Quando parliamo di “sistema”, cosa intendiamo nello specifico?
“Un Sistema è un insieme di elementi che sono collegati tra loro in un rapporto in continuo mutamento”.
Anurag Gaeta
Il comportamento sistemico si verifica quando gli esseri umani operano in un gruppo come se fossero un unico organismo.. In altre parole, un sistema è un gruppo di persone che regolarmente lavorano, imparano o giocano insieme. Ad esempio in un’azienda comprende tutti, dai proprietari, ai fondatori, al consiglio di amministrazione, i dipendenti, le altre aziende, i dipartimenti, i prodotti, il mercato, i clienti, le varie squadre all’interno delle aziende. E questo tipo di distribuzione riguarda organizzazioni come società sportive, scuole, ospedali, amministrazioni, e chi più ne ha più ne metta.
Il denominatore comune di queste organizzazioni è quello di essere assoggettati agli stessi principi sistemici pur sviluppando culture molto diverse. Il nostro primo sistema è la nostra famiglia, è qui che facciamo esperienza dell’interdipendenza e del soggiacere alla cultura familiare e ai principi sistemici.
Principi di cui, il più delle volte, non siamo consapevoli, esattamente come non siamo consapevoli di molte cose quando vi siamo immersi dentro. Conosci quella storiella che racconta di due pesci, ripresa diversi anni fa dallo scrittore americano David Foster Wallace? La storiella narra di due giovani pesci che nuotano sereni e spensierati. A un certo punto incontrano un pesce più anziano proveniente dalla direzione opposta. Questo fa un cenno di saluto e dice: «Salve ragazzi! Com’è l’acqua oggi?». I due giovani pesci proseguono per un po’ finché, arrestandosi di colpo, uno guarda l’altro e stupito si domanda: «Acqua? Che cos’è l’acqua?».
Rendersi conto del sistema
Talvolta non ci si rende conto di ciò che ci sta intorno. Molti aspetti della nostra esperienza comune, come quello di vivere la quotidianità di un’organizzazione aziendale, non sono evidenti proprio perché presenti da sempre sullo sfondo delle nostre routine. Così rimangono difficilmente individuabili le dinamiche, ancora meno le ragioni degli attriti che diventano nel tempo pressoché invisibili. E in un’ottica di change management, quanto è importante invece?
Questa incomprensione del comportamento sistemico, fa parte di noi in modo naturale. Questo perché siamo concentrati a mantenere il nostro personale equilibrio, gestire le nostre risorse individuali, più che dedicarci a quelle dell’intero sistema. Un approccio che portiamo con noi in tutti i gruppi a cui apparteniamo e per tutta la nostra vita. Istintivamente sentiamo di dover perpetuare un certo modello di “comportamento corretto” in tali gruppi senza doverci pensare.
Gli altri non sempre condividono il nostro istinto su ciò che è il “comportamento corretto”, questo perché ognuno ha il proprio, che ha coltivato insieme a un complesso bagaglio di educazione, convinzioni, emozioni, stati d’animo e sentimenti. Così, in un gruppo composto di tante individualità, più sono gli elementi a partecipare, più c’è spazio per l’incomprensione.
COSTELLAZIONI: IL METODO PER DECIFRARE I SISTEMI
Le Costellazioni Sistemiche, note anche come Costellazioni Sistemiche aziendali, sono un metodo di supporto alla consulenza alternativo. Si chiama: approccio sistemico alla complessità aziendale.
A volte, Organizzazioni e Aziende affrontano problemi diversi: l’azienda può non avere uno sviluppo adeguato, i clienti tendono a scomparire, non è possibile innovare i prodotti, i dipendenti sono in conflitto permanente e spesso se ne vanno senza una vera ragione, la fusione di due società presenta difficoltà di sviluppo o, come si discute in QUESTO articolo, due società, una giovane e una consolidata, hanno difficoltà a trovare un equilibrio collaborativo per sviluppare il business. In tutti questi casi, un’analisi razionale può darci delle tracce o può indicare parte del problema, ma con difficoltà restituisce una visione d’insieme. Cosa che invece riesce a dare un’analisi basata sulle costellazioni sistemiche, le quali possono mostrarci come si muovono i vari elementi di un’organizzazione e darci le connessioni mancanti.
