Con Daniele Pescara, esperto del settore, torniamo a parlare di economia e tasse in occasione delle ultime dichiarazioni del Presidente dell’Agenzia delle Entrate: “il fisco non sarà mai amico dei contribuenti”. La notizia si accompagna a questa: entro l’anno partiranno i nuovi controlli per scovare gli evasori fiscali. Insomma, il clima è molto caldo… perfetto per l’Inferno Fiscale all’italiana!
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L’Agenzia delle Entrate batte cassa
L’evasione fiscale è un problema che affligge molti Paesi nel mondo, e l’Italia non fa eccezione. L’ente preposto alla lotta all’evasione fiscale in Italia è l’Agenzia delle Entrate, che ha come obiettivo quello di recuperare il maggior numero di tasse non pagate possibile. L’Agenzia delle Entrate ha fatto grandi progressi negli ultimi anni nella lotta all’evasione fiscale.
Nel 2019, grazie all’introduzione della fatturazione elettronica, il livello di evasione fiscale è sceso a 75 miliardi di euro, rispetto agli 85 miliardi di dieci anni fa. Nel 2022, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato la cifra più alta di sempre, pari a 20 miliardi di euro. Nonostante questi progressi, l’Agenzia delle Entrate ha ancora molto lavoro da fare. Entro il 2025, l’ente dovrà raggiungere l’incasso di 2,8 miliardi di euro in più dalla lotta all’evasione fiscale.
Lotta all’evasione fiscale in Italia: gli algoritmi
Per raggiungere questo obiettivo, l’Agenzia delle Entrate sta implementando nuove strategie per individuare i contribuenti che cercano di evadere le tasse. Una delle nuove strategie dell’Agenzia delle Entrate è quella di utilizzare l’Archivio dei conti correnti per individuare i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese.
Questo archivio consente di intercettare i soggetti che avevano grandi movimentazioni sui propri conti correnti ma non hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Questa strategia è stata resa possibile grazie alla recente autorizzazione del Garante per la privacy per assicurare il corretto utilizzo dei dati personali.
Oltre a questa nuova strategia, l’Agenzia delle Entrate sta anche lavorando per migliorare i suoi servizi telematici e accelerare i rimborsi. Questo è importante perché il lavoro dell’Agenzia delle Entrate non si limita solo alla lotta all’evasione fiscale, ma anche al fornire un servizio efficiente ai contribuenti.
Il fisco non è amico nemmeno dei contribuenti
Il presidente dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato che il Fisco non può essere amico del contribuente, ma deve essere un corretto equo interlocutore. Ciò significa che l’Agenzia delle Entrate deve essere sempre disponibile a fornire informazioni e assistenza ai contribuenti che ne hanno bisogno, ma non può essere vista come un ente alla portata di tutti.
Inoltre, Ruffini ha sottolineato che il livello di evasione fiscale è sceso negli ultimi cinque anni di 15-20 miliardi di euro l’anno, il che significa che i contribuenti italiani sono sempre più leali nei confronti della comunità e degli altri cittadini. Ciò è stato reso possibile anche grazie all’opera di digitalizzazione che ha reso più complicato attuare i meccanismi di evasione.
Privacy fiscale a repentaglio in Italia
I nuovi mezzi a disposizione dell’agenzia delle entrate sembrano essere molto efficienti. Contemporaneamente, però, gli strumenti tecnologici avanzati utilizzati dall’ente di riscossione, sembrano violare la riservatezza dei dati personali e lavorativi dei cittadini italiani.
In particolare, il Presidente Ruffini ha dichiarato che la lotta all’evasione fiscale si concentrerà prevalentemente su coloro i quali abbiano dichiarato falsamente di essere residenti all’estero ma in concreto conducano la vita in Italia.
Trasferirsi a Dubai per proteggere la propria privacy
Come fare, allora, per tutelare la propria riservatezza a fronte di un’ingerenza tanto pregnante esercitata da un ente pubblico che, per definizione, dovrebbe operare a vantaggio della comunità?
Se desideri spostare la tua residenza all’estero senza avere problemi con il fisco italiano e senza essere controllato dalle istituzioni fiscali dell’inferno fiscale all’italiana, hai solo una possibilità: trasferirti a Dubai. Gli Emirati Arabi Uniti infatti, pur essendo firmatari del C.R.S – Common reporting standard, ovvero lo scambio automatico dei dati finanziari tra le autorità fiscali di tutto il mondo, assicurano e garantiscono la massima riservatezza in merito ai dati personali e societari di coloro che siano residenti nel loro territorio.
Ecco, dunque, che trasferirsi a Dubai è la soluzione che stai cercando: per farlo, tuttavia, è necessario farsi assistere da chi conosce il territorio emiratino alla perfezione vivendo e operando da oltre un decennio direttamente dal Paese. La Daniele Pescara Consultancy è l’azienda leader nel campo dei trasferimenti di famiglie e imprese italiane a Dubai, assistendo i suoi clienti a 360 gradi.
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