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Il Mamì diventa un “ufficio diffuso”: nasce il rito del Cafè Allongé

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Contro il “logorio della vita moderna” il locale di Rivabella propone un nuovo format di accoglienza all’insegna dei ritmi slow. Severine Isabey: “Vogliamo dare importanza alla lentezza del tempo”

L’ufficio in un bistrot

In attesa della nuova edizione del “Sex Parler” (ciak il 4 novembre con una serata consacrata al mondo Drag), il Mamì Bistrot di Rivabella (Rn) inaugura un nuovo cliché, quello dell’ufficio “diffuso”. 

Nella logica – sempre più in voga – del co-working, il locale di via Toscanelli apre le porte a professionisti e business-man, quelli che – stanchi della formalità ingessata dell’ufficio – vogliono concedersi una giornata di lavoro in una location più stimolante e gradevole. 

In questa logica è nata l’idea del Cafè Allongé, un rituale molto in voga nei bistrot francesi. Si tratta di quel caffè che vediamo servire spesso in situazioni di convivialità nelle nostre serie tv preferite: Happy Days, Friends, Grey’s Anatomy e Una mamma per amica: “Abbiamo pensato di riproporlo al Mamì per dare importanza alla lentezza del tempo – spiega la titolare Severine Isabey -. Noi non siamo un Fast-Food, ma un locale nato per i ritmi slow. Ci piacerebbe diventare un luogo di aggregazione per il classico uomo d’affari, che mentre lavora al Pc, si concede alle nostre coccole in compagnia di un caffè che non finisce mai”. 

E per lanciare questo nuovo format, tutti i giovedì ed i venerdì mattina, il Cafè Allongé lo offre il Mamì: “Non è un banale cadeau di benvenuto, ma è il nostro modo per dirti: se sei stanco e un po’ stressato rilassati con noi”.

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