La strada della produttività è un viaggio tortuoso che richiede una navigazione attenta. È una ricerca della perfetta armonia tra diligenza e svago, ‘negotium’ e ‘otium’. Il focus mode del cervello richiesto dal lavoro intenzionale, lascerà spazio al diffuse mode della gioiosa spensieratezza, in grado di generare una quantità maggiore di idee e soluzioni creative. Quindi, non è solo il concedersi una pausa, ma un modo per essere più efficienti.
Immagina, quindi sei
Immagina di essere alla guida lungo l’autostrada della vita, e da un lato c’è un cartello che recita “Accelera!” mentre dall’altro c’è un diverso cartello che dice “Rallenta!”. La sfida sta nel tracciare un percorso che eviti gli estremi. Intraprendi questo viaggio insieme a me ed esploriamo insieme i Cinque Principi che possono guidarti sulla strada verso la massima efficacia, che è quel modo di vivere in equilibrio tra produttività e soddisfazione interiore.
- Abbraccia il tuo Spirito: respira!
Riesci a sentirlo? Quel fuoco dentro di te, quel sussurro che dice: “Ce la puoi fare!”. Puoi riuscirci meglio quando ti concentri sul respiro. Dentro e fuori, e l’ossigeno porta chiarezza in te, forza, pace. La produttività inizia con la fiducia nella propria capacità. Ed il respirare è un “ritmo” ribelle che pulsa nelle tue vene, suggerendo a quel te stesso con cui parli costantemente: “ce la posso fare”. Un nuovo inno? Un nuovo mantra? Certamente! Scopri allora il tuo ritmo, respira e osserva il tuo respiro. Quando lo fai onori la tua unicità e lasci che il tuo spirito interiore emerga e sia la tua guida. La pratica del respirare osservando il respiro, ascoltandolo, porta immediatamente serenità. E’ in quella pace che puoi trovare le radici per impostare il secondo dei 5 Principi di questa Guida. - L’Intenzione… di elevarsi
I viaggi spesso nascono dal desiderio di esplorare territori inesplorati. Questi desideri per molti si traduco in frasi che iniziano così: “Mi piacerebbe”… “Vorrei”… Sappi, però, che il condizionale non funziona. Vuoi sapere cosa funziona? L’intenzione! L’intenzione (tensione interna al “campo”) equivale a una scelta di essere qualcosa di specifico. In fisica la scelta dell’osservatore è ciò che determina il “collasso della funzione d’onda“, e se lo dice la fisica! Tutto questo si può tradurre così nella tua vita: l’energia che versi nel tuo lavoro è inestimabile, ok, ma invece di lasciarti trascinare via dalla sua corrente, quanto è importante che possa essere tu a prendere il controllo ottimizzandone la resa? Ti han detto fin dalla fanciullezza: “Voglio è un’erba che cresce solamente nel giardino del re!”, ma si sono dimenticati di dirti che tu sei il re del tuo giardino. Quindi chiedi, e ti sarà dato. Nel coaching ciò che facciamo è trovare il modo di chiedere in maniera efficace. - Ponderare le opzioni
Parliamo un attimo di quel “collasso della funzione d’onda”. Cos’è questa funzione d’onda? E’ ciò che permette all’osservatore (nell’atto di osservare e quindi nel prendere una posizione rispetto all’osservato), di determinare uno stato della realtà tra infinite alternative possibili. Immagina un bivio, ogni strada conduce a un’opportunità diversa. Qui entra in gioco l’arte della valutazione: fai una pausa, siediti sul bordo di quella strada ed esamina attentamente le tue opzioni mettendole a confronto con chi sei e con i tuoi valori. Nelle sessioni di coaching con i miei coachee percorriamo ognuna di quelle alternative, scopriamo dove li conducono e che sensazioni, emozioni e stati d’animo portano con sé. Solo allora, con una visione chiara, intima, delle conseguenze delle nostre scelte possono prendere una più ferma e consapevole decisione. Chiediti ora: cosa è importante per me oggi? La scelta che farai, anche se non è evidente, inizia da qui, da una domanda che smuove una zona profonda e solitamente poco accessibile che è dentro di te. Quando scegli consapevolmente chi vuoi essere, il resto viene a cascata! - La decisione è una eco: risuona con te
