///

Uffici pet friendly: come gli animali domestici motivano il personale a tornare in ufficio

4 mins read

Se pensi che portare un cane al lavoro con te possa distrarre te e i tuoi colleghi, considera l’esempio di Toby Griffin che ne ha portati addirittura due in ufficio ottenendo stupefacenti riscontri dai suoi capi, dai colleghi, dai suoi fedeli amici e… da se stesso.

I cani del signor Griffin

Il signor Griffin, che è a capo dell’IT per l’agenzia di marketing Rise at Seven, si presenta abitualmente ormai al quartier generale di Sheffield con i suoi amici pelosi, Jesse e Oscar. Qualcosa di anomalo, direte voi, e invece è un mood che prende piede in tanti uffici che, in questo modo, passano facilmente da essere luoghi tediosi dove le pause sono malviste, se non quelle consentite alla macchinetta del caffè, a uffici “pet friendly”, più rilassanti, motivanti, piacevoli da vivere nel quotidiano, con tutte le conseguenze (positive) del caso.

Ne parlavamo già in QUESTO ARTICOLO, ispirato a un post di Gabriele Stroppa, Co-Founder at Playground, Silverskin, il quale aveva pubblicato sul suo profilo LinkedIn alcuni dati particolarmente motivanti, e non solo per chi ha un amico a quattro zampe, sugli uffici pet friendly. “Quando vado in agenzia con Deni – ha scritto – le persone che lavorano nel mio complesso mi fanno sempre la stessa domanda: Ma come, ti fanno portare il cane in ufficio?” La sua risposta è: sì, perché ne giovano tutti. E come Stroppa, così Griffin:

“Darmi il permesso di portare i miei cani in ufficio ha significato un salto di qualità nella vita lavorativa di tutti, mia, dei miei colleghi e di entrambi i miei collie”, ha detto. “Due cani meravigliosi che ogni giorno incontrano nuove persone, fanno nuove esperienze mentre io trascorro più tempo al lavoro con entusiasmo assieme ai miei colleghi. Per quanto mi riguarda, è una situazione davvero vantaggiosa per tutti”.

Alla ricerca di una vita migliore

Come migliaia (probabilmente milioni) di altre persone nel mondo ormai, il signor Griffin ha preso l’abitudine di portare i suoi cani in ufficio durante i mesi più duri della pandemia. Con la maggior parte di noi che lavorava a casa in quel momento a causa dei blocchi alla circolazione, c’è stato un enorme aumento nella richiesta di animali domestici dovuta al fatto che le persone volevano avere compagnia durante le loro giornate.

Tuttavia, tornare alle vecchie routine lavorative dopo la crisi pandemica, e continuare a badare allo stesso modo al nuovo amico da compagnia, è diventato un problema per molti. La prima risorsa a cui pensare sono stati gli amici o i familiari quando se ne trova che si prestano a tenerli con loro durante le ore di lavoro. La seconda, pagare per costosi asili nido o dog sitter. Per alcuni la terza è stata addirittura trovare un nuovo lavoro che gli permettesse di continuare a lavorare da casa a tempo pieno.

È stato per aiutare i dipendenti come Mr. Griffin a tornare più facilmente e felicemente in ufficio, che i capi di Rise hanno deciso di permettere a tutti di portarvi i loro cani. Mia King, uno dei dirigenti dell’azienda, ha affermato che, “anziché essere una distrazione, avere animali da compagnia al lavoro ha effettivamente e imprevedibilmente reso il personale più efficiente“.

“Non solo i cani portano conforto all’interno di una casa, ma aiutano anche ad aumentare la produttività sul posto di lavoro”

La conseguenza collaterale a cui alla Rise non avevano pensato dando quel permesso, è stata la capacità degli animali domestici di “addolcire” l’ambiente di lavoro, rendendo le persone più comunicative e aperte, abbassando le tensioni che normalmente abitano tra le pareti di un ufficio e trovando un motivo “giusto” per prendersi una pausa di qualità, magari all’aria aperta per fare il giro del palazzo o una scappata al giardino di fronte con l’amico a quattro zampe di turno. Tutto questo si è tradotto in maggiore relax e produttività, capacità di problem solving e velocità nello svolgimento delle diverse mansioni. E, in breve tempo, in molti casi anche i fatturati sono cresciuti.

Alla ricerca di nuovi benefit

Sebbene sia probabile che trovare cani su un luogo di lavoro rimarrà comunque un’eccezione, questo esempio fa parte di una tendenza più ampia: la ricerca da parte di molte aziende di migliorare l’esperienza dell’ufficio. Per questo le aziende che introducono nuovi incentivi per cercare di rendere il personale più felice di entrare in ufficio più spesso, hanno nel concetto del pet friendly una soluzione facile, a zero costi e a portata di mano.

Il motore di ricerca di lavoro Adzuna ha riportato un dato interessante: il numero di annunci che mettono in evidenza i “vantaggi in ufficio”, tra cui c’è anche quello della possibilità di portare il proprio animale domestico con sé, sono più che raddoppiati negli ultimi mesi. Altri incentivi vanno dalle lezioni di lingue straniere, al cibo complementare, all’assistenza all’infanzia.

“I dipendenti non hanno fretta di scappare dall’ufficio, dopo averne apprezzato la maggiore accoglienza, e questo rende più facile la produttività e il migliore equilibrio tra lavoro e vita privata che deriva dal lavoro a distanza”, afferma Paul Lewis, chief marketing officer di Adzuna. “Di conseguenza, le aziende si stanno dedicando con più attenzione alla ricerca di modi nuovi e unici per attirare i dipendenti in ufficio”.

Nella società di pianificazione finanziaria First Wealth con sede nel centro di Londra, i lavoratori sono stati tentati di tornare a lavorare in ufficio abbandonando lo smartworking grazie all’offerta di sessioni gratuite in una palestra vicina. E’ solo un altro esempio di come il concetto di lavoro e di ufficio stia evolvendo velocemente, per essere integrato nella notra vita in senso generale. Il lavoro, cioé, non deve essere quell’interruzione indesiderata ma necessaria nelle nostre esistenze, ma deve essere necessariamente un suo aspetto di valore del tutto e per tutto integrato. Questo senso di continuità con ciò che siamo, le nostre aspirazioni, i nostri valori lo stiamo scoprendo solamente negli ultimi tempi, grazie anche alla recente crisi che ci ha stravolto le esistenze e, come è noto, una crisi può essere anche sinonimo di opportunità.

Portare umanità negli uffici è una buona alternativa a lasciare che le persone la cerchino altrove. Un fedele amico è in grado di fare anche questo regalo: darci più vantaggi al lavoro e in ufficio dove, chi lo ha sperimentato, diventa più produttivo, perché ci si sente più integrato, sostenuto, più felice e motivato. Bau.

Paul Fasciano, Direttore di InsideMagazine e del Gruppo Editoriale Inside, è un mental coach prestato al mondo della comunicazione digitale. Con un background accademico in sociologia e una formazione in PNL, mindfulness e neuroscienze, ha dedicato oltre tre decenni allo studio delle dinamiche sociali odierne. E' autore di varie pubblicazioni incentrate sulla crescita personale nel complesso contesto contemporaneo. La sua missione è fornire ai professionisti le informazioni più aggiornate e rilevanti, migliorando la loro comunicazione e potenziando il loro mindset con strategie efficaci e mirate.

Latest from Business

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z