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Innovazione o ritorno in ufficio: perché il lavoro da remoto resiste mentre le aziende vogliono abolirlo

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Il dibattito sul lavoro da remoto continua ad essere una questione centrale per molte aziende, soprattutto in un periodo in cui i manager spingono per il ritorno dei dipendenti negli uffici. Tuttavia, molti lavoratori, che hanno sperimentato la flessibilità del lavoro a distanza, non sono disposti a tornare indietro. Questo scontro tra la dirigenza e i dipendenti crea un contesto di incertezza e resistenza.


Secondo alcuni studi, come quello condotto da Nicholas Bloom della Stanford University, lavorare da remoto non solo non danneggia la produttività, ma può migliorare la soddisfazione lavorativa e ridurre il turnover. Anche personalità di rilievo come Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn, hanno previsto che il tradizionale orario dalle 9 alle 17 potrebbe presto diventare obsoleto.

Cambiamenti culturali e benefici del lavoro da remoto

La percezione che il lavoro da remoto danneggi la cultura aziendale è ancora forte tra i manager. Tuttavia, aziende come Startup Geeks dimostrano che è possibile crescere e prosperare con un modello full remote. La società, con un team di 26 persone e un fatturato di 1,35 milioni di euro, è un esempio di come la flessibilità possa essere uno strumento di successo. In Italia, il lavoro da remoto è più comune tra i laureati, soprattutto nelle fasce d’età comprese tra i 35 e i 44 anni. Inoltre, le donne tendono a lavorare da remoto più degli uomini, anche se il divario si sta riducendo.

Le nuove aspettative lavorative

La necessità di un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro è diventata un punto cruciale per molti lavoratori. Come sottolinea Giulia D’Amato, co-founder di Startup Geeks, i lavoratori di oggi non cercano più solo uno stipendio, ma anche un impatto positivo e una flessibilità reale. Questo cambio di paradigma è evidente anche tra i dirigenti di grandi aziende come Starbucks e Victoria’s Secret, che stanno adottando modalità di lavoro flessibili.

5 consigli per le aziende che vogliono adottare il lavoro da remoto

  1. Adattare lo stile di leadership: La fiducia deve sostituire il controllo rigido. I leader devono giudicare i risultati, non le ore lavorate.
  2. Offrire una flessibilità reale: Il lavoro da remoto non dovrebbe essere limitato da vincoli geografici.
  3. Facilitare l’interazione: In mancanza di incontri informali, regolari videochiamate possono mantenere vivo lo scambio di idee.
  4. Investire in strumenti digitali: Piattaforme come Slack possono migliorare la comunicazione e la gestione dei progetti.
  5. Monitorare gli obiettivi: Implementare sistemi di tracciamento, come la metodologia OKR, può aiutare a mantenere un team coeso e orientato ai risultati.

In conclusione, l’adozione di un modello di lavoro flessibile è non solo una risposta ai cambiamenti sociali e culturali, ma anche un’opportunità per attrarre e trattenere talenti di valore.

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