Da qualche tempo si registra un costante aumento dei prezzi; a prescindere dalle motivazioni, che sono molteplici e variegate, le cifre dell’Istat parlano chiaro: su base annua il tasso di inflazione registrato a giugno 2023 è del 6,4%; per quanto si siano visti rialzi maggiori (a maggio 2023 il dato percentuale era il 7,6%), si tratta sempre di un livello di inflazione piuttosto alto; se infatti prendiamo in considerazione il 2019 (l’anno pre-pandemia), vediamo che il tasso di inflazione era bassissimo: 0,6%; nel 2020 addirittura eravamo in deflazione, ma in quest’ultimo caso il dato risentiva della particolare situazione legata alle restrizioni dovute alla pandemia da Coronavirus.
Peraltro, per quanto l’inflazione abbia rallentato la sua corsa, i dati elaborati dall’Unione Nazionale dei Consumatori parlano di prezzi particolarmente alti per quanto riguarda i prodotti dei supermercati (+11,2% rispetto al mese di giugno 2022).
Cosa fare quando i prezzi aumentano in modo eccessivo?
Quali contromisure si possono prendere quando l’aumento dei prezzi risulta eccessivo e magari si devono anche sostenere spese più o meno importanti (rinnovo dell’arredamento, acquisto di un’autovettura, debiti di vario tipo, spese impreviste ecc.), si ha anche qualche problema di liquidità o comunque non si vuole intaccare troppo pesantemente i propri risparmi?
Una possibile soluzione a queste problematiche può essere quella di richiedere un prestito personale; essenzialmente ne esistono di due tipi: finalizzati e non finalizzati; i primi, come facilmente si intuisce, sono quelli concessi per un determinato fine, come l’acquisto di un bene; i secondi invece sono quelli in cui il richiedente non deve specificare gli scopi per i quali intende utilizzare il denaro richiesto. Un prestito personale, quindi, può essere un modo per affrontare con maggiore tranquillità un momento complesso dal punto di vista finanziario.
Cosa valutare quando si richiede un prestito?
La richiesta di un prestito personale è un passo importante perché a fronte di una somma di denaro ricevuta ci si impegna alla sua puntuale restituzione, generalmente tramite il pagamento di rate mensili, entro un determinato periodo di tempo. È quindi opportuno valutare bene l’importo da richiedere per non trovarsi in difficoltà al momento del pagamento delle rate. In primis è quindi necessario fare un calcolo del prestito online tramite un apposito simulatore. Si tratta di uno strumento facilissimo da usare e che nel giro di pochi secondi può dare un’idea dell’impegno che ci si vuole assumere.
La procedura per il calcolo prestito online è molto semplice: si inseriscono l’importo che si intende richiedere e il numero di mesi in cui si intende rimborsarlo. In pochi secondi si avrà l’indicazione dell’importo mensile della rata, i tassi di interesse applicati, ovvero il TAN, Tasso Annuo Nominale, e il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, delle varie opzioni a disposizione ecc.
Se il risultato del simulatore è conforme alle proprie aspettative si possono richiedere ulteriori informazioni alla filiale della banca, altrimenti è possibile effettuare altre simulazioni magari riducendo o aumentando l’importo del prestito oppure riducendo o allungando il periodo di rimborso.
Perché è importante utilizzare un simulatore di prestito?
L’utilizzo del simulatore è importante per molte ragioni; in primis perché nel giro di brevissimo tempo ci si può fare un’idea dell’impegno che ci si andrà ad assumere e quindi permette di pianificare con esattezza le spese future e capire quanto il prestito richiesto inciderà sul bilancio familiare.
Inoltre consente di confrontare più offerte dando la possibilità di scegliere quella più adatta al proprio caso. A questo proposito è di notevole aiuto il TAEG: diversamente dal TAN, che è un tasso puro e non prende in considerazione gli oneri accessori di un prestito, ma solo gli interessi, il TAEG non solo è comprensivo di questi ultimi, ma anche di tutti quegli oneri che concorrono a determinare il costo effettivo dell’operazione per il richiedente il prestito.