In questa intervista COACHINACTION Veronica Medda, Imprenditrice e PNL Coach, ci spiega come cambiare il nostro approccio alla gestione del tempo per fare in modo che sia al nostro servizio.
La Mary Poppins del Business al servizio di esseri umani, professionisti e imprenditori con il fuoco dentro
Veronica Medda si definisce la Mary Poppins del Business. Come Mary Poppins, entra nella vita delle persone che hanno bisogno di aiuto, tira fuori dalla valigia gli strumenti che possono essere utili durante il viaggio, li mostra e li rende accessibili nel processo di sviluppo del potenziale.
Coniuga amore e business, perché i business di successo sono quelli che hanno la missione di donare agli altri una trasformazione profonda.
Parte dalla Facoltà di Giurisprudenza, un sistema all’interno del quale vede schemi e dogmi che non hanno ragione di esistere e comprende che il suo grande apporto in questo mondo consiste nel cogliere un punto di vista totalmente diverso e mostrarlo alle altre persone.
Attenta alla visione sistemica di ogni organizzazione, passa all’alta finanza per osservare come influenza e manipola i sottosistemi.
Capisce di voler mettere le sue esperienze e competenze al servizio di esseri umani, professionisti e imprenditori con il fuoco dentro e decide di rendere accessibili a molte persone strumenti e informazioni che solitamente vengono messi a disposizione solo di un’elite.
In questa missione il Coaching è l’arma più potente, come lo zucchero di Mary Poppins, “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù”.
CoachInAction. L’intervista a Veronica Medda
Cosa rappresenta il termine “Coaching” per te e in che modo oggi stai condividendo la sua potenzialità col mondo?
Il termine Coaching rappresenta per me uno strumento di potenziamento delle prestazioni del business e ritengo sia oggi fondamentale incrementarlo nella nostra vita a 360 gradi. Ne condivido e diffondo la potenzialità lavorando con professionisti e imprenditori eccellenti che si sentono pronti a fare il ”salto quantico”, ossia quel salto di qualità che permette loro di gestire e influenzare il piano materiale e il piano astrale, con l’obiettivo di diventare punti di riferimento su scala nazionale e internazionale.
Il tempo è una risorsa gratuita a nostra disposizione ogni giorno e il modo in cui lo gestiamo ci renderà liberi. Che ne pensi?
In realtà il tempo non esiste. Ti sto dicendo una cosa forte, lo so, eppure se ci rifletti il tempo non è una risorsa, il tempo siamo noi. Ti è mai capitato di passare una domenica, una di quelle calme, in casa, magari in coppia, svegliarti tardi, fare colazione senza fretta, lasciando fluire il tempo? Ecco, se riesci a rivivere quella sensazione, ti ricorderai anche che il tempo passava molto più lento. Prima comprendiamo che il tempo siamo noi, prima smetterà di essere ”una risorsa” che ci scivola tra le dita come la sabbia.
I greci usavano due termini differenti per definire il tempo, Chronos, il tempo lineare scandito dall’orologio e Kairos, ossia il tempo nella sua dimensione spaziale.
Il tempo è una nostra modalità di approccio alle cose e possiamo fare in modo che sia al nostro servizio.
Le priorità sono alla base di una buona pianificazione giornaliera, settimanale, mensile o annuale. In che modo influisce la qualità nella scelta delle priorità?
La gestione delle priorità è importantissima. In realtà però le priorità andrebbero gestite non con la ratio, bensì con la frequenza del cuore. Mi spiego meglio. Se osservi una persona e ti soffermi su quali azioni ripetute compie ogni giorno, ogni settimana o ogni mese ti accorgerai che ci sono delle azioni che ”non compie mai” e apparentemente soffre di ”procastinazione”. Voglio sfatare un mito, la procastinazione non esiste. Ci sono solo esseri umani che si sforzano di fare qualcosa che non vogliono realmente fare col cuore, eppure se lo imprimono nella testa (e nella loro agenda) quasi volessero torturare la loro anima.
