Taxi elettrici volanti, questa è la nuova frontiera della mobilità, e parte proprio dalla nostra Torino. Immaginiamo la città del futuro, non ci appare forse avveniristica, come quelle che vediamo nei film di fantascienza, piene di veicoli volanti? Quell’immagine del futuro potrebbe non essere poi così lontana visto che a Torino la Joby Aviation, una società di origini californiane che dal 2009 progetta aero taxi elettrici per la mobilità urbana. sta per insediarsi proprio sotto la Mole della “città dei quattro fiumi”.
Tutto pronto per il primo collaudo
La start-up è stata recentemente quotata alla borsa di New York, e promette di fare passi da gigante in questa nuova tecnologia dedicata alla mobilità. L’azienda californiana infatti, grazie all’unione con Reinvent Technologies Partners, una società-veicolo da 690 milioni di dollari e proprietà di Reid Hoffman, fondatore di Linkedin, e Mark Pincus, titolare di Zynca, può oggi permettersi di sostenere l’ambizioso progetto Sky Gate, un moderno acceleratore tecnologico dedicato all’innovazione nel settore della mobilità verticale.
A conquistare i cieli di Torino sarà presto ANN2, il primo velivolo a propulsione elettrica ibrida con turbina e batterie in grado di decollare e di atterrare verticalmente proprio come i droni a cui oramai siamo abituati.
Oggetti volanti versatili, maneggevoli, che è possibile programmare per seguire rotte specifiche, atterrare in sicurezza in caso di mancanza di energia, mantenersi lontani da altri velivoli, grazie a un sistema anticollisione. ANN2 è stato ideato per il trasporto di passeggeri su tratte interurbane di qualche centinaio di chilometri, alla velocità di 300Km orari. Sviluppato dall’azienda italiana Manta Aircraft, l’ANN2 sta per affrontare il suo percorso di certificazione grazie all’accordo con SkyGate, l’acceleratore dedicato all’Advanced Air Mobility (AAM), il cui compito è quello di facilitare tutti quei progetti appartenenti al segmento della nuova aviazione generale.
Quello della mobilità aerea cittadina è un concetto ancora astratto, considerato uno degli obiettivi prossimi dell’umanità, reso possibile dagli straordinari sviluppi tecnologici degli ultimi anni e che in un futuro che oramai si considera “prossimo” cambierà radicalmente la mobilità, lasciando a terra vialetti alberati e piste ciclabili, per delegare alle nuvole la mobilità veloce. Ed in effetti, considerati i semafori, gli incroci, il traffico delle medie e grandi città, andare in automobile non può davvero essere considerato un modo per spostarsi “velocemente”.
Non prima del 2024
Joby Aviation, la compagnia aerospaziale californiana, dopo aver sviluppato un proprio eVTOL – un velivolo spinto da quattro motori elettrici con 300 km/h di velocità massima che può ospitare fino a quattro passeggeri – punta sul servizio di taxi aereo. La società ora vuole ottenere la certificazione Easa (European Union Aviation Safety), ed entro il 2023 la G-1 della FAA (Federal Aviation Administration), certificato di sicurezza dalla Federal Aviation Administration, l’agenzia governativa degli Stati Uniti che regola l’aviazione civile. Questo le permetterà di diventare la prima compagnia di taxi volanti al mondo certificata in due grandi continenti e di far volare ufficialmente al servizio degli utenti il primo taxi aereo entro il 2024.