Con Giacomo Librizzi parliamo di una realtà tutta italiana che sta spingendo sull’acceleratore proponendo il meglio dell’offerta enogastronomica siciliana. Nata in piena pandemia, la startup vuole dare la possibilità ai piccoli produttori isolani di farsi conoscere nel resto d’Italia e del mondo, ricreando un’emozione a ogni boccone: ecco Sicily Addict.
Dalla Sicilia con sapore
Il mercato agroalimentare italiano fa venire l’acquolina in bocca a tutto il mondo. Sebbene il 2020 sia stato un anno piuttosto difficile per molti settori, le esportazioni di cibo Made in Italy, secondo un’analisi della Coldiretti, hanno resistito e sono addirittura cresciute (di circa il 3,5%) durante i mesi più critici.
Nonostante questa ampia richiesta di cibo italiano, trovare prodotti italiani di qualità all’estero è molto più difficile di quanto ci si immagini. Il prezzo elevato rischia di rendere tanti articoli inaccessibili e per i consumatori non è sempre possibile valutare l’effettiva qualità di un prodotto rispetto a un altro.
Avendo vissuto questo problema in prima persona tutte le volte che era in visita dai nonni in Svizzera, a 19 anni Giacomo Librizzi, giovane imprenditore di Mirto, capisce che non c’è più tempo da perdere. Per questo crea un e-commerce che, dopo alcuni anni di alti e bassi, si trasforma in un nuovo progetto ancora più grande e ambizioso: Sicily Addict.
Sicily Addict
Sicily Addict è una startup nata a marzo 2020 e nasce dalla voglia di ridare voce alla Sicilia, ai suoi produttori locali e ai suoi prodotti enogastronomici unici, apprezzati in tutto il mondo. Il progetto prende vita nel 2012 da Giacomo Librizzi, siciliano doc e appassionato di digital marketing, cresciuto lavorando nel supermercato della famiglia, ma viene finalizzato solo qualche anno dopo, grazie all’aiuto del fratello videomaker.
Sicily Addict è una startup che si basa sulle eccellenze gastronomiche siciliane. Obiettivo? Farle arrivare nel resto del mondo. “Oltre a colmare il gap conoscitivo della realtà produttiva siciliana, il nostro obiettivo è quello di ridare la parola ai produttori che, avendo la possibilità di raccontarsi, svelano i retroscena di produzioni difficili, rese insostenibili negli anni a causa della concorrenza della GDO”, afferma Giacomo Librizzi, CEO di Sicily Addict.
Tradizioni tutte da costruire
In ogni luogo d’Italia esistono tradizioni culinarie diverse che ogni famiglia, a sua volta, personalizza in base ai propri riti e usanze. Ogni ricetta, che sia dolce o salata, viene resa unica dalle abitudini di mamme, nonne, bisnonne e così via.
Tuttavia, con il diffondersi dei nuovi stili di vita e alimentari dettati spesso da orari frenetici, lavoro e impegni, gli italiani hanno sempre meno tempo a disposizione per cucinare.
Per evitare che abitudini così belle vengano accantonate, Sicily Addict mette a disposizione tutti gli strumenti per dare vita a tradizioni nuove di zecca. Tramite il kit cannolo, ad esempio, ogni famiglia ha la possibilità di realizzare un dolce tipico siciliano calibrando ingredienti e guarnizioni a seconda delle proprie preferenze.
“La nostra soddisfazione più grande è l’emozione che provano i nostri clienti, soprattutto quando riceviamo foto che ritraggono i nonni e i loro nipotini mentre ricreano uno dei dolci che hanno rallegrato la nostra infanzia e quella di tanti altri siciliani” aggiunge Giacomo.
Non solo cannoli
Chi immagina la Sicilia, spesso, è portato a pensare che i prodotti tipici siano solo le tipologie di dolci più note, come i cannoli o le cassate. Niente di più sbagliato: la tradizione enogastronomica siciliana comprende numerosi altri prodotti, compresi vini, oli e articoli di rosticceria e gastronomia.
Includendo nelle proprie box prodotti di qualità provenienti da ogni parte della regione (e non relativi a un’unica fascia del territorio), Sicily Addict desidera far conoscere la Sicilia soprattutto a tutte quelle persone che in Sicilia non hanno mai messo piede.
Le numerose box Sicily Addict, nominate come le città o in base alle tipologie di prodotto che contengono, sono realizzate per scelta unicamente con prodotti non presenti in GDO.
Un’esperienza scalabile
Quando si ha a che fare con prodotti freschi, l’organizzazione e la gestione delle spedizioni richiede numerose accortezze: per arrivare a creare dei packaging come quelli attuali, sono stati necessari numerosi tentativi e crash test.
Lanciato a febbraio 2020, il progetto Sicily Addict ad oggi ha convinto più di 18mila persone.
Tra gennaio e luglio 2021 i ricavi dell’e-commerce hanno raddoppiato quelli del 2020, registrando più di 17000 ordini e un fatturato pari a 673mila euro.
Obiettivi per il futuro?
“Rendere replicabile il modello Sicily Addict nel resto delle regioni italiane. Pensiamo che ogni regione abbia prodotti specifici e tradizioni particolari e per questo non può essere raccontata allo stesso modo: è necessario trovare la chiave giusta per dare giusta importanza a tutte le bellezze”
Così Giacomo Librizzi, CEO di Sicily Addict., conclude la nostra intervista dandoci un’ultima notizia: la startup siciliana prevede per il 2022 di aprire ai mercati Europei, partendo dalla Germania, mirando a mantenere il modello consolidato in Italia basato su consegne rapide a un costo accessibile.