Mi piacerebbe farvi calare in un tipico contesto delle costellazioni sistemiche, nella sua magia, nella sua straordinaria capacità di mostrare l’invisibile, nascosto alle consuete analisi di quei formatori che si approcciano con numeri e dati alle dinamiche aziendali. Quella di cui vi parlerò è una storia di management tratta dalla mia prassi di coaching individuale, di docente nei laboratori sistemici e di consulente e formatore in azienda
Chi legge la mia Rubrica qui su InsideMagazine, o il blog che curo su noem.it, sa che scrivo per diffondere la prassi dell’osservazione sia sistemica, sia individuale e che il mio punto di attenzione è sempre innanzitutto il benessere dell’individuo oltre che quello dell’organizzazione.
Il Pensare e Agire Sistemico
Innanzitutto la doverosa premessa per il lettore che non conosce ancora le costellazioni sistemiche come metodo di analisi delle dinamiche aziendali.
L’azienda, o qualsiasi gruppo di persone organizzate intorno a uno scopo, si comporta come un organismo. Tale organismo cerca un continuo equilibrio rispetto alle sollecitazioni interne ed esterne. Come un organismo, prassi dell’Osservazione serve a fare prevenzione sulle più consuete problematiche di management, oppure le Costellazioni possono servire per intervenire affinché il malanno non si accentui.
Dunque, in estrema sintesi, il mio lavoro in fondo non si riduce che a questo: la prevenzione e cura dei malanni aziendali. E proprio di uno di questi virus aziendali vi parlerò in questo articolo. E’ la storia di un’azienda familiare.
Se avete cliccato sul link precedente, avete scoperto molto sulla realtà delle aziende familiari in Italia. Nel nostro Paese una vera ricchezza, anche se non sempre l‘azienda familiare fa la felicità dei membri della famiglia. La storia che voglio raccontare oggi è infatti quella di un imprenditore, capo di un’impresa familiare, che dopo aver gestito, nei suoi anni ruggenti, la sua impresa ereditata dal padre e praticamente da solo, averla mantenuta sugli alti standard di qualità dei prodotti e aver ottenuto grandi successi, si trova “circondato” dai figli ormai cresciuti – e che cominciano a dire la loro.
In azienda continui conflitti tra figli e padre provocano un ambiente complicato in cui per primo il padre imprenditore si sente frustrato e confuso. Così arriva a chiedere il mio aiuto. Il suo obiettivo: vorrebbe più armonia con i figli e riprendere la leadership evitando conflitti inutili.
La costellazione in un’azienda familiare
Dalla costellazione che mettiamo in scena, emerge una chiara differenziazione dell’apporto dei quattro figli. Il primo dei figli è completamente identificato con la missione dell’azienda . Nella costellazione appare al fianco del padre, pieno di energia e motivato.
Gli altri figli sono posizionati in modo chiaramente disordinato rispetto agli ordini sistemici. Nessuno guarda allo scopo dell’azienda.
Infatti, il secondo figlio non sa qual è il suo posto. E si muove senza pace nel campo, cercando un posto che non trova.
Il terzo figlio è posto di fronte al padre e ne cerca l’attenzione, mostrando un atteggiamento di sfida.
Il quarto guarda fuori dal campo, in una direzione opposta a quella dello scopo dell’azienda. Sta cercando qualcosa fuori dal campo. Non essendoci stati traumi aziendali, deduco che stia cercando di andare via.
La febbre sistemica è alta e non c’è voluto molto per evidenziare il forte conflitto tra famiglia e azienda. Tre dei quattro figli manifestano un’insofferenza evidente e, in effetti, inutile. Sono in azienda non per personali ambizioni, per manifestare la loro creatività ed esprimersi con passione e motivazione in quel mondo, ma per il legame familiare, che in questo caso nuoce all’azienda e a loro.
Cosa fa un consulente sistemico come me?
Un consulente sistemico innanzitutto deve decidere la diagnosi, e poi prescrivere la cura. Sì, proprio come succede con le normali malattie, anche le nostre aziende possono ammalarsi. E proprio come succede nelle malattie, non riusciamo a vedere il virus che le mette in ginocchio. Dal punto di vista del management, nonostante le nostre azioni siano simili a quelle di altre aziende, i nostri risultati scarseggiano, il clima è denso e spesso cupo. Cosa succede nello specifico che provochi la crisi non è del tutto evidente, così come le soluzioni da intraprendere, e mentre il tempo passa le cose non fanno che peggiorare. Cosa fare?
Questo è un tema classico delle imprese: essendo fatte di persone, sono le interazioni tra queste che fanno la differenza. E molto più spesso di quanto vogliamo considerare, proprio nella nostra azienda probabilmente serpeggiano alcune dinamiche distruttive come malumori, attriti, piccole faide che ne soffocano la linfa vitale. Ne ho parlato in questo articolo sulle routine in azienda. Esposte a questo tipo di interferenze lo sono più che mai le aziende familiari, che sono come un magnete per i conflitti parentali. La ragione di partenza è semplice e banale: i genitori, spesso animati dalle migliori intenzioni, tirano a loro i figli, i quali invece vorrebbero divincolarsi, ma non ce la fanno. E più ci provano e più sentono un cappio che li stringe.
In questi casi, come l’imprenditore potrà recuperare il rapporto con i figli? C’è per i figli una possibilità di restare in azienda, rimanendo però connessi alla loro creatività?
Come succede nelle migliori serie televisive di Netflix, vi rimando alla prossima puntata per scoprire la soluzione individuata molto chiaramente nella costellazione sistemica fatta.