si dilateranno. In genere ciò avviene anche alla vista di immagini di persone nude: le pupille si dilatano quando nel campo visivo compare una persona senza vestiti addosso, e restano dilatate se, finito l’effetto sorpresa, quella persona desta eccitamento.
Una curiosità: le donne dilatano le pupille degli occhi quando si trovano di fronte a un potenziale partner, durante il periodo dell’ovulazione.
5. Il disgusto sul volto
Come le pupille si dilatano quando qualcosa è interessante, allo stesso modo si restringono quando una cosa genera ripudio o ribrezzo in chi la guarda. Ad esempio, quando alle persone vengono mostrate immagini cruente, in un primo momento le pupille si dilatano a causa della sorpresa, ma poi vanno a restringersi perché l’immagine genera in qualche modo disgusto e rifiuto.
6. Il dolore
Ma non solo il piacere e la simpatia sono implicate nella dilatazione delle pupille. Anche il dolore gioca il suo ruolo importante: ad una certa intensità di dolore, esse si dilatano di 0.2 millimetri.
7. Schieramento politico
In modo analogo, funziona con gli schieramenti politici. Mostrare ad una persona l’immagine di un candidato politico può dirti molto sul suo orientamento: se le sue pupille si allargano, probabilmente è simpatizzante verso quel partito e/o quel candidato. Se le sue pupille si restringono, è molto probabile che non sia così.
8. Alcol e droghe
Alcune sostanze come alcol, farmaci e oppioidi provocano l’effetto delle pupille miotiche, detto anche effetto delle pupille a spillo.
La cocaina, le anfetamine e l’LSD, invece, allargano di molto le pupille (6.5 millimetri).
9. Danni cerebrali
Le pupille di una persona sana dovrebbero essere reattive alla luce e uguali tra loro. Quando dopo un incidente la persona viene visitata, viene controllata anche la reazione delle pupille e se si verifica il PERRL (Pupils Equal, Round, Reactive to Light), che può venire a mancare nel caso di traumi cranici, ictus e arresto cardiaco.
10. I neuroni specchio
Se guardi una persona con le pupille dilatate, anche le tue, per effetto dei neuroni specchio, tenderanno a dilatarsi. I neuroni specchio sono un particolare tipo di neuroni che ti permettono di entrare in empatia con gli altri, di “rispecchiarti” in loro.
Quali sono gli stati d’animo che influenzano le nostre pupille?
La reazione pupillare è un riflesso involontario, non si può cambiarlo volontariamente a comando. Nel gioco del poker, ad esempio, di solito i giocatori indossano degli occhiali da sole per non svelare ciò che in quel momento stanno provando.
Un riscontro che abbiamo anche durante le cene romantiche: il farle a lume di candela e con luci soffuse permette, oltre a un certo fascino misterioso, la maggior dilatazione pupillare che favorisce l’attrazione tra i partner.
Secondo clinicabaviera.it gli stati emotivi che influenzano la dilatazione delle pupille sono, ad esempio, la paura, l’innamoramento, l’attrazione, l’eccitazione sessuale, la rabbia, le bugie e anche lo sforzo mentale eccessivo. Come abbiamo visto, nel caso in cui ci pongano una domanda a cui sappiamo rispondere con sicurezza, le nostre pupille non si dilatano, bensì rimangono uguali. Tuttavia, se non sappiamo cosa dire, lo sforzo effettuato per cercare la risposta nel nostro cervello provoca la dilatazione delle pupille.
Quindi, quando chiedete qualcosa a qualcuno e questo tergiversa, potete capire lo sforzo che sta facendo nel trovare la risposta solo guardandolo negli occhi. Più lo sforzo aumenta, più le pupille si dilatano.
E’ utile sapere anche che alla dilatazione delle pupille: se qualcuno insiste nel porci una domanda a cui noi non riusciamo a fornire una risposta, il nostro sforzo, una volta raggiunto un certo apice (superato il 125%), sarà così grande che le nostre pupille smetteranno di dilatarsi.
Ricerche
Il punto: gli occhi ma soprattutto le nostre pupille dilatate, non solo ci aiutano a vedere, guardare, ma segnalano anche che cosa sta succedendo nella nostra mente.
Psicosocial.it ha voluto elencare le ricerche psicologiche che hanno dimostrato come i cambiamenti nelle dimensioni delle pupille dei nostri occhi, rivelano molti aspetti del pensiero.
