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IEA: 10 misure per limitare lo spreco di energia in attesa della svolta green

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Con l’invasione russa dell’Ucraina che ha portato a una riduzione delle forniture ai mercati petroliferi, l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha proposto un piano d’azione in dieci punti.

Per mitigare le tensioni e scongiurare l’aumento dei prezzi, bisogna concentrarsii sul settore dei trasporti e su quello della produzione di energia pulita. Tra le soluzioni anche lo smart working come modello di lavoro sempre più futuribile che, tra l’altro, viene sperimentato da molte aziende con risultati sorprendentemente positivi. Altre soluzioni proposte: domeniche a piedi e rendere più economici i trasporti pubblici.

Le 10 azioni chiave

  1. Ridurre di almeno 10 km/h i limiti di velocità sulle autostrade

    Impatto: consente di risparmiare circa 290 kb/g di consumo di petrolio dalle auto e altri 140 kb/g dai camion
  2. Quando possibile, lavoro da casa tre giorni a settimana

    Impatto: un giorno a settimana permette di risparmiare circa 170 kb/g; tre giorni 500 kb/g
  3. Domeniche senza auto nelle città

    Impatto: ogni domenica porterebbe a un risparmio di 380 kb/g; una domenica al mese circa 95 kb/g
  4. Rendere più economico l’uso dei trasporti pubblici e incentivare la micromobilità, come spostamenti a piedi o in bicicletta

    Impatto: risparmio di circa 330 kb/g
  5. Accesso alternativo con auto private sulle strade delle grandi città

    Impatto: risparmio di circa 210 kb/g
  6. Aumentare il car sharing e adottare pratiche per ridurre il consumo di carburante

    Impatto: risparmio di circa 470 kb/g
  7. Promuovere una guida efficiente per i camion che trasportano merci

    Impatto: risparmio di circa 320 kb/g
  8. Quando possibile, utilizzo dei treni notturni ad alta velocità al posto degli aerei

    Impatto: risparmio di circa 40 kb/g
  9. Evitare viaggi di lavoro con l’utilizzo di aerei preferendo opzioni alternative

    Impatto: risparmio di circa 260 kb/g
  10. Rafforzare l’adozione di veicoli elettrici più efficienti

    Impatto: risparmio di circa 100 kb/g

Per sostenere il nostro stile di vita serve anche una quantità di watt maggiore. Prima della guerra in Ucraina si prevedeva che la domanda globale di energia avrebbe vissuto un aumento tra il 25% e il 30% entro il 2040, il che in un’economia dipendente da carbone e petrolio significherebbe più CO2 ed esacerbare ulteriormente il cambiamento climatico.

Svolta green

Tuttavia, la decarbonizzazione del pianeta suggerisce un mondo diverso nel 2050: uno più accessibile, efficiente e sostenibile e guidato da energie pulite come l’idrogeno verde. Ne parlavamo già QUI.

Sebbene l’idrogeno verde sia ancora agli inizi, sembra una soluzione sempre più urgente in questo periodo, soprattutto per i paesi con energia rinnovabile a basso costo che stanno investendo nella tecnologia. Tanto per fare un esempio la Cina mira a mettere in circolazione un milione di veicoli a celle a combustibile a idrogeno entro il 2030.

Progetti simili sono in corso in Corea del Sud, Malesia, Norvegia e Stati Uniti, dove lo stato della California sta lavorando per eliminare gradualmente gli autobus a combustibili fossili entro il 2040. E la strategia sull’idrogeno 2030 della Commissione europea, chiede di aumentare la capacità dell’idrogeno da 0,1 gigawatt oggi a 500 gigawatt entro il 2050. Per questo Goldman Sachs aveva previsto prima del conflitto tra Russia e Ucraina che l’idrogeno verde avrebbe dato vita ad un florido mercato che secondo le proiezioni arriverà a far girare 12 trilioni di dollari entro trent’anni.

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