Le priorità si possono gestire organizzando l’agenda con la frequenza del cuore e più avanti ti consiglierò un esercizio molto utile a questo scopo. Alcune regole auree? Lavorare ogni giorno soltanto 1/3 della giornata, mai mettere in agenda se stessi, svago, sport o tempo libero e gestire le restanti task con una matrice di Eisenhower ristrutturata. La matrice di Eisenhower è uno strumento che aiuta a stabilire le priorità in base alla loro urgenza e importanza. Io l’ho rivista per renderla funzionale ai nostri obiettivi.
Esiste un sistema di Time Management che va bene per tutti o è necessario personalizzarlo in base al modo di pensare e di agire della persona?
Assolutamente esiste. Leggendo e studiando più di 300 libri ho scoperto un metodo che consiste nell’utilizzare la matrice di Eisenhower ristrutturata attraverso il concetto del Timing Effort, cioè lo sforzo che ci metti a compiere un’azione. Tutti parlano di fare, senza considerare però lo sforzo e l’intensità che ci devono mettere.
Il mio suggerimento è di moltiplicare per 5 il tempo che hai pianificato per svolgere un’azione. In questo modo il tempo smetterà di scapparti, riuscirai a portare a termine quello che ti sei prefissato e ti sentirai più soddisfatto. Inoltre, comincerai a ragionare sulle cose che non servono, a rispettarti di più e, così facendo, recupererai altro tempo.
Per decidere di migliorare le proprie abilità nella gestione del tempo di qualità quali sono i primi passi da fare?
Dedicare tre giornate intere a disegnare su carta il proprio life design e decidere qui e ora come vorresti che fosse la tua vita da qui fino alla fine.
In base alle risposte che ti sarai dato, deciderai come gestire il tempo che ti resta.
Il risultato sarà davvero magico, perchè ti accorgerai che scegliere di lavorare solo un giorno a settimana diverrà facile e immediato. Siamo esseri viventi e abbiamo bisogno di nutrimento ed equilibrio tra le diverse aree della vita.
Non tutte le attività sono pianificabili. Come possiamo gestire gli imprevisti in modo funzionale? E’ una questione di mindset ?
In realtà le attività non pianificabili rappresentano una manna dal cielo perchè rispondono al principio aureo del ”nulla accade per caso”. Se ci pensi sono quegli eventi di cui avevi bisogno per intraprendere la strada giusta. Sono distorsioni della realtà fondamentali per farti vedere dove cambiare strada. Gestire tutto ciò in modo funzionale significa riprogrammare la propria mente e saper osservare la realtà sotto una ”questione di energia”. Ricordiamoci che Nicola Tesla disse che è tutta questione di energia e frequenza. Basta saper guardare il tutto da un altro punto di vista.
Come riesci a conciliare mente e cuore nella tua vita e nelle sessioni di Coaching?
E’ facile. Basta partire dal cuore e utilizzare la mente quando, una volta scavato a fondo nei blocchi, la persona ha necessità di mettere a terra tutto ciò che ha tirato fuori dal suo cuore. Nelle sessioni è fondamentale aprirsi e comunicare con il nostro bambino interiore per portare la persona a risultati profondi ed eccellenti.
Scavare attraverso il Coaching è come utilizzare una pala anziché un cucchiaino. L’importante è fornire alle persone gli strumenti affinchè possano scavare in autonomia, altrimenti saranno sempre dipendenti da noi.
Un ambito dove spesso vi è resistenza è la delega. In questa fase di crescita professionale, la qualità della delega da cosa dipende?
Per me il concetto di delega è superato. Oggi parlo di condivisione. Sono passata da un team a cui delegavo mansioni ad un vero e proprio Dream Team di 49 persone con cui condivido un business. Quando ragionavo in ottica di delega, avevo collaboratori che si sentivano in gabbia, ora ho partner “liberi” che condividono la mia stessa visione e i miei sogni.