Cervello sovraccarico
E’ la ricerca di Poock (1973) che dimostra come quando le menti delle persone vengono sovraccaricate fino al 125% delle loro la capacità, le pupille smettono di dilatarsi e si contraggono immediatamente! Game Over! Quindi, come detto, se guardi da vicino i miei occhi mentre mi chiedi i risultati di moltiplicazioni “impossibili” come 1345 x 2022 e insisti a volere la risposta, le mie pupille reagiranno.
Sono interessato a ciò che dici
Bianco e Maltzman (1977) fecero ascoltare ai loro allievi 3 brani di 3 libri: uno era erotico, uno più cruento parlava di mutilazione, mentre il terzo trattava di argomenti neutrali. In un primo momento le pupille degli allievi si dilatarono per tutti e 3 gli argomenti. Ma in seguito le pupille rimasero dilatate per tutto il tempo solo durante i brani del libro erotico e di quello sulla mutilazione.
Le pupille come la mente sono suscettibili a tutto ciò che è nuovo in un primo momento; se un argomento m’interessa particolarmente però, la mia pupilla dilatata continua a rimanere tale e l’effetto novità non svanisce. Dunque, la dimensione delle pupille possono anche segnalare interesse per un argomento o un contesto.
Eccitazione sessuale
Sono Bernick et al., 1971 che hanno dimostrato che, quando siamo sessualmente eccitati, i nostri occhi partecipano in pieno al coinvolgimento della passione. Tuttavia, non tutti sono d’accordo sul fatto che l’ingrandirsi delle pupille sia un segnale di eccitazione sessuale. Bernick fece fare il test mostrando immagini di persone nude, pertanto altri psicologi, criticando il test eseguito, sostengono che ciò a cui è realmente interessata la mente sia la nudità in sé piuttosto che la vera e propria eccitazione.
Il disgusto negli occhi
A proposito del rifiuto di qualcosa, fu Hess che, utilizzando la pupillometria, nel 1972 sperimentò su alcune persone le reazioni che le immagini di bambini feriti provocavano nelle loro pupille. Egli notò che alla prima vista delle immagini, le pupille aumentavano di grandezza a causa dello shock e poi si restringevano come a voler evitare le figure inquietanti.
Liberale o conservatore?
Abbiamo parlato di inclinazioni politiche. La ricerca che le riguarda fa capo a Barlow (1969) il quale, selezionando gente americana simpatizzante di due schieramenti, ne ha analizzato le reazioni. Alla vista di politici liberali, ai simpatizzanti dello stesso schieramento si allargavano le pupille, mentre alla vista di politici conservatori si restringevano. Questo comportamento era ovviamente registrato anche nei simpatizzanti conservatori, alla vista di liberali, le pupille si restringevano e alla vista di rappresentanti conservatori, si dilatavano.
Il dolore negli occhi
Alcuni sperimentatori leggermente sadici come Chapman et al. (1999) inflissero piccole scosse elettriche sulle mani di alcuni poveri volontari e misurarono di quanto le loro pupille si fossero dilatate. Alla massima intensità di dolore le pupille si dilatano di circa 0,2 millimetri.
Sotto l’effetto di droghe
Una tra le prime ricerche a riguardo è legata a Richman et al. 2004, i quali hanno dimostrato come alcuni farmaci, l’alcool e le droghe oppioidi, causano alle pupille un restringimento (pupille miotiche) con l’effetto “pupille a spillo”. Altre droghe come l’anfetamina, la cocaina, l’LSD e la mescalina inducono le pupille a dilatarsi.
I poliziotti lo sanno e usano l’osservazione degli occhi per capire se si è sotto gli effetti di stupefacenti e a quale gruppo questi appartengano. Per avere un parametro: le pupille ristrette hanno in media una grandezza inferiore ai 3 mm e dilatate una grandezza superiore di 6.5mm.
Occhi e personalità
Anche se questa parte non è legata strettamente alle pupille dilatate o ristrette, vale la pena citarla ugualmente in questo cotesto. Parliamo della ricerca di Larsson et al., 2007 che ha dimostrato che la parte colorata dell’occhio, l’iride, rivela alcuni indizi sulla personalità. Sarà argomento per un prossimo articolo di approfondimento su InsideMagazine.
Ottimo. Ora sai tutto ciò che c’è da sapere sulle reazioni pupillari di chi ti ritroverai di fronte. Grazie all’attenta osservazione di midriasi e miosi potrai comprendere i loro stati d’animo, avere indizi in più su cosa stanno realmente pensando, oltre a sviluppare ulteriormente la tua abilità di cogliere i micro segnali mandati dagli altri.