La vita può essere vista come una serie concatenata di decisioni, ognuna delle quali risuona nel tempo. Come un viandante che in base all’occorrenza del momento decide quale percorso intraprendere, anche noi, senza un percorso stabilito, facilmente ci ritroviamo in luoghi dove non vorremmo essere. Le tue scelte hanno conseguenze. L’intenzione ad essere (così come sei) deve diventare la tua bussola, quella che ti guida attraverso la nebbia dell’incertezza. Ascoltarsi è la cosa più importante in questi momenti di scelta, e una volta appresa la risposta, è più facile sentirla come propria e perseguirla con convinzione profonda. Allora ok, “Va’ dove ti porta il cuore” e domandati: questo in quale modo questa meta corrisponde a chi sono Io? Lascia che le tue scelte risuonino in te, guidandoti verso un futuro di scopo e realizzazione. - Ballare come matti con il mondo
La strada per la produttività non è un ballo solitario; è un vivace tango, o se vuoi un rock-n-roll con il mondo intorno a te! Coinvolgiti, interagisci e applica le tue nuove intuizioni al ritmo della vita. Nel mio libro “Stramente: la scienza degli obiettivi” parlo dei 4 Livelli Mentali che ognuno di noi attraversa per materializzare proprio la realtà che gli fa da specchio. Le chiamo anche “Le 4 I” e sono: Intenzione, Intuizione, Informazione, Interazione. Queste possono diventare le porte da attraversare nella strada di un grande successo se le seguirai nel loro ordine. Questi “varchi” verso la profondità di noi stessi e del nostro rapporto con il nostro universo, vengono a dirci che il ruolo di quel mondo esterno è farci da specchio. Le cose non stanno funzionando? Ciò che devi fare, allora, è cambiare l’immagine che vedi riflessa. «Esse est percipi» (essere è essere percepiti), questa è l’affascinante e potente filosofia di Berkeley.
Sulle orme dell’equilibrio
Questi che abbiamo visto assieme sono 5 Principi che puoi subito fare tuoi nel tuo viaggio verso la manifestazione del meglio di te. Solo questa ti porterà alla produttività, ovvero a manifestare chi sei e cosa puoi fare, lì fuori. Non c’è altra via. Se non segui questa il burnout è assicurato!
Forse ti consolerà sapere che in questa avventura non sei solo. Fai parte di una grande tradizione di cercatori, esploratori e sognatori. Come un novello Jack Kerouac, sei “sulla strada”, e la tua vita è una narrazione in corso che puoi riscrivere quando vuoi, sceneggiatore di una storia sempre in divenire, tra sfide e trionfi. Le neuroscienze anche ci vengono in aiuto quando ci raccontano della neuroplasticità, uno dei concetti più affascinanti emersi negli ultimi decenni in questo campo e che si riferisce alla capacità del cervello di modificarsi e adattarsi in risposta all’esperienza, all’apprendimento e persino ai traumi. Questa caratteristica fondamentale consente al cervello di riorganizzare le sue connessioni neuronali, creando nuovi percorsi e rafforzando quelli esistenti.
La chiave è trovare il tuo schema, e il tuo schema segue un ritmo, abbraccia l’andirivieni della vita nel tuo modo unico. In questo percorso di cambiamento verso l’eccellenza ricorda che la Produttività, l’Efficacia, il Risultato, non è sono destinazione, ma un viaggio. “Caminante, no hay camino, se hace camino al andar“. Questo è un viaggio che non finisce mai, proprio come gli orizzonti: quando ne raggiungi uno, un nuovo orizzonte più grande di staglia di fronte a te.
Quindi, continuare a percorrere questa strada è l’unico impegno che hai, tra pause e ripartenze. Ondeggiare al tuo ritmo vuol dire riscoprire la tua produttività, la tua vita. E’ la ricerca del punto di equilibrio più dolce tra dedizione e piacere, tra negotium e otium. Trovare significato nei chilometri inesplorati per realizzare chi sei veramente, autenticamente, è la tua missione ora. Una bella sfida, non credi? Inizia, adesso.