Si auspicava un afflusso di oltre 25 milioni di visitatori, aziende e ospiti di tutto il mondo in occasione di EXPO Dubai 2020 e, ad oggi, i numeri sembrano confermare le previsioni, ed anzi superarle.
Scopriamo insieme come l’esposizione mondiale sita negli Emirati Arabi Uniti stia avendo un impatto grandioso sull’economia interna, e non solo.
EXPO DUBAI: UNA STORIA DI SUCCESSO
L’Expo di Dubai è la 35esima fiera mondiale degli ultimi 170 anni, ideata per condividere idee e innovazioni con il maggior numero possibile di spettatori e diffondere le possibili soluzioni ad alcuni problemi che dilagano in tutto il mondo. “Connecting minds, creating future”, questo lo slogan lanciato a tema della vetrina globale inaugurata lo scorso 1 ottobre a Dubai dove innovazione, creatività e spettacolo si uniscono per offrire al pubblico un percorso formativo, educativo e rivoluzionario. Così, il più grande evento nella storia del Medio Oriente celebra, tra l’altro, il 50esimo anno di vita degli Emirati Arabi che, in un tempo così ridotto sono stati capaci di posizionarsi e primeggiare tra i Big del pianeta.
EXPO DUBAI: IL RILANCIO DELL’ECONOMIA
I benefici che EXPO DUBAI ha già portato hanno avuto inizio già ben nove anni orsono, quando l’Emirato è stato scelto per ospitare l’evento. I vantaggi sono stati di diverso tipo, sia di immagine, lustro e reputazione, sia a livello prettamente economico. Basti pensare all’incremento che ha registrato, già nella fase pre-evento, il settore immobiliare con la costruzione dei vari padiglioni e spazi adibiti ad accogliere la manifestazione; ancora in corso, invece, è un aumento senza precedenti dell’ambito dell’ospitalità, della ristorazione e dei servizi, tutti volti ad accogliere il numero da record di visitatori; per non parlare, poi, del giovamento che stanno registrando ma che, soprattutto, continueranno a registrare post evento per almeno 10 anni, le aree turistica e commerciale, che si manifesteranno quale vera eredità di EXPO al Paese.
Secondo i piani dell’emirato di Dubai, il sito di Expo, District 2020, erediterà da EXPO l’80% delle strutture e sarà destinato ad una molteplicità di funzioni. Esso, infatti, diverrà un laboratorio per disegnare un futuro ecosostenibile, contribuendo a fare di Dubai il centro propulsore di un’economia green, di soluzioni innovative, di una cultura dell’ambiente che influenzi gli affari, i modelli di business, l’industria e l’educazione di tutto il globo.
EXPO DUBAI: L’OCCASIONE PER LANCIARSI
Ovviamente, i frutti di tanto impegno si vedranno anche nelle durature relazioni che si stanno stringendo in questi proficui mesi di esposizione a Dubai, che si è oramai affermato quale principale hub internazione per intessere relazioni e contatti nel mondo. L’evento, infatti, rappresenta un’occasione di cooperazione per incontrare, nuovamente in presenza, i più celebri leader del mondo politico, culturale e imprenditoriale internazionale.
I 50 PROGETTI EMIRATINI PER RILANCIARE L’ECONOMIA A EXPO DUBAI
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato ben 50 nuovi progetti economici per incrementare la competitività dei Paesi del Golfo Persico e attrarre 126 miliardi di euro di investimenti diretti dall’estero nei prossimi 9 anni. Altre iniziative, poi, mirano a investimenti nel settore tecnologico, nell’ampliamento delle sponsorizzazioni familiari e nella creazione di siti per imprenditori e lavoratori qualificati.
Proprio quest’ultimo ambito, infatti, ha aumentato notevolmente il proprio potenziale, soprattutto negli ultimi anni in cui un numero sempre maggiore di businessman ha deciso di spostare le proprie attività negli UAE e, in particolare, a Dubai.
DUBAI: I VANATAGGI ECONOMICI OLTRE EXPO
Il gruppo sempre più cospicuo di imprenditori italiani, e non solo, che volgono lo sguardo a Dubai è in continuo aumento. Le motivazioni principali che muovono gli investitori negli Emirati Arabi sono sicuramente la burocrazia snella, la facilità nel rapporto con le banche, e, tra tutte, spicca di certo l’assenza di tassazione. Dubai, infatti, grazie alle sue note Free Zone, garantisce una facilitazione negli investimenti stranieri grazie all’azzeramento delle imposte societarie, tasse personali, Iva o tasse sull’import-export. Ecco perché le Zone Franche di Dubai rappresentano una validissima possibilità per i più avveduti e illuminati imprenditori che desiderano ottimizzare le proprie risorse. Per procedere in tal senso, tuttavia, è fondamentale affidarsi a professionisti validi e preparati.
Esistono, infatti, fonti ufficiali che operano attraverso personale qualificato e accreditato a cui è necessario fare riferimento: tra queste, il professionista di riferimento nel settore è Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice, che da oltre un decennio si occupa di trasferimento e costituzione di società a Dubai, oltre che di investimenti nei Paesi del Golfo Persico.
Grazie alla sua capacità organizzativa, permette alla sua selezionatissima clientela d’élite di completare tutte le procedure necessarie con estrema precisione e puntualità: così, il finanziere veneto è divenuto il ponte tra l’Italia e ogni nuovo business nascente a Dubai. La sua Falcon Advice gode, infatti, dell’accreditamento presso i più importanti Istituti di Credito del Paese, e così, tutto l’iter procedurale verrà avvantaggiato e concluso in appena 36 ore.