Il successo di questa metodologia all’interno di aziende come Daimler-Chrysler, IBM o BMW, contribuisce al suo crescente interesse in tutta Europa.
Recenti indagini, e gli sviluppi in questo campo, ci hanno permesso di scoprire con sempre maggiore successo nuovi metodi di analisi e come le organizzazioni evolvono e si sviluppano. Il successo di un team aziendale è simile in molti aspetti a quello di una squadra di calcio, e dipende dal fatto che ogni persona della formazione si trovi nella giusta posizione e abbia la piena consapevolezza di quali sono il suo ruolo, le sue potenzialità, le sue mansioni, i suoi tempi ecc. Quando nel team tutti hanno conoscenza di questi aspetti anche per quanto riguarda gli altri componenti e si muovono l’uno nei confronti degli altri, a favore di un adattamento ottimale all’interno del sistema, favoriscono la sinergia nel gruppo..
“Quando la struttura sistemica di un team, di un’azienda o di un mercato diventa chiara, è molto più facile capire cosa fare per applicare i giusti correttivi.” A dirlo è Anurag Gaeta, uno dei maggiori esperti in Italia di Approcci Sistemici alle Complessità Aziendali.
Problemi complessi, legati alla struttura organizzativa, alla leadership o al riconoscimento appropriato dei dipendenti, possono avere soluzioni spesso molto semplici, anche se di sovente non sono evidenti. Ed è per questo che imprenditori, manager e consulenti guardano con grande curiosità alle soluzioni trovate con le Costellazioni Organizzative.
Tecnica di rappresentazione
La tecnica originaria di una “Costellazione di Sistema” consiste in un processo in cui individui che non sono coinvolti nella situazione problematica aziendale vengono utilizzati per rappresentare persone o parti dell’azienda come i dipendenti, i reparti, i clienti, i fornitori, i prodotti, ecc.
Il cliente colloca intuitivamente questi “rappresentanti” in una posizione che ritiene adeguata. Successivamente, quei “rappresentanti” raccontano cosa sentono, quali movimenti vorrebbero fare e se sentono che manca qualcuno o qualcosa. I rappresentanti cambiano posizione finché non si sentono in una “posizione adeguata” e finché il sistema non trova il proprio equilibrio. Dunque, il consulente sistemico qualificato utilizza il feedback dei partecipanti per rivelare dinamiche nascoste e indicare soluzioni possibili. Le soluzioni trovate con partecipanti in presenza hanno quindi efficacia proprio perché ogni elemento in gioco può restituire i suoi feedback in tempo reale.
“Le sessioni one-to-one sono molto preziose e permettono di scoprire criticità e soluzioni velocemente e senza fatica”
“Sono pochi quei facilitatori che conducono sessioni private online – sottolinea Anurag Gaeta – perché il facilitatore deve saper accedere al campo in modo profondo, ma questo tipo di sessioni, non solo hanno uguale efficacia di una rappresentazione di gruppo, ma hanno anche il vantaggio di poter mostrare risultati velocemente anche in sessioni online, aiutando in modo prezioso dirigenti, imprenditori, CEO, alla ricerca di una diagnosi preventiva e di portare maggiore chiarezza su cosa effettivamente serva fare nella loro organizzazione”
La vera caratteristica interessante di questa metodologia è che il cliente rimane con un’immagine chiara della situazione attuale, l’eventuale soluzione e il processo che deve compiere.
Tutto è fatto in modo intuitivo e fluido, quindi la soluzione rimane totalmente integrata dal cliente permettendo un’applicazione più facile. Qualsiasi persona in una posizione di responsabilità (nell’industria, nel commercio, nei servizi, nel governo, organizzazione sanitaria o educativa) può beneficiare di questa metodologia per trovare soluzioni di straordinaria chiarezza in un tempo molto breve.