La ricerca di equilibrio tra vita professionale e personale è un obiettivo comune tra imprenditori e professionisti. Come possiamo ricavare tempo di qualità da dedicare alla famiglia e alle proprie passioni?
La risposta si nasconde dietro il disegno di un equilibrio in tutte le aree della vita. Utilizzare periodicamente uno strumento come “la ruota della vita” ci permette di fare self-coaching, di individuare il modo corretto per mettere le diverse aree in equilibrio e comprendere a fondo quali dinamiche relazionali ci rafforzano e quali ci indeboliscono, fino a farci arrivare ad un perfetto mix tra vita professionale, personale e familiare.
La ruota della vita è un sistema che ci consente davvero di ascoltarci e il tempo di qualità è dato da quanto siamo in equilibrio nei vari ruoli nella vita di ogni giorno.
Quanto conta l’etica e in che modo influisce nella gestione del tempo di qualità?
L’etica è un concetto soggettivo. In pochi si sono accorti di questa sfaccettatura. Alla pari dei nostri valori, è un concetto che dipende da regole che delimitano i confini del suo utilizzo. Se ci pensi, quello che per me è etico, probabilmente non lo è per un altro essere umano. L’etica quindi va intesa non solo come valore nei confronti di noi stessi, ma anche verso il mondo circostante, per essere sicuri di non ‘imprimere’ il nostro valore di etica sugli altri e lasciarli liberi di ‘essere’ come si sentono.
Come possiamo essere consapevoli di trovarci in equilibrio dopo aver compilato la ruota della vita? Come possiamo autovalutarci?
Tante persone pensano che essere in equilibrio significhi avere 10 in tutte le aree della vita. In realtà questo approccio genera frustrazione e insoddisfazione. Il vero equilibrio è stare tra 5 e 6 in ogni area. Questo esercizio va svolto ogni mese e l’autovalutazione è fondamentale perché ci consente di registrare i progressi oppure di intervenire nelle aree in cui sono andato in disequilibrio.
E’ il momento del consiglio pratico….
Consiglio a tutti di fare l’esercizio di costruzione del life design perché è davvero molto potente. Sono indicate 12 aree della nostra vita e 4 domande a cui rispondere per ogni area.
Quando una persona fa questo esercizio si accorge di quello che vuole davvero. Inoltre, rendendosi conto delle aree in cui deve migliorare, può rivolgersi a un professionista per farsi aiutare a togliere i blocchi che impediscono di fare determinate azioni.
Proponi ai nostri lettori un film coaching. Quale messaggio possiamo trarre dalla sua visione?
Consiglio la serie tv “The Order: il prezzo della magia”, in onda su Netflix. Trasmette un concetto molto importante, quello dei soldi come acceleratore magico e fa riflettere sull’importanza di interrogarsi sul prezzo che si sta pagando nella ricerca del successo.
Proponi ai nostri lettori un libro coaching. Qual è il messaggio che possiamo trarre dalla lettura?
Il libro che consiglio è “Il potere del riordino”, della scrittrice e business coach giapponese Marie Kondo. Il messaggio è in apparenza superficiale perchè riguarda il cambio dell’armadio ma in realtà provoca un cambiamento di energia in entrata e in uscita così forte da determinare un cambio di vita e di identità radicale. “Per far entrare qualcosa di nuovo, dobbiamo eliminare qualcosa di vecchio”. E dobbiamo farlo non solo con i vestiti, anche e soprattutto con i pensieri, le energie e le relazioni di cui ci circondiamo.
Grazie Veronica per aver condiviso tempo di qualità con me e tutti i lettori di Inside Magazine. Sono certo che qualcuno prenderà oggi spunti molto interessanti.
Se vuoi metterti in contatto con Veronica Medda ed il suo team vai sul sito veronicamedda.com oppure scrivi a Veronica su linkedin:
Ciao, sono Cristian Breviario! Sei un coach professionista? Aiuti ogni giorno le persone nel migliorare la propria vita personale e professionale? Vuoi condividere la cultura del coaching in Italia insieme a